Fortezza, Sulla Soglia

Mostra A Montalcino

Da Sabato 19 a Domenica 27 Agosto 2017 -
Fortezza - Montalcino (SI)

“Fortezza, sulla soglia” è per noi portare dentro queste mura storie quotidiane, le paure più profonde e l’audacia di prenderle in mano, nell'eterna tensione tra il custodire e il disperdere. Fortezza non è solo l’edificio storico pubblico, ma è anche virtù, dono di costanza e coraggio. Damiano Fustinoni, introduzione catalogo “Fortezza, sulla soglia”

“Fortezza, sulla soglia” opere di Daniele Fabiani, Giulia Gentilcore e Marco Rossi a cura di Damiano Fustinoni progetto dell’associazione di promozione sociale Sotto Alt(r)a Quota con il patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Montalcino e del Parco della Val d’Orcia. presso la Fortezza di Montalcino dal 19 al 27 agosto 2017 vernissage: sabato 19 agosto dalle ore 17.30

IL TEMA Le mura della Fortezza sono un sentiero ampio, ma è filo di funambolo, è frontiera, è confine tra due spazi. È soglia. Qui, solo qui, il desiderio di proteggersi che si sente là fuori dalle mura e la voglia di uscire con coraggio percepita all'interno si giocano insieme. Abitano entrambi il limite, che diviene un punto di vista privilegiato per osservare la complessità e dare spazio ad entrambe queste tensioni vitali. Da queste sensazioni, condivise con gli artisti Daniele Fabiani, Giulia Gentilcore e Marco Rossi, nasce il progetto artistico “Fortezza, sulla soglia”.

BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI

Daniele Fabiani Nasco (1988) e cresco in valle Camonica, in provincia di Brescia, un territorio ricco di bellezze naturalistiche e segni preistorici-antropologici, che riscopro solo dopo avere fatto delle esperienze fuori porta, prima a Milano, durante il periodo di studi in pittura all’Accademia di Brera, poi all’estero, soprattutto in Belgio. Dopo gli studi inizio a collaborare come tecnico dell’arte, montando le esposizioni temporanee negli spazi industriali dell’Hangar Bicocca Pirelli. Affianco questo impegno, con tirocini legati al mondo della moda e del tessile, prima a Como nell’azienda “Mantero Seta”, ora in provincia di Bergamo nell’azienda “Martinelli Ginetto”. Mi abilito all’insegnamento delle discipline pittoriche nel 2014, mentre la mia poetica-ricerca artistica continua a svilupparsi nel tempo dentro ad una sorta di atelier-giardino-garage, immerso fra grafiti, pigmenti, telai, colle, tele, ferro, terra e legno. La mia attenzione è rivolta soprattutto alle forme tridimensionali e compositive, alle contaminazioni di tecniche tradizionali, quali l’uso del disegno con metodologie di lavoro più vicine al contemporaneo che escono dalla dimensione del supporto. L’intenzione è analizzare il confronto tra le immagini e i materiali. Inoltre, considero rilevanti le modalità espositive che operano un dialogo tra le opere e le motivazioni, intrinseche ed estrinseche, che le hanno fatte scaturire.

Giulia Gentilcore Sono nata a Magenta il 22 febbraio1993. Dopo la maturità artistica conseguita nel 2012, mi sono diplomata in Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove attualmente sto concludendo il biennio specialistico. La mia ricerca artistica si muove nell’ambito della grafica d’arte in generale, si avvale principalmente dell’utilizzo di tecniche di stampa tradizionali e sperimentali, convinta che queste possano convivere felicemente. Il mondo della stampa d’arte mi affascina perché richiede lentezza e dedizione (due caratteristiche che fatico a ritrovare nel ritmo frenetico della vita quotidiana) lasciando spazio allo stupore, alla sorpresa e all’imprevedibilità che ogni stampa porta inevitabilmente con sé. La mia ricerca figurativa asseconda i principi di una narrazione per immagini che non vuole mai fermarsi alla mera descrizione-rappresentazione, ma tenta di elevare il complesso delle figure al ruolo di allegoria, di metafora. Le mie visioni, spesso intime e oniriche, appartengono a un immaginario personale che tuttavia si propone di diventare universale. L’intento è che queste visioni si facciano silenziosamente spazio nello sguardo di chi guarda e di chi decide di ascoltarle. I miei lavori alternano microcosmi di segni a spazi vuoti, vorrebbero essere luoghi insidiosi di stimoli, che ogni dettaglio nasconde e rivela allo stesso tempo. Sospesi tra urgenza e spensieratezza, drammaticità e ironia, musicalità e rumore.

Marco Rossi Nasco a Treviglio nel 1987. Frequento il Liceo Artistico di Bergamo e l'Accademia delle Belle arti di Brera a Milano dove mi laureo nel 2013 nel corso di pittura. Il mio lavoro parte essenzialmente dal disegno e dalla pittura, che sono i mezzi espressivi che prediligo e con i quali ho iniziato a indagare la realtà che mi circonda. Registro quotidianamente immagini e scritte che a volte raccolgo in quaderni e diari e a volte ingrandisco su carte che poi incollo sulla tela. Ultimamente sto realizzando (sempre attraverso il disegno) delle video animazioni in stop- motion, che mi permettono di unire alla componente visiva anche quella uditiva (suoni e musica) che è un altro ambito che mi interessa molto e che sto portando avanti da diversi anni. I video che realizzo non li considero video ma opere pittoriche che necessitano di un supporto artificiale-digitale per essere lette. Considero la parte installativa molto importante; per me è fondamentale pensare a delle opere site- specific che siano pensate e dialoghino con l’ambiente che le ospita. Le mie opere non hanno storie particolari da raccontare, né io voglio caricarle di troppi significati. Esse vivono “in se stesse”, come risultato di una lunga catena di pensiero, di stimoli che vengono da varie fonti, alte e basse, ma in cui non voglio calarmi in modo esclusivo. Ogni immagine per me è un frammento inserito in una catena di pensiero aperto a future possibilità e a nuovi sviluppi.

IL CATALOGO Oltre ai tre artisti, anche due scrittori si sono lasciati ispirare dal tema: Gianluca Paciucci ci ha donato “Fine della Fortezza” e Luca Betelli “Sulla soglia”. Questi due racconti, insieme alle suggestioni e risonanze di Rita Ceresoli, Gimmy Schiavi e Gianmario Vitali, ispirati alle opere degli artisti, e alle fotografie di molte opere in mostra, sono raccolti nel catalogo disponibile in Fortezza durante i giorni di esposizione.

SOTTO ALT(R)A QUOTA, PROMOTRICE DEL PROGETTO Sotto Alt(r)a Quota nasce sotto, dalla terra, nel profondo, dentro le miniere, gallerie che sono le radici del Massiccio della Presolana. Sotto Alt(r)a Quota nasce in alto, in quota, ove le montagne sono maestre mute che crescono discepoli silenziosi con pensieri che vogliono aver leggerezza di star lassù. Sotto Alt(r)a Quota nasce per esser ponte verso l’altro, il fratello che incrociamo lungo le strade dell’esistenza, il prossimo che risulta troppo spesso lontano. Sotto Alt(r)a Quota è per noi un laboratorio in cui sperimentarci, incontrarci e sperare.

L'Associazione Sotto Alt(r)a Quota ha lo scopo di progettare e sviluppare percorsi volti alla valorizzazione e promozione di iniziative e manifestazioni artistiche, formative e culturali, in grado di coinvolgere la cittadinanza.

In questi anni Sotto Alt(r)a Quota ha curato eventi pensati per valorizzare la storia dei luoghi di volta in volta ospitanti.

Primo fra tutti il progetto realizzato nel 2013 presso le miniere di Colere (BG), con l'esposizione delle opere di nove artisti dedicate al tema del lavoro e della memoria dei minatori. Ogni 25 aprile l'associazione organizza il ricordo della vicenda partigiana dell’assalto a Villa Masnada e della successiva fuga nei boschi di Bergamo, proponendo la partecipazione ad attori, musicisti e chiedendo ogni anno ad artisti nuovi di lavorare sul tema. Nel 2015 cura un’installazione artistica all’interno della Chiesa sconsacrata del Monastero di Cairate da poco restaurato.

Nell’ultimo anno ha lavorato al progetto di recupero del rifugio antiaereo Garbagni di Dalmine per viverlo come luogo d’incontro e di cultura e oggi si stanno reperendo i fondi per realizzarlo. Sotto Alt(r)a Quota ha curato, inoltre, anche eventi di musica e teatro. Ormai annuale è l'appuntamento con eventi legati a vicende partigiane; al 2015 risale la promozione di Tracce per degustare, cinque serate di musica e parole pensate per accompagnare la degustazione di vini locali; dal 2015 si occupa della direzione artistica della Festa del Moscato di Scanzo e nei prossimi anni si occuperà della progettazione culturale del Museo del Vino che l’Amministrazione di Scanzorosciate intende realizzare.

Fin dalla nascita, una sezione dell’Associazione si dedicata alla promozione di percorsi educativi e formativi con alcune scuole secondarie di primo grado, comunità di persone fragili e Amministrazioni comunali della Provincia di Bergamo.

“Fortezza, sulla soglia” è un’ottima prima occasione di collaborazione con l’Amministrazione del Comune di Montalcino, territorio dove ritroviamo la cura e la passione per una cultura legata alla terra, ai suoi prodotti e alla sua storia.