Elettra, Biografia Di Una Persona Comune

Teatro Tordinona

Da Martedì 28 Marzo a Domenica 02 Aprile 2017 - dalle ore 20:45
Teatro Tordinona - Via Degli Acquasparta, 16 - Roma (RM)

28 Marzo - 2 Aprile Sala Pirandello

tutte le sere ore 20:45 – domenica ore 17:45

Elettra, biografia di una persona comune di Nicola Russo  tratto dalle parole di Elettra Romani elaborazione drammaturgica Nicola Russo, Sara Borsarelli

regia Nicola Russo con Sara Borsarelli, Nicola Russo e la partecipazione straordinaria di Elettra Romani video scene costumi Giovanni De Francesco

produzione MONSTERA spettacolo vincitore del E45 Napoli Fringe Festival 2010

Elettra Romani è stata ballerina e poi attrice di avanspettacolo dagli anni 40 in poi. Abbiamo parlato con lei e registrato la sua voce. Abbiamo ascoltato la sua storia, uno spaccato dell’Italia dagli anni venti dal punto di vista di una lavoratrice dell’avanspettacolo che l’Italia l’ha girata in lungo e in largo. La sua voce ci ha parlato del teatro di avanspettacolo dai suoi momenti di gloria al suo lento disfarsi. Lo spettacolo è una riflessione sul senso del racconto di una vita. Su cosa è possibile raccontare della propria esistenza, su come scegliamo di farlo, sul significato di una biografia.

La storia di Elettra viene narrata in prima persona dai due attori in scena, assumendo di volta in volta aspetti contrastanti e a volte opposti della sua personalità in un monologo a due voci per giocare sul doppio, sulla spudoratezza di dire le parole di una donna di ottantotto anni come se fossero le proprie. Alle loro spalle un video silenzioso (realizzato dall’artista Giovanni De Francesco) con il volto di Elettra oggi, che guarda un film di cui si indovina lo scorrere delle scene attraverso i riflessi di luce sul suo viso. Il racconto procede a volte come se fosse al presente e a volte come se gli attori ricordassero i ricordi di qualcun altro.

Alle parole del racconto di Elettra si aggiunge un materiale di repertorio di brani dell’avanspettacolo ricavato dai suoi ricordi. Un materiale inedito e preziosissimo proprio perché ricavato dalla memoria di una delle protagoniste di quell’epoca. Siparietti, canzoni, sketch, diventano la punteggiatura dello spettacolo, un’antologia di brani straordinariamente in relazione con la vita avventurosa e tragica della protagonista della storia.

Numeri a volte veri, a volte solo citati, ricordati, come se arrivassero suggeriti dall'immagine proiettata alle spalle degli attori, dalla vecchia signora che guarda riguardata la propria esistenza. Attraverso questi modi diversi ma complementari di raccontare un’unica storia si vuole indagare la biografia di una persona che non è diventata famosa, di una persona comune, ma comunque speciale.

Sala Strasberg tutte le sere ore 20:45 – domenica ore 17:45 Piccola Compagnia impertinente Presenta

La Milite Ignota Con Ramona Genna Regia di Pierluigi Bevilacqua

La sentenza della Fortezza da Basso, Bill Cosby, Sara Tommasi: abusi sessuali, fatti di cronaca e gossip. Queste le premesse de La Milite Ignota, la storia di un'aspirante attrice alle prese col provino più importante della sua vita.

Dal finale a sorpresa. Il monologo doloroso e onirico di una donna a caccia di conferme. Su se stessa e sul proprio talento. Dove, naturalmente, ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale.

Sabato 26 luglio 2008 alla Fortezza da Basso, a Firenze, succede qualcosa di terribile. Una violenza di gruppo ai danni una ragazza, poco più che ventenne. La giovane conosce alcuni di loro. La denuncia, le indagini, i rinvii a giudizio, i retroscena. Nel 2013 il Tribunale di Firenze condanna 6 imputati su 7, uno viene assolto, a 4 anni e mezzo di reclusione. La sentenza è del gennaio e sembra fare giustizia, a quasi 3 anni dall’inizio del processo. Un processo in cui il comune di Firenze si è costituito parte civile. Questa brutta storia sembra finire. Fino a quando i difensori dei 6 condannati ricorrono in appello. Nel marzo 2015 la Corte, ribaltando completamente la condanna, nelle quattro pagine della sentenza definisce la vicenda «incresciosa», ma «penalmente non censurabile». Secondo i giudici, la ragazza, bisessuale dichiarata, voleva con la sua denuncia «rimuovere» quello che considerava un suo «discutibile momento di debolezza e fragilità», ma «l’iniziativa di gruppo» non venne da lei «ostacolata». Scaduti i termini per il ricorso in Cassazione. La sentenza diventa definitiva. A luglio del 2016 sono state pubblicate le motivazioni. La milite Ignota è una pièce a metà tra cronaca e melodramma. La storia di una ex ragazza coraggiosa che oggi, così come ha scritto in una lettera, non desidera altro che l’oblio.  Una vittima che ha deciso di nascondersi, dopo una lotta eroica. Una donna che sarebbe incivile, da parte nostra, dimenticare: la milite ignota.

Note di regia Affrontare una storia come questa pone una questione di principio: da che parte stare.  Per quanto il teatro, nella drammaturgia così come nella regia, il più delle volte non prevedano questa possibilità. La verità è che non si riesce a decidere.  Da entrambe le parti ci sono elementi che non riesci a decifrare, sia per la complessità legata al fatto di cronaca da cui è liberamente tratto, sia perchè non si può indagare in modo esaustivo la psicologia femminile di un personaggio come questo.  Abbiamo preferito farlo fluire, dare alla sua voce tutto, verità, alibi, omissioni, emozioni costruite o pure.  I martiri non hanno sempre ragione, non hanno sempre torto. Sono simboli.

Teatro Tordinona Via degli Acquasparta, 16 Roma

Info e prenotazioni: 06 7004932