Sulle Orme Dei Borgia

Passeggiate Romane

Domenica 24 Aprile 2016 - dalle ore 09:45 alle ore 12:15
Via Zanardelli - Roma (RM)

Quando: Domenica 24 aprile 2016 ore 9.45 Durata della passeggiata: ca. 2 ore e mezza

Indirizzo: Via Giuseppe Zanardelli Zona: Rione Ponte (Via Coronari-Ponte Vittorio) (Roma centro)

Costo visita guidata: da € 12,50 a € 10,00

Costo per la guida e i radioauricolari: € 10,00 Soci di AMICI DEL TEVERE € 12,50 non Soci

PRENOTAZIONI: E-Mail: amicideltevere@unpontesultevere.com;  Cell. 339 5852777 - 339 7448084

L’iscrizione all’Associazione non è obbligatoria. Chi volesse potrà tesserarsi al momento (€ 16,00 per l’anno 2016)

Pagamento sul posto

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Sulle orme dei Borgia da Via dell’Orso a Piazza di Ponte S. Angelo

La passeggiata si snoda tra le strade del rione Ponte, dove gli edifici ancora esistenti testimoniano la vitalità di un tessuto cittadino che si sviluppò tra la fine del XV e il XVI secolo, con l’espansione della città in direzione del Vaticano, nuovo centro di potere. Qui si trovavano i palazzi dei cardinali e le locande per i pellegrini, le botteghe artigiane dei “paternostari” accanto a quelle dei conciatori, i palazzi gentilizi vicino alle dimore talvolta lussuose delle cortigiane più richieste, come quella di Fiammetta, la famosa amante di Cesare Borgia. Nelle stradine che si aprono sulla Via dei Coronari appaiono inaspettatamente le facciate dipinte e graffite che trasformarono la città nel Rinascimento in una vera pinacoteca a cielo aperto. Nei progetti dei papi che si susseguono dalla metà del 1400 in poi Roma è la “nuova Gerusalemme”, sede pontificia e luogo di devozione per le tante tombe e reliquie di martiri; ma la Chiesa è sempre più secolarizzata e i papi ricoprono a tutti gli effetti il ruolo di principi impegnati a fondare “dinastie” familiari. In questo senso i Borgia eccellono nel disegno politico volto a consolidare un vero e proprio regno sulla base di alleanze matrimoniali e guerre d’espansione. “O Cesare o nulla”, questo era scritto sulla spada del Valentino, figlio del papa, le cui imprese militari e la sua spregiudicatezza divennero il modello per la figura del “Principe” di Niccolò Machiavelli.