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Numero News: 1292
Pubblicata il: 21/08/2017
El Paes De Scuprì
News riferita a Comune:
Barni
Fonte
Manuela Caminada
Scheda News
El Paes De Scuprì
El Paes De Scuprì

BARNI, "EL PAES DE SCUPRÍ" È UNO SPETTACOLO...
Grande successo di Barni, el Paes de Scuprí in Alta Vallassina. Un esempio di tutela e salvaguardia del territorio e delle sue tradizioni voluti fortemente dall’Associazione Culturabarni e supportato da Regione Lombardia, occasione per scoprire antiche corti e mestieri e per raccogliere fondi per il restauro della chiesetta romanica di San Pietro e Paolo per il cui i cittadini e i villeggianti hanno attivato una serie di iniziative di crowdfunding

La ventiseiesima edizione della Giornata Pedonale di Barni ha attratto, il giorno dopo Ferragosto, turisti da ogni dove per un successo oltre ogni aspettativa "El paes de scuprì" ha richiamato l'attenzione e la curiosità dei tantissimi visitatori grazie alla sua genuina offerta ricca di tradizione assieme ad uno scenario naturale affascinante quanto rilassante, attraverso il quale quasi 5000 persone si sono addentrate per visitare il piccolo borgo dell’Alta Vallassina. Luoghi, scorci, arti e mestieri si intrecciano a scrivere la storia del grazioso paese del Triangolo Lariano, a una manciata di minuti dalle rive del lago di Como, nemmeno a un’ora dal capoluogo lombardo. Antichi cortili, angoli pittoreschi e tratti secolari di un paesino che si è fermato nel tempo per un evento intrigante, diventato ormai appuntamento imperdibile nel calendario estivo dell'intera area. Fin dal primo mattino i turisti hanno riempito le viuzze, passeggiando
tranquillamente tra le corti di Barni e curiosando tra le infinite bancarelle di prodotti tipici e artigianali, per poi fermarsi fino a tarda sera per la tradizionale cena in piazza sotto le stelle e il divertente gran finale della "Cuccagna". "El paes de scuprì", organizzato dall'Associazione CulturaBarni in collaborazione con il Gruppo Alpini, Pro Loco Barni e l'amministrazione comunale, ha quest'anno aperto al pubblico ben diciassette cortili storici per un viaggio a ritroso nel tempo degli antichi mestieri.
Per la prima volta, grazie al suo rilievo, la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, che ha riconosciuto lo status dell'evento per il suo alto valore culturale. Al taglio del nastro era presente il sottosegretario regionale Alessandro Fermi, che ha sottolineato il grande impegno e lavoro degli organizzatori, capaci di dare a Barni un nuovo imprinting turistico di notevole successo. All'interno dei cortili, gli attivissimi abitanti del borgo hanno esposto i loro prodotti tipici o manufatti, tra cui la golosa specialità dei biscotti al "Pan Mein de Barni", il cui ricavato verrà utilizzato dall'Associazione CulturaBarni per la promozione turistica del paese nel corso dell'anno. Tra un cortile e l'altro, i visitatori hanno tra le altre cose potuto anche toccare con mano i vecchi attrezzi agricoli utilizzati nel tempo che fu dai nonni degli abitanti di Barni. Una giornata di grande appeal  per grandi e piccini che
ha acceso finalmente i riflettori su una perla, sconosciuta ai più, del Triangolo Lariano: la speranza e magari la certezza è che le tante persone giunte fin qui il 16 agosto per vivere questa bella realtà, decidano di tornare prossimamente in paese. Intanto le attività di Barni non conoscono soste. E’ partita la grande raccolta fondi con annessa lotteria (in premio una favolosa crociera) per sostenere i lavori di restauro della storica chiesetta romanica di San Pietro e Paolo, luogo culto che domina il borgo antico e prima classificatasi nella provincia di Como tra "I luoghi del cuore" del FAI. Fervono i preparativi per la due giorni del 30 settembre e Primo ottobre, "Un paese in posa, gh’eva una volta a Barni”, gallery fotografica open air permanente nelle vie della Barni più autentica tra dialetto, personaggi, attrezzi e mestieri. Anche l'autunno e l'inverno regalano emozioni uniche in quel di Barni. Tutte... de scuprí!

Foto 1 Il caratteristico paesino del Triangolo Lariano, con la sua chiesa romanica (classificatasi prima nella provincia di Como nel censimento "I luoghi del Cuore" del FAI) ha saputo mantenere quella dimensione fuori dal tempo che racconta l'Italia più autentica, tra paesaggi naturali, arti e mestieri, aie e cortili, monumenti e giardini, sentieri e percorsi che riconducono al fascino genuino del "come una volta”.

Foto 2 Residenti, amici, villeggianti e turisti si riversano in occasione della giornata pedonale nelle stradine, nei vicoli, in piazza e dintorni a curiosare tra bancarelle, scegliere prodotti a chilometro zero, godersi spettacoli, visitare cortili privati (eccezionalmente aperti nella giornata di festa) e luoghi storici.

Foto 3 Fin dalla mattinata, dopo il taglio istituzionale del nastro, "El paes de Scuprì" dà sfogo a una serie infinita di iniziative: laboratori di trottole e di stampa su magliette, giochi didattici e divertenti, dimostrazioni di intaglio, creazione live di cesti e cribi, degustazione di paradell o il pan mein de Barni, i dolci locali offerti anche dalle ragazze in costume tradizionale.

Foto 4 I turisti più attenti che risponderanno a un simpatico quiz finale che provava il "grado di attenzione" durante il percorso pedonale hanno partecipato al contest per vincere uno dei tanti cesti di prodotti locali. I cesti sono stati vinti da turisti giunti a Barni da Erba, Como e Besana Brianza.

Foto 5 La sera poi tutti in piazza e nelle vie del borgo antico per la grande cena preparata dalla Pro Loco e per finire lo spettacolo dell'Albero della Cuccagna.

Foto 6 Finita la giornata ognuno si porta dietro per sempre quel ricordo unico dell’architettura spontanea contadina, perfettamente preservata e conservata nel territorio: quella bellezza di luoghi che spesso non si conoscono ma che fanno dell'Italia il "più" Belpaese...   e qualche prodotto a kilometro zero

Foto 7 La Giornata Pedonale è nata nel 1992 per scoprire il borgo passeggiando nelle vie appositamente chiuse al traffico e arricchite da iniziative, mostre, mercatini, sfilate con abiti tipici, ecc... L’idea è rimbalzata presto nei paesi vicini, in alcuni con buon successo, in altri in maniera sporadica.  Da più di 20 anni durante la giornata pedonale è possibile apprezzare scorci caratteristici, cortili privati, case e vicoli generalmente non accessibili e che vengono eccezionalmente aperti in questo giorno.

Foto 8 I proprietari, i volontari e le associazioni locali si impegnano ad intrattenere il visitatore personalizzando il proprio angolo con un tema specifico legato alla tradizione.   "El Paes de Scuprì ha ulteriormente incrementato le sue proposte culturali per la salvaguardia e la divulgazione di usi, costumi, tradizioni, gastronomia e lingua locale grazie al patrocinio della Regione Lombardia, della Comunità Montana del Triangolo Lariano e del Comune di Barni.

Foto 9 L’iniziativa El paes de Scuprì rientra negli scopi associativi per i quali è stata costituita l’associazione Culturabarni e della Regione Lombardia di tutela e salvaguardia del territorio e delle sue tradizioni, rilancio economico dei paesi di media montagna ed in particolare dell’area dell’Alta Vallassina, con la promozione delle attività locali e le tipicità tradizionali come formaggio di capra, patate biologiche, lavorazioni artigianali tipiche, etc. Collaborano con l’evento la Pro Loco che organizza una cena in piazza, il Comune di Barni che sostiene l’iniziativa, il Gruppo Alpini di Barni.

Foto10 Durante la giornata in molti hanno visitato la Chiesa Romanica di San Pietro e Paolo situata a 5 minuti a piedi dal centro del paese classificatasi prima nella provincia di Como nel censimento "I luoghi del Cuore" del FAI. Al momento la Chiesa è stata inserita in due bandi per ottenere un finanziamento per i costosi lavori che necessitano. Il primo bando è quello della Fondazione Comasca che prevede proprio l’aiuto di persone, aziende, privati, associazioni per dimostrare l’interesse diffuso in questo monumento come condizione necessaria per il finanziamento. Questo interesse è legato al versamento anticipato di almeno 1/5 dei fondi richiesti per il restauro (nel caso specifico si tratta del primo lotto di lavori riguardanti la sistemazione del tetto e delle coperture). Il secondo bando è quello invece del FAI – Fondo Ambiente Italiano “I Luoghi del Cuore” in collaborazione con Intesa San Paolo, al quale la chiesa ha potuto accedere grazie alle firme raccolte lo scorso anno (oltre 2000) che l’hanno classificata 1° in provincia di Como. In questo caso sarà il FAI a decidere alla fine di questo anno il finanziamento del progetto in base ad una graduatoria da lui stilata. Per poter iniziare gli interventi di rifacimento programmati i gli abitanti e i villeggianti hanno un folto programma di iniziative atte a raccogliere i fondi necessari. In particolare la giornata pedonale à stata l’occasione per contribuire alla buona causa comprando uno o più biglietti da 2 euro della Lotteria Pro Restauri con numerosi premi tra cui una crociera nel Mediterraneo, una fuga romantica a Bellagio, un orologio da collezione esposto al MOMA, un pouf di design e numerosi altri premi. Della raccolta fondi si sta anche occupando la Fondazione Comasca che raccoglie le donazioni su un apposito conto di Poste Italiane il cui Iban è IT23U0760110900000021010269. Il donatore può usufruire dei benefici fiscali previsti dalla legge, sia esso una persona fisica o un’impresa. La Fondazione è comunque a disposizione per ogni assistenza in materia e sarà lieta di fornire anche una propria ricevuta.

Foto 11 Imparare ad amare Barni e rispettarlo, senza stravolgerlo. Barni e i Barnesi amano un turismo consapevole che dà valore alle piccole cose e che apprezza la genuinità e la spontaneità, la bellezza della natura e la vita tranquilla di un borgo di montagna che mantiene intatte le sue caratteristiche e si presta come meta per rilassarsi a pochi passi dai grandi centri urbani limitrofi (Como, Lecco, Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Varese). Un clima familiare di ospitalità ed accoglienza, di amicizia e condivisione, di cordialità tipica contadina che pervade la giornata e tutte le sue attrazioni. Il turista e il visitatore vengono accolti a braccia a aperte e guidati nella conoscenza di quello che il paese offre direttamente dalle persone che lo abitano e lo vivono ogni giorno. Non solo una mera esposizione ma un coinvolgimento e una condivisione a 360 gradi.

Il patrocinio della Regione Lombardia
La giornata aperta a tutti ed è in linea con l’obiettivo regionale di riscoperta e tutela delle tradizioni locali, della tutela delle lingue locali, della promozione del territorio e della sua conoscenza (art. 2 Statuto Regione Lombardia.  Persegue la valorizzazione delle identità storiche, culturali linguistiche presenti nel territorio Tutela il paesaggio e valorizza il patrimonio naturale, monumentale, storico, artistico e culturale della Lombardia. Le tradizioni locali dell’intreccio di gerli e ceste, della produzione di formaggi di capra, di miele e di ortaggi avranno una maggiore visibilità nell’ottica di tutela e promozione.

A proposito di Barni Antico feudo dei Visconti e degli Sforza, luogo simbolo dell'economia vallassinese grazie alle sue tipiche attività agricole, pastorali e turistiche, il comune di Barni è un borgo tranquillo immerso nel verde, che rivive in ogni suo scorcio le radici di una storia secolare ricca di gusto e tradizioni. La piccola comunità in provincia di Como, a 635 mt di altitudine, sempre attiva nell'organizzare eventi diversi che nel periodo estivo (e non solo) attrae famiglie di visitatori da ogni dove e lo scorso 16 agosto ha dato il benvenuto a chi desiderava fare una gita fuoriporta per la sua iniziativa di più grande successo, giunta quest'anno alla ventiseiesima edizione.
Barni riesce tuttora a offrire ai suoi ospiti un soggiorno di quiete, una sorgente di acqua purissima, originariamente detta di S. Carlo, oggi di S. Luigi, selve di castagni e tante passeggiate nel verde verso le alture circostanti che dominano il paese affacciandosi sul lago di Como, il tutto a meno di un’ora da Milano. Due testimonianze del passato sono certamente degne di menzione, infatti, Barni conserva, ancora pressoché intatto nella sua fisionomia, l’unico castello della Vallassina sopravvissuto alle vicissitudini della storia e che risale approssimativamente al 900 d.C. e la Chiesa Romanica dei SS Pietro e Paolo, risalente al XII secolo che si è recentemente classificata al primo posto tra i luoghi del cuore del FAI della provincia di Como e per cui si stanno facendo una serie di eventi per raccogliere fondi in modo da poter affrontare una serie di interventi conservativi.
Era la Chiesa Parrocchiale matrice della Comunità di Barni che in origine comprendeva anche Magreglio. La datazione al XII secolo è quella riferita agli elementi certi, ma il nucleo originario medioevale, il più antico, costituito dal campanile e dalla porzione più orientale comprendente l’abside, quasi con altrettanta certezza, risale al X secolo, così come emerge dagli studi di Edoardo Arslan nella sua “Storia di Milano” edita nel 1954 da G. Treccani. A testimoniarlo sta l’abside ancora a forma semicircolare (nelle chiese bisogna aspettare la fine del XII secolo per vedere affermarsi l’abside a forma quadrata), e il fatto che il campanile sorge in posizione staccata di ben 9 metri, e ruotata con un’angolazione autonoma rispetto al corpo più antico della Chiesa, nella quale fu inglobato dai successivi ampliamenti. Gli affreschi che decorano le pareti appartengono a vari periodi e si trovano sovrapposti a quelli originari molto deteriorati fra i quali una rarissima rappresentazione di S. Lucio.
Nella sua visita pastorale del 20 ottobre 1570 S. Carlo dice che le pareti della Chiesa sono interamente coperte di pitture che tuttavia sono molto rovinate a causa della loro antichità. Sembra quindi giusto pensare che detti dipinti siano di molto anteriori ai tempi di S. Carlo e risalgano, quantomeno, al XIV-XV secolo. Pregevole, anche se ormai depauperato dai furti nelle sue componenti migliori, un altare ligneo dorato risalente al ‘700. Degne di nota le due campane che, secondo le iscrizioni sono state fuse nel 1420 la minore e nel 1454 la maggiore, due date che ne fanno le più antiche, giunte sino a noi, fra quante sono note nell’intera provincia di Como. L’insieme richiede un radicale intervento di tutela.

COSA VEDERE NEI DINTORNI
Museo del Ghisallo -  Magreglio
Chiesetta del Ghisallo, Patrona dei ciclisti - Magreglio Bellagio, la perla
del Lago di Como Monte San Primo Parco avventura al Piano Rancio
http://www.jungleraiderpark.com Altre info su
http://www.triangololariano.it/

DOVE ALLOGGIARE O MANGIARE
B&B il Bracconiere
https://www.bed-and-breakfast.it/it/lombardia/bb-il-bracconiere-barni/35474
The best place to visit Como Lake - https://www.airbnb.it/rooms/3781661
Ristorante la Madonnina – Crezzo - http://www.ristorantelamadonnina.it/ con
vista lago Cascina Sant’Angelo – Az. Agricola e agriturismo familiare -
http://www.cascinasangelo.it/ Az. Agricola Camanin - Crezzo -
https://www.camanin.net/ Ristorante San Pietro – Crotto

Pubblicazioni più interessanti dove si parla di Barni:
“Vocabolario del Dialetto di Barni” nato da una ricerca etnografica in collaborazione con la Provincia di Como, ricercatori locali e ricercatori universitari con tutti i cittadini; “Toponimi della terra di Barni”, formulati in lingua locale e con le cartografie storiche; il libro fotografico “Un Paese in Posa”, un progetto di ricerca sul tema di comunità e senso di appartenenza supportato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare.

Ancora su Barni
Barni è una piccola comunità in provincia di Como che conta circa 600 abitanti residenti ma centinaia di persone che la frequentano nei weekend e durante le vacanze estive.  Residenti, amici e villeggianti sono molto legati al paese e sono impegnati per tenerlo vivo e attivo anche attraverso le associazioni. Pro Loco, Gruppo Alpini e l’associazione culturale Culturabarni in primis, sono attive durante tutto l’anno per rendere il paese accogliente sia per chi ci vive, sia per chi trascorre le vacanze, non solo nell’ambito dell’intrattenimento ma anche nell’ambito della riscoperta delle tradizioni locali, dello sviluppo culturale, dell’inclusione di grandi e piccini nella comunità e della salvaguardia lingua locale.
Tra le iniziative di maggiore successo:
- Il Gir di Cent Foo, giunto alla 45 esima edizione, camminata non competitiva che attira migliaia di atleti da tutta la regione
- Festa della Montagna, un momento conviviale organizzato dagli Alpini che attira centinaia di persone ogni anno
- Giornata Pedonale – El paes de scuprì, un evento che nel corso degli anni si è radicato nella tradizione barnese.

Per maggiori informazioni o per seguirci sui social:
culturabarni@libero.it
o Francesca Gilardoni  cell 3880625682 e Manuela Caminada cell 3336217082
www.culturabarni.it Gruppo Facebook:
http://www.facebook.com/groups/604315852921189/
Pagina Twitter: http://twitter.com/culturabarni1 Canale Youtube:
https://www.youtube.com/channel/UCi0
Instagram : culturabarni


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Data ultimo aggiornamento pagina 21/08/2017
Inserito da Michela Gesualdi
Attenzione!!! Le notizie riportate in questa pagina sono state gentilmente fornite da Enti Pubblici o Privati.
Grazie Lo Staff Web Up Italia