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Aprile 2024
eventiesagre.it
Aprile 2024
Numero Evento: 21191289
Eventi Festival
Festival Voci Umane - Musei E Teatro Di Narrazione
1^ Edizione
Date:
Dal: 24/08/2022
Al: 07/09/2022
Dove:
Lombardia
Italia
Contatti
Fonte
Ufficio Stampa Studio Esseci
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento
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Festival Voci Umane - Musei E Teatro Di Narrazione

1^ Edizione

Da Mercoledì 24 Agosto a Mercoledì 07 Settembre 2022 -
Lombardia - Italia

Festival Voci Umane - Musei E Teatro Di Narrazione -

VOCI UMANE
Musei e teatro di narrazione

Prima edizione
24 agosto – 7 settembre 2022
Direzione artistica di Maria Grazia Panigada
Iniziativa promossa ed organizzata dalla Direzione regionale Musei Lombardia


Domenica 28 agosto 2022, ore 20.30
Palazzo Besta, Teglio

Kohlhaas
dal racconto Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist
di Marco Baliani e Remo Rostagno
con Marco Baliani

È Palazzo Besta a Teglio ad accogliere, domenica 28 agosto con inizio alle 20.30, il terzo appuntamento del nuovo Festival Voci Umane. Musei e teatro di narrazione, organizzato dalla Direzione regionale Musei Lombardia, diretta da Emanuela Daffra, e affidato alla direzione artistica di Maria Grazia Panigada.

Voci Umane. Musei e teatro di narrazione si svilupperà sino al 7 settembre, facendo interagire i diversi luoghi (tutti sedi museali), le loro memorie, i loro spiriti con artisti come Marco Paolini, Laura Curino, Marco Baliani, Silvia Giulia Mendola, Lucilla Giagnoni, Alessandro Albertin, Antonio Catalano.

Ma veniamo all’originale appuntamento in Palazzo Besta, a Teglio. Qui a rivivere saranno le storie e le atmosfere di Heinrich von Kleist. Da un suo racconto, Kohlhaas, Marco Baliani e Remo Rostagno hanno tratto un testo che sarà portato sul palcoscenico da Marco Baliani, con la regia di Maria Maglietta; produzione Casa degli Alfieri.

“Nel mio racconto orale è come se avessi aggiunto allo scheletro osseo riconoscibile della struttura del racconto di Kleist, nervi muscoli e pelle che provengono non più dall’autore originario ma dalla mia esperienza, teatrale e narrativa, dal mio mondo di visioni e di poetica.

Così ad esempio tutta la metafora sul cerchio del cuore paragonato al cerchio del recinto dei cavalli, che torna più volte nella narrazione, come luogo simbolico di un senso della giustizia umanissimo e concreto, è una mia invenzione, nel senso etimologico del termine, qualcosa che ho trovato a forza di cercare una mia adesione al racconto di Kleist”, anticipa Baliani.

Accade nell’arte del racconto orale che per cercare personaggi interiori occorra compiere lunghi percorsi, passare attraverso storie di altre storie, sentirsi stranieri in questo mondo dopo aver tanto peregrinato, fino a trovare quel punto incandescente capace di generare a sua volta nell’ascoltatore un mondo di visioni, non necessariamente coincidenti con le mie.

L’arte sta nel non nominare troppo, nel cogliere il cuore di un’esperienza con pochi tratti lasciando molto in ombra, molto ancora da compiersi.

Kohlhaas è considerato fra i massimi capolavori del teatro di narrazione in Italia con alle spalle più di 1400 repliche. È la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili, ma sempre in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena, fino a che il conflitto generatore dell’intera vicenda, cos’è la giustizia e fino a che punto in nome della giustizia si può diventare giustizieri, non si risolve tragicamente lasciando intorno alla figura del protagonista una ambigua aura di possibile eroe del suo tempo.

Perfetto scenario per questo racconto di grandezze e miserie, di visionarietà e soprusi è Palazzo Besta, tra le più interessanti e meglio conservate dimore rinascimentali lombarde. Il Palazzo accoglie, proprio in questi mesi, il ritratto dell’Imperatore Carlo V, attribuito a Tiziano.

Situato nel cuore della Valtellina, conserva al suo interno numerosi cicli pittorici a carattere mitologico e biblico, tra cui gli affreschi nel cortile ispirati agli episodi dell’Eneide, le storie della Genesi nella Sala della Creazione e il ciclo dell’Orlando Furioso nel Salone d’Onore. Fu dimora della famiglia Besta, che patrocinò cultura e arte in particolare nel Cinquecento, periodo di grande fermento per la storia politica, economica e religiosa del territorio a lungo conteso tra Milano e i Grigioni, tra cattolici e riformati. Il piano terreno ospita l’Antiquarium Tellinum, raccolta di stele incise dell’Età del Rame.

Indicazioni

Dove: Palazzo Besta – via Fabio Besta, 8 – Teglio (SO)

Biglietti: Il costo del biglietto per ciascuno spettacolo è di € 5.00. Alcuni biglietti saranno acquistabili in loco, fino a esaurimento posti.

È inoltre prevista la possibilità di acquistare un abbonamento all’intera rassegna (€ 20.00). Ai titolari dell’abbonamento è richiesto di confermare la propria partecipazione ai singoli spettacoli inviando una mail avente come oggetto il titolo dello spettacolo al seguente indirizzo mail: federicamaria.pennisi@cultura.gov.it

Le prenotazioni saranno aperte a partire dai primi di agosto sul sito www.vivaticket.com

In caso di pioggia l’iniziativa si terrà nell’Auditorium parrocchiale della chiesa S. Eufemia a Teglio.

musei che ospiteranno di volta in volta i vari appuntamenti saranno visitabili gratuitamente, secondo gli orari di apertura previsti, presentando il biglietto dello spettacolo il giorno stesso della rappresentazione o entro la settimana successiva.

Info e contatti:
Tel. 02 80294405/ +39 340 60 64 866
federicamaria.pennisi@cultura.gov.it


Domenica 4 settembre 2022, ore 19.00
chiesa di Santa Maria foris portas, Castelseprio

Vergine Madre
di e con Lucilla Giagnoni

È la medievale chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio ad accogliere, domenica 4 settembre, con inizio alle ore 19.00, il quinto appuntamento del nuovo Festival Voci Umane. Musei e teatro di narrazione, organizzato dalla Direzione regionale Musei Lombardia, diretta da Emanuela Daffra, e affidato alla direzione artistica di Maria Grazia Panigada.

Voci Umane. Musei e teatro di narrazione ha preso il via il 24 agosto in Valle Camonica con Antenati di e con Marco Paolini e proseguirà sino al 7 settembre, facendo interagire i diversi luoghi (tutti sedi museali), le loro memorie, i loro spiriti con artisti come Marco Paolini, Laura Curino, Marco Baliani, Silvia Giulia Mendola, Lucilla Giagnoni, Alessandro Albertin, Antonio Catalano.

La piccola chiesa, con i suoi preziosi affreschi, è in simbiosi con Vergine Madre, lo spettacolo di e con Lucilla Giagnoni, con musiche originali di Paolo Pizzimenti.

“Sei canti della Divina Commedia, probabilmente i più noti. Sei tappe di un pellegrinaggio nel mezzo del cammin di nostra vita: Il viaggio (Il primo canto dell’Inferno), La Donna (Francesca il V), l’Uomo (Ulisse, il XXVI), il Padre (Ugolino il XXXIII), la Bambina (Piccarda il III del Paradiso), la Madre (Vergine Madre il XXXIII del Paradiso). È la Commedia Umana di Dante, una strada che si rivela costeggiata da figure “parentali”: quello che si compone, guarda caso, è il disegno di una famiglia. I canti non vengono spiegati, per quanto, ad essere sinceri, in gran parte siano incomprensibili all’ascolto. Ma sono anche parole incantatorie, quelle della Divina Commedia, parole taumaturgiche, rituali. Eternamente ripetute come le preghiere. Dalla lettura dei canti scaturiscono storie. Il lato oscuro di Ulisse, l’aspetto meraviglioso e terribile del padre, la santità dei bambini, la lussuria di tutte le donne, la grandezza della madre… un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto, confortante. Come la preghiera. La poesia e l’arte sono una tregua per gli affanni degli uomini.

Per questo ho pensato – afferma Lucilla Giagnoni nel presentare questa sua performance – che questo lavoro fosse destinato soprattutto alle chiese. A cantare e raccontare storie è una donna.

Perché più spesso sono le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di pace. Sheherazade si salva “raccontando”. E perché sicuramente l’anima ha una voce femminile.

La preghiera. Da piccola sognavo di diventare santa. Ma non santa martire, che il martirio di fatto non mi convinceva del tutto, semplicemente santa. Non sono diventata santa: ho fatto l’attrice.

Per diventare santi bisogna pregare. Però raccontare storie è un po’ come pregare.”

Immersa nel verde del Parco Archeologico di Castelseprio, la chiesa di Santa Maria foris portas si presenta esternamente con una rustica semplicità ma sorprende il visitatore al suo interno con l’eccezionale ciclo pittorico che decora il vano dell’abside centrale. Gli affreschi costituiscono infatti una tra le testimonianze più importanti della pittura muraria europea nell’Alto Medioevo. Realizzate con grande sapienza da un artista anonimo noto come “Maestro di Castelseprio”, rappresentano episodi dell’infanzia di Cristo e stupiscono per l’altissima qualità pittorica.

Il complesso del Castrum e del borgo fa parte del sito seriale UNESCO “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”.

Indicazioni

Dove: Parco Archeologico e Antiquarium di Castelseprio – via Castelvecchio, 1513 – Castelseprio (VA)

Biglietti: Il costo del biglietto per ciascuno spettacolo è di € 5.00. Alcuni biglietti saranno acquistabili in loco, fino a esaurimento posti.

È inoltre prevista la possibilità di acquistare un abbonamento all’intera rassegna (€ 20.00). Ai titolari dell’abbonamento è richiesto di confermare la propria partecipazione ai singoli spettacoli inviando una mail avente come oggetto il titolo dello spettacolo al seguente indirizzo mail: federicamaria.pennisi@cultura.gov.it

Le prenotazioni saranno aperte a partire dai primi di agosto sul sito www.vivaticket.com.

La location non prevede sedie per il pubblico; si consiglia di portare con sé un telo o un cuscino per sedersi a terra e una torcia per illuminare il percorso.

In caso di pioggia l’iniziativa si terrà nell’Auditorium ex chiesa SS. Ambrogio e Martino di Cairate (con inizio alle ore 21.00).

musei che ospiteranno di volta in volta i vari appuntamenti saranno visitabili gratuitamente, secondo gli orari di apertura previsti, presentando il biglietto dello spettacolo il giorno stesso della rappresentazione o entro la settimana successiva.

Info e contatti:
Tel. 02 80294405/ +39 340 60 64 866
federicamaria.pennisi@cultura.gov.it



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    Data ultimo aggiornamento pagina 2022-08-26 11:39:17
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