Personale Di Salvatore D'addario

SALVATORE D’ADDARIO in MOSTRA A FILOTTRANO DAL 10 AL 15 OTTOBRE

L’esposizione itinerante “L'Evolversi del Segno” farà tappa presso i locali dell’ex negozio Campodonico di Piazza Garibaldi n. 9 (angolo Corso del Popolo n. 2)

Si svolgerà a Filottrano dal 10 al 15 Ottobre (in occasione della Giornata della Cultura Cubana e Arte Contemporanea AMACI) la seconda tappa della Mostra itinerante “L’Evolversi del Segno” di Salvatore D’Addario, reduce dall’ottimo riscontro di partecipazione ricevuto a Camerano dal 10 agosto al 24 settembre scorsi, periodo concomitante con la ricorrenza del primo anno dalla prematura scomparsa dell’Artista naturalizzato cameranese. Il M° D’Addario era molto legato al Territorio Filottranese attraverso le tante iniziative che l’hanno visto puntuale protagonista e generoso collaboratore, come nella Mostra itinerante “Cinque Artisti per Cuba – Dipinti e Sculture”, o nell’appuntamento annuale con “Légàmi” in occasione dell’8 Marzo, o in “Cuba>Italia – Legami di Cultura” o in occasione di “Coltivo una Rosa Bianca” volto alla conoscenza dell’opera pedagogica del poeta e filosofo cubano José Martì, culminato con la cerimonia di consegna di un’opera proprio del M° D’Addario all'Istituto “Beltrami” di Filottrano alla presenza di Istituzioni e del Console di Cuba in Italia.

A Filottrano la mostra si terrà presso i locali dell’ex negozio Campodonico in Piazza Garibaldi n. 9 (angolo Corso del Popolo n. 2) a cura di Olga Lidia Priel Herrena ed Andrea e Luigi D’Addario ed organizzata dell’associazione culturale Para un Principe Enano, con il patrocinio della Regione Marche e dei Comuni di Filottrano e di Camerano. L'INAUGURAZIONE si svolgerà alle ore 18.30 di MARTEDI' 10 OTTOBRE alla presenza del sindaco Lauretta Giulioni e dell'assessore a Cultura e Turismo Giulia Accorroni, oltre ad altre figure istituzionali, artisti e personalità del mondo della cultura e dell'arte. All’interno della sei-giorni dell'Evento si terrà anche un appuntamento nella mattinata di SABATO 14 OTTOBRE (Giornata della Cultura Cubana e Arte Contemporanea AMACI), a partire dalle ORE 10.30, con una relazione su “Identità e fusione mitologica delle Culture”, con il contributo critico e culturale di diverse personalità.

La mostra “L'Evolversi del Segno” rappresenta un percorso emozionale ed emozionante attraverso le testimonianze artistiche del M° D’Addario, le collaborazioni, i contributi critici, i legami culturali, le opere, le riflessioni aforistiche sull’Arte e la Vita; percorso raccolto anche in un prezioso catalogo legato alla Mostra e che ne vuole valorizzare e sottolineare l’essenza dell’Uomo e l’Artista. All’interno della pubblicazione sono presenti anche testimonianze di autorevoli critici che hanno proposto interessanti contributi interpretativi del M° D’Addario, della sua produzione artistica e della sua capacità di innovare percorsi e visioni. Tra questi,  il prof. Fabio Ciceroni, che ben ne ha delineato i tratti artistici nel corso degli anni. «Il suo motore metafisico – ha spiegato il critico letterario – nasceva dalla consapevolezza che “la natura ci ha dato il bisogno di essere felici senza la possibilità di realizzarlo”; di qui l’itinerario che lo condurrà all’informale astratto. [...] La sua è tensione all’essenza delle cose, così il suo segno sorprende perché tanto più veritiero quanto meno realistico. L’effetto è di assoluto rigore. Non è difficile intravedervi la lezione sofferta e coraggiosa del suo riconosciuto maestro, Edgardo Mannucci. Che è insieme stato per lui anche un modello umano. Esempio di umiltà interrogativa di fronte al mondo, alla sua fatale inesplicabilità».

«Nostro padre è stato un artista di grande cultura – ha avuto modo di spiegare Luigi D’Addario, che insieme al fratello Andrea e ad Olga Lidia Priel Herrera ha curato la Mostra –, un puro che non è mai sceso a compromessi dentro una realtà artistica attuale dove vive di tutto e di più, ma non certamente di purezza e di verità... Uomo silenzioso e di poche parole – continua –, metodico, dotato di una innata capacità di iniziativa ed ingegno».

«L’Associazione culturale Para un Principe Enano che rappresento – conclude Olga Lidia Priel Herrera – ha sviluppato nel corso degli anni con il M° D’Addario un solido legame culturale, nato come condivisione di affinità artistiche e poi cresciuto nel tempo in una affiatata collaborazione, per cui è stato un dovere mettere in piedi questa mostra, che successivamente proseguirà anche a Jesi nella primavera del prossimo anno».

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