Pennabilli Antiquariato
Mostra Mercato Nazionale
nelle botteghe e nei palazzi del centro storico
PENNABILLI ANTIQUARIATO ASSUME LA VESTE DI FESTIVAL DELL’ARTE ANTICA E CONTEMPORANEA
Pennabilli Antiquariato, mostra “diffusa” a ingresso gratuito promossa dall'Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato, avrà luogo dall'8 al 24 luglio 2022 e assumerà la fisionomia di un vero e proprio Festival dell’Arte Antica e Contemporanea.
Avviata nel 1970 grazie all'intuizione e all'iniziativa di Gianfranco Giannini, oggi Pennabilli Antiquariato ha assunto definitivamente la configurazione della mostra diffusa con la collocazione delle gallerie antiquarie all'interno di alcuni edifici del centro storico, nei quali verranno esposti opere d'arte e manufatti provenienti da trenta tra le più qualificate gallerie antiquarie d'Italia.
È sorprendente la capacità dell'Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato di rinnovare la manifestazione e di offrire ogni anno uno straordinario percorso nella storia dell'arte grazie al coinvolgimento di gallerie antiquarie di primo piano e all'accuratezza dei meccanismi di organizzazione, marketing e comunicazione, che la pongono al piano più alto del circuito dell'antiquariato.
Cinquantuno edizioni consecutive costituiscono un record e mettono in risalto i valori di una manifestazione che ha saputo emergere tra tante iniziative simili coniugando con equilibrio progetto commerciale e culturale: una garanzia per gli appassionati che desiderano ammirare opere di alto livello e per gli investitori, i collezionisti e i visitatori occasionali, a cui Pennabilli Antiquariato offre un'ampia scala di opportunità. La Mostra ha saputo mantenersi giovane vivificando la propria offerta e attraversando i vasti temi dell'antiquariato senza compromessi rispetto alla qualità delle opere e alla professionalità degli espositori, tanto da percorrere indenne la difficile crisi che ha costretto altre prestigiose esposizioni a chiudere i battenti.
Con l’intento di allargare la prospettiva culturale e le opportunità concesse ai visitatori, Pennabilli Antiquariato si arricchirà quest'anno di tre mostre d'arte contemporanea, collocate in tre pregevoli edifici storici: la Chiesa di San Filippo, l'Oratorio di Sant’Andrea e il Palazzo del Bargello, dedicate rispettivamente a Mario Giacomelli (Senigallia, 1925 - 2000), denominato “l’uomo nuovo della fotografia” per la capacità di creare con essa la traccia di un percorso intimo fantasmagorico, allo scultore Edgardo Mannucci (Fabriano, 1904 - Arcevia, 1986), considerato uno dei protagonisti dell'arte plastica informale europea, ad Arturo Carmassi (Lucca, 1925 – Empoli, 2015), artista dominato da un preponderante interesse per la scultura e le tecniche della litografia e della calcografia.
Inoltre, il programma di Pennabilli Antiquariato si arricchirà degli “Incontri con l’Arte”, a cui saranno invitate personalità del mondo accademico e antiquario che contribuiranno a elevare Pennabilli Antiquariato al rango di un vero e proprio “Festival dell’Arte Antica e Contemporanea” in un percorso condiviso.
Pennabilli, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, fa parte di quella eccezionale tipologia di piccoli centri, custodi di arti e saperi a volte circoscritti, ma proprio per questo di valore esclusivo, che sono il motore di un turismo esigente e consapevole, rispettoso dell’ambiente, curioso di emozioni, autenticità, qualità della vita.
Pennabilli Antiquariato consentirà ai visitatori di percorrere strade, vicoli e piazzette e di ammirare gli scorci più suggestivi di questa cittadina dal fascino millenario per cultura e tradizione, arti e artigianato, ma anche per un'offerta eno gastronomica di alto livello. Pennabilli, città “dove il passato incontra il futuro”, è un archetipo sotto questo profilo. L'avevano capito Federico Fellini, che la visitava spesso, e Tonino Guerra, che aveva definito Pennabilli “Il posto dove ritrovi te stesso” e vi si era radicato, geni del cinema e della poesia.
Cercando più a fondo i segreti di Pennabilli, camminando per le sue vie, si possono scoprire e visitare ben cinque musei, non tanto contenitori di testimonianze del passato, quanto opportunità di recupero del sapere e della tradizione. “I luoghi dell'anima” è un museo diffuso, che dal centro storico di Pennabilli si dilata nella Valle Marecchia, nato da un'idea di Tonino Guerra è capace di sollecitare intimamente la fantasia del visitatore; “Il mondo di Tonino Guerra”, un ambiente dedicato alla meditazione, all'incontro, all'approfondimento culturale, offre ospitalità all'opera artistica del grande poeta e sceneggiatore; il “Museo diocesano del Montefeltro A. Bergamaschi” raccoglie opere d'arte e arredi provenienti dalle parrocchie della diocesi San Marino Montefeltro; “Mateureka, museo del calcolo” è un'esauriente, unica rassegna di idee, invenzioni e strumenti appartenuti alla storia del calcolo e della matematica; il “Museo naturalistico del Parco Sasso Simone e Simoncello” è una collezione di diorami e reperti naturalistici, documenti e guide su natura, botanica, ecologia, paesaggio, educazione ambientale.
Questo è lo scenario che fa da contorno a Pennabilli Antiquariato, un ambiente armonioso e riposante, lontano da sovraffollati e caotici centri turistici o grigi poli fieristici in cui è ancora più piacevole per collezionisti e appassionati ammirare capolavori frutto della maestria di artisti e artigiani che hanno illuminato con le loro opere un tratto della storia dell'uomo dal Medioevo al Novecento: il non plus ultra della produzione di mobili, sculture, dipinti, stampe, ceramiche, tessuti, oggetti d’arredo, gioielli e altri selezionati manufatti di gran pregio storico e artistico.
INFO
Durata: 8 - 24 luglio 2022
Sede: Pennabilli RN
Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 21.00; domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 21.00
Espositori: 30
Ingresso: gratuito
Sito internet: www.pennabilliantiquariato.net
Come arrivare: Pennabilli è facilmente raggiungibile da Rimini e da Sansepolcro AR percorrendo la SS 258 Marecchiese
Organizzazione:
Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato APS
Salita Valentini 7 - 47864 Pennabilli RN
- tel 0541 928578
- www.pennabilliantiquariato.net
- info@pennabilliantiquariato.net
SI INAUGURA L'8 LUGLIO LA 51° EDIZIONE DI PENNABILLI ANTIQUARIATO
MOSTRA MERCATO NAZIONALE NELLE BOTTEGHE E NEI PALAZZI DEL CENTRO STORICO
L'Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato ha messo a punto il programma della “Mostra Mercato Nazionale nelle botteghe e nei palazzi del centro storico”, che si svolgerà dall'8 al 24 luglio e ospiterà 27 antiquari, 3 esposizioni collaterali e alcuni eventi culturali, assumendo la fisionomia di un vero e proprio Festival dell’Arte Antica e Contemporanea.
Conclusasi definitivamente, dopo cinquant'anni, l'era della mostra confinata entro le mura di Palazzo Olivieri, forte del favore del pubblico, dell'entusiasmo degli espositori e del giudizio positivo espresso da addetti ai lavori del calibro di Vittorio Sgarbi, Pennabilli Antiquariato consolida l'innovativo modulo, sperimentato negli scorsi due anni, basato sull'allestimento di una trentina di gallerie antiquarie all'interno di antichi palazzi e botteghe del centro storico.
Alla componente espositiva si affiancherà un corollario di eventi artistici, tra cui collaterali, conferenze, spettacoli e presentazioni editoriali che daranno vita a un vero e proprio “festival” culturale con forti connotati di unicità.
Le mostre d'arte collaterali sono collocate in tre pregevoli edifici storici: la Chiesa di San Filippo, l'Oratorio di Sant’Andrea e il Palazzo del Bargello e sono dedicate rispettivamente a Mario Giacomelli (Senigallia, 1925 - 2000), capace di creare con lo strumento fotografico la traccia di un percorso intimo fantasmagorico, allo scultore Edgardo Mannucci (Fabriano, 1904 - Arcevia, 1986), uno dei protagonisti dell'arte plastica informale europea, ad Arturo Carmassi (Lucca, 1925 – Empoli, 2015), scultore e maestro nelle tecniche della litografia e della calcografia.
Nell'ambito degli “Incontri con l’arte”, venerdì 22, alle 21.30 il professor Alessandro Delpriori terrà nell'”Orto dei frutti dimenticati” una conferenza dedicata alla Madonna delle Grazie di Pennabilli.
Domenica 10 luglio, alle 21.00, in Piazza Sant'Agostino, verrà ricordato il fondatore di Pennabilli Antiquariato, Gianni Giannini, a cui è stato dedicato un libro scritto a più mani: “Gianni, il civismo è il profumo della vita”, in cui viene delineata la sua biografia attraverso le testimonianze di chi gli è stato accanto e gli atti e le parole che ne hanno caratterizzato l'iniziativa e il dinamismo.
La “Mostra Mercato Nazionale nelle botteghe e nei palazzi del centro storico”, 51° edizione di Pennabilli Antiquariato, verrà inaugurata venerdì 8 luglio, alle 18.00, in piazza Sant'Agostino, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e di alcuni personaggi del mondo della cultura, tra cui: Mauro Filicori, assessore regionale alla cultura e al paesaggio, e il poeta urbinate, candidato al premio Nobel per la letteratura, Umberto Piersanti; non mancherà Elisabetta Belloni, direttore generale del DIS, a cui verrà consegnato il premio “Il Ricciolo biondo di Pennabilli”, riconoscimento istituito dall’Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato e conferito a coloro che si sono particolarmente distinti nel mondo, dando lustro alla città di Pennabilli.
Cinquantuno edizioni consecutive costituiscono un record e confermano il valore di una manifestazione capace di emergere tra tante iniziative simili, coniugando con equilibrio progetto commerciale e culturale: una garanzia per gli appassionati che desiderano ammirare opere di alto livello e per gli investitori, i collezionisti e gli appassionati a cui Pennabilli Antiquariato offre un'ampia scala di opportunità.
La mostra ha vivificato nel tempo la propria offerta senza compromessi rispetto alla qualità delle opere e alla professionalità degli espositori, tanto da percorrere indenne la difficile crisi che ha costretto altre prestigiose esposizioni a chiudere i battenti. Dalla sua parte, uno scenario senza uguali: quello di Pennabilli, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, e della Valmarecchia, un ambiente armonioso, accogliente, lontano da sovraffollati e caotici centri turistici o grigi poli fieristici, che consentirà ai visitatori di percorrere strade, vicoli e piazzette dal fascino millenario, definiti da Tonino Guerra “Il posto dove ritrovi te stesso”.
LE INIZIATIVE COLLATERALI ALLA 51° EDIZIONE DI PENNABILLI ANTIQUARIATO
MOSTRA MERCATO NAZIONALE NELLE BOTTEGHE E NEI PALAZZI DEL CENTRO STORICO
Il programma delle iniziative collaterali alla 51° edizione di Pennabilli Antiquariato, che si svolgerà dall'8 al 24 luglio, comprende tre esposizioni, una conferenza e un evento che commemorerà la figura di Gianfranco Giannini con la presentazione del libro a lui dedicato “Gianni, il civismo è il profumo della vita”.
Alla componente antiquaria articolata in 27 stand la “Mostra Mercato Nazionale d'Antiquariato nelle botteghe e nei palazzi del centro storico” affianca un intenso programma di eventi culturali, tra cui tre esposizioni, dedicate agli artisti: Mario Giacomelli, fotografo, e a Edgardo Mannucci e Arturo Carmassi, scultori, una conferenza e una presentazione editoriale, che insieme daranno vita a una rassegna dell’arte antica e contemporanea con caratteristiche peculiari di alto livello.
La mostra dedicata a Mario Giacomelli (Senigallia, 1925 – 2000), intitolata “Paesaggi umani”, è ospitata nella chiesa di Sant’Andrea, che riapre eccezionalmente per accogliere le opere del fotografo marchigiano appartenenti alle serie dei Pretini, Le mie Marche, Scanno e Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Mario Giacomelli è oggi considerato uno dei più importanti fotografi del Novecento. Le sue immagini non intendono documentare la realtà oggettiva, si caratterizzano per un contrasto esasperato tra bianco e nero dando vita a un processo decostruttivo della realtà. Mario Giacomelli sintetizza così l'essenza della sua opera: “Affronto la dimensione dello spazio e del tempo per ridurre tutto ad un segno unico. Sulla foto rimane la cicatrice, la traccia simbolica dell'intervento, la referenza della creazione della mia mente.” Tra le opere ospitate a Pennabilli, un rilievo particolare assume Io non ho mani che mi accarezzino il viso (Pretini), una serie composta tra il il 1961 e il 1963, che si ispira a una poesia di David Maria Turoldo sulla solitudine. Il forte contrasto tra le tonache nere e lo spazio bianco circostante crea uno scenario irreale in cui i pretini sembrano sospesi in un “tempo senza tempo”.
La mostra “Hiroshima e la luna”, realizzata all’interno della chiesa di San Filippo, ha come protagonista Edgardo Mannucci (Fabriano, 1904 - Arcevia, 1986), esponente di spicco dell'arte plastica informale europea, e raccoglie sei opere pittoriche e una quindicina di sculture oltre ad alcuni bozzetti di gioielli. Edgardo Mannucci rifiuta ogni linguaggio figurativo tradizionale e ne elabora uno, del tutto personale, improntato alla poetica dell'informale, denomina le sue creazioni Opere e Idee: in esse compaiono strutture in continua trasformazione che si impadroniscono dello spazio come nuclei generatori di energia. Nel 1945, la terribile esplosione della bomba atomica su Hiroshima stimolò in lui una profonda riflessione sul potenziale energetico insito nella struttura molecolare della materia. Anche le esplorazioni spaziali, culminate alla fine degli anni Sessanta con lo sbarco sulla luna, lo influenzarono rafforzandone il concetto di espansione della materia e l’espressività scultorea tesa a rappresentare la dilatazione materica nello spazio e i suoi guizzi d’energia.
La collaterale “Oltre”, curata dalle Gallerie d’arte Benucci di Roma, sarà ospitata nelle sale del Palazzo del Bargello e offrirà al visitatore una esauriente rassegna della produzione di Arturo Carmassi (Lucca, 1925 – Empoli, 2015), scultore e maestro nelle tecniche della litografia e della calcografia. L'artista si distingue per un’”astrazione informale” personale, autonoma. Nella seconda metà degli anni Settanta, Carmassi manifesta un preponderante interesse per la scultura oltre che per le tecniche della litografia e calcografia ed emerge nel panorama dell'arte mondiale tanto da essere chiamato a esporre e a partecipare a iniziative culturali in importanti istituzioni d'Europa e d'America. Arturo Carmassi ha sperimentato pittura, scultura e incisione utilizzando tecniche diverse: dal collage alle sabbie, agli oli e ai materiali non convenzionali, collocandosi in una posizione assolutamente personale caratterizzata da una grande autonomia che lo rende difficilmente classificabile nel panorama del Novecento. A metà degli anni Cinquanta il suo interesse per la scultura si consolida e lo porta alla creazione di opere di grandi dimensioni che gli apriranno le porte della Biennale di Venezia. Verso la fine degli anni Sessanta recupera il dato oggettivo dell’immagine; il nuovo stile, incentrato sulla ricerca di forme mitologiche e immagini evocative, si modifica nuovamente e nell'ultimo decennio del XX secolo tende all'essenzialismo.
Nell'ambito degli “Incontri con l’arte”, venerdì 22, alle 21.30, il professor Alessandro Delpriori dell'Università di Camerino terrà nell'”Orto dei frutti dimenticati” la conferenza “Gli affreschi della Madonna delle Grazie di Pennabilli”, un percorso sull'arte pittorica in Pennabilli, che dall'immagine della Vergine delle Grazie si sviluppa seguendo la traccia delle stratificazioni rinvenute sull'opera.
Domenica 10 luglio, alle 21.00, in piazza Sant'Agostino, si svolgerà uno speciale evento a ricordo dell'ideatore e promotore di Pennabilli Antiquariato, Gianfranco Giannini, protagonista del libro, scritto a più mani: “Gianni, il civismo è il profumo della vita”, in cui il profilo umano e le opere vengono ricordati attraverso le sue parole e le testimonianze di chi gli è stato accanto e ne ha colto la saggezza e lo slancio. Il libro è suddiviso in due parti: Le parole di Gianni e Le parole per Gianni e accompagnato da una ricca collezione fotografica.
CAPOLAVORI UNICI ESPOSTI A PENNABILLI IN OCCASIONE DELLA 51°
MOSTRA MERCATO NAZIONALE NELLE BOTTEGHE E NEI PALAZZI DEL CENTRO STORICO
Negli stand di Pennabilli Antiquariato, che si affacciano sulle strade del centro storico di Pennabilli, è possibile scoprire preziosi e inattesi capolavori, spesso frutto dell'abilità pittorica di grandi maestri della storia dell'arte italiana e internazionale.
La perizia e la professionalità dei “mercanti d'arte” invitati a partecipare a Pennabilli Antiquariato e la qualità delle opere esposte non è mai stata in dubbio, ma nei 27 stand della Mostra Mercato Nazionale d'Antiquariato nelle botteghe e nei palazzi del centro storico, che si concluderà il 24 luglio, sono custoditi preziosi e inattesi capolavori a firma di maestri di cui rimane una traccia indelebile nella storia dell'arte.
MARCO BARUFFI ANTIQUARIO – Espone un'Ultima cena di grandi dimensioni (114 × 266 cm) attribuita da Vittorio Sgarbi, che la presentò alcuni anni or sono durante una trasmissione televisiva, a Bernardino da Asola (borgo lombardo vicino a Mantova), figlio del pittore Giovanni da Asola, la cui presenza a Venezia, in campo di Santa Marina, è documentata. L'artista, rappresentato anche alla National Gallery di Londra, pur nella scarsità di testimonianze, sembra superare il manierismo del padre delineando i caratteri dei personaggi con più accesa drammaticità e richiamandosi al Savoldo per la decisione del segno. Nella sua presentazione, Vittorio Sgarbi definisce il dipinto “descrittivo” mettendo in evidenza le reazioni di stupore e pietà insieme degli apostoli in contrasto con le espressioni degli indifferenti, i personaggi circostanti alla scena. “Di immediata evidenza questa festa del colore, il compiacimento dell'artista per il colore festoso, vivace, luminoso sullo sfondo di un'architettura evanescente, spettrale, indistinta, mentre tipico della pittura veneta è il riferimento a episodi della quotidianità, di cui fanno parte il gatto e il cane.” E sottolinea l'accurata descrizione della tovaglia bianca, decorata con un motivo a losanghe, e del variopinto tappeto sottostante. Vittorio Sgarbi avvicina Bernardino da Asola a Bonifacio Veronese e data agli anni 1535 - 1540 l'opera: “... sicuramente notevole, che testimonia come la sensibilità veneta si diffonda anche nella terraferma con esiti di grande suggestione.”
UMBRIA ARTIS – Presenta un maestoso affresco, un Ciclo di quattordici raffigurazioni di Virtù, staccato da Palazzo Spreca, dimora signorile viterbese, dipinto verso la fine del Quattrocento su tre pareti di un salone posto al piano nobile. A eccezione delle immagini dell'Autorità e dell'Orazione, ritoccate nel secondo Cinquecento probabilmente perché danneggiate, la serie di dipinti va fatta risalire a un'unica, esperta mano che, in considerazione dell'importanza dell'opera – come riferisce la dettagliata analisi storico critica di Mauro Minardi – deve essere appartenuta a una figura capace di impersonare un ruolo non secondario nell'area viterbese, essendo stata interprete delle innovazioni rinascimentali diffusesi nella porzione del Lazio confinante con l'Umbria e la Toscana. Le immagini, di particolare ricchezza iconografica, attendono una collocazione adeguata alla loro importanza storica e artistica.
REBECHI GIOVANNI - Matthieu Van Plattenberg nacque nel 1608 ad Anversa dove fu indirizzato allo studio dell'arte pittorica presso Andries Van Eertvelt e, ancora ventenne, si recò con il maestro in Italia, facendo sosta soprattutto a Firenze; qui si specializzò nel genere delle tempeste marine. Intorno al 1630 Van Plattenberg si trasferì a Parigi dove venne apprezzato tanto da ottenere il titolo di Peintre du roi pour les mers, ovvero: pittore di corte per dipinti con raffigurazioni marine ed essere annoverato tra i fondatori dell'Académie Royale de Peinture et de Scupture. Morì a Parigi nel 1660. L'opera portata a Pennabilli dall'antiquario Rebechi: Tempesta marina con vascello naufragato in fiamme, olio su tela di 81,5 x 163 cm, finora inedita e anonima, è da ricondursi, in base alla probabile origine toscana e ai caratteri pittorici e lessicali, al primo periodo di attività dell'artista. Nella sua expertise Sandro Bellesi la colloca vicino alla fine del Seicento. Il dipinto, come altre opere prodotte durante la permanenza dell'artista a Firenze, mostra una composizione definita con una gamma cromatica esaltata da tocchi di pennello rapidi e vibranti.
IL MERCANTE D'ARTE – Andrea Mazzoldi espone un suggestivo Ritratto femminile con violette di Giovanni Muzzioli (Modena,1854 – 1894), olio su tela di 53 x 46 cm. Muzzioli è un artista di primo piano nel panorama italiano della seconda metà dell'Ottocento. Ottenne i primi successi con dipinti di soggetto storico, ritratti e scene di genere, ma dopo il 1887 si dedicò prevalentemente a opere ispirate all’antica Roma, tanto da essere indicato come l’Alma Tadema italiano. La capacità di Muzzioli di attribuire ai personaggi dei suoi ritratti un'alta intensità espressiva, in grado di risvegliare emozioni e viva partecipazione nell'osservatore, emerge eccezionalmente in questa magistrale raffigurazione di una giovane sognante, in cui la pelle rosea e setosa è resa con un incarnato quasi palpabile, frutto di una pennellata densa e vibrante, che offre una sorprendente resa dei particolari ed è messa maggiormente in evidenza dal contrasto con l'intensa colorazione delle violette appoggiate al seno. L’originale postura della modella, che con le linee delle spalle dona al dipinto una geometria equilibrata e simmetrica, caratterizza il quadro e ne accentua la singolarità e il valore artistico.
MALOMI – È stato necessario allestire il palcoscenico del Teatro Vittoria per poter ospitare le Nozze di Psiche e Amore, olio su tela delle rispettabili dimensioni di 500 x 212 cm, autore un anonimo artista attivo a Roma nella prima metà del XVII secolo. Il quadro riproduce l’affresco che Raffaello e la sua scuola dipinsero tra il 1517 e il 1518 nella Villa della Farnesina a Roma su committenza di Agostino Chigi. Come ricorda Arabella Cifani, storico dell'arte, autrice della perizia, l'affresco di Raffaello attribuì grande popolarità al tema, che ornò gli interni di molte dimore europee nei secoli successivi. In questo caso, siamo di fronte a un dipinto di eccezionale importanza poiché le sue dimensioni e i colori sono fedeli all’originale spingendo a ritenere che l'autore, attivo nella prima metà del Seicento, abbia studiato dal vero e a lungo l’affresco e che l'opera sia stata realizzata su commissione, risultando di grande qualità: “La morbidezza dello stile pittorico, la molle eleganza che sa conferire alle figure fanno ipotizzare che egli possa essere artista di area emiliana.”
ANTICHI TESORI – L'antiquario Atanasio Cecchini presenta un Crocifisso, olio su tavola di 42 x 26 cm, opera di Marcello Venusti. Nato tra il 1512 e il 1515 a Mazzo di Valtellina, Venusti fu allievo di Michelangelo Buonarroti e a lui legato tanto da chiamare il figlio, che Michelangelo tenne a battesimo, con il suo nome. Il suo arrivo a Roma risalirebbe alla fine del 1537 e, come attestano alcune lettere di Nino Sernini al cardinale Ercole Gonzaga, in cui si riferiscono anche gli apprezzamenti del Maestro per il suo allievo, Venusti era impegnato nello studio del Giudizio Universale di Michelangelo. Venusti ebbe una solida e proficua collaborazione con Michelangelo, maturata a seguito del rinnovamento che impresse alla sua arte negli anni Quaranta, di cui Venusti seppe essere abile interprete. L’Annunciazione, ora nella sagrestia di San Giovanni in Laterano, lodata dal Vasari, rappresenta forse il vertice dell’arte di questo pittore. Il Crocifisso visibile a Pennabilli fino alla conclusione della 51° Mostra mercato nazionale nelle botteghe e nei palazzi del centro storico è probabilmente un bozzetto preparatorio per una pala d’altare. Venusti eseguì un numero imprecisato di varianti della crocifissione, tutte in linea con le richieste dei committenti, ma fedele agli insegnamenti di Michelangelo a cui quest’opera ci avvicina.
ANTICHITÀ MESSERI - Angelus “Ange” de Baets (Evergem, 1793 – Gand, 1855) è stato un pittore belga di ritratti e vedute architettoniche. Fu formato dal padre pittore e studiò presso l’Accademia di Gand, dove venne premiato più volte, e più tardi divenne professore di Scienze del disegno e della trasparenza. Ha realizzato numerosi dipinti e disegni, per lo più pittoreschi paesaggi urbani, architetture interne di santuari della regione di Gand e ritratti. Una sua opera è conservata nel prestigioso Museo di Belle Arti di Gand e pochi anni fa Christie's di Londra ha battuto un dipinto di soggetto architettonico a 10 000 USD. Antichità Messeri propone un Ritratto di giovane donna con bambina in cornice dorata, olio su tela firmato e datato 1829, di 79,5 x 63 cm. L'alto livello esecutivo dell'artista è testimoniato dal vigore dei volti delle due figure femminili e dalla tecnica pittorica che si esalta nel tratteggio del velo e del pizzo al collo della dama.
A integrare il programma di quello che si configura ormai come un festival culturale di alto livello tre mostre collaterali dedicate a Mario Giacomelli (Senigallia, 1925 - 2000), denominato “l’uomo nuovo della fotografia” per la capacità di creare un percorso intimo fantasmagorico, allo scultore Edgardo Mannucci (Fabriano, 1904 - Arcevia, 1986), uno dei protagonisti dell'arte plastica informale europea, ad Arturo Carmassi (Lucca, 1925 – Empoli, 2015), artista dominato da un preponderante interesse per la scultura, la litografia e la calcografia.
Inoltre, venerdì 22, alle 21.30, il professor Alessandro Delpriori dell'Università di Camerino terrà nell'”Orto dei frutti dimenticati” la conferenza “Gli affreschi della Madonna delle Grazie di Pennabilli”, un percorso sull'arte pittorica in Pennabilli, che dall'immagine della Vergine delle Grazie si sviluppa seguendo la traccia delle stratificazioni rinvenute sull'opera.
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