Cineteca Milano Metropolis

Stagione Teatrale 2022 - 2023

Da Lunedì 07 Novembre 2022 a Lunedì 06 Marzo 2023 - dalle ore 20:30
Cineteca Milano Metropolis - Via Oslavia, 8 - Paderno Dugnano (MI)

LA STAGIONE TEATRALE 2022-2023

Da novembre a maggio 2022 Cineteca Milano METROPOLIS Via Oslavia 8 - Paderno Dugnano (MI)

Ricomincia la stagione teatrale di CINETECA MILANO METROPOLIS di Paderno Dugnano in collaborazione con Teatro Menotti: performance di alto livello da affiancare alla consueta offerta filmica.

PROGRAMMA

SCHEDA E CALENDARIO SPETTACOLI

Lunedì 7 novembre 2022 ore 20.30 INISNIA. MONOLOGO SULLA STORIA DELLA SNIA VISCOSA DI VAREDO di e con Davide Gorla, musiche dal vivo di Massimo Marcer. Questo monologo sartoriale “filato a mano” mettendo insieme i ricordi di infanzia dell’autore mescolati alla ricerca di fonti storiche, le interviste ad ex operai impiegati nella fabbrica e un attivismo partecipato sul territorio, racconta gli oltre 80 anni di storia di questa grande fabbrica filo fascista. Partendo da uno sguardo al territorio che la ospitò, lo spettacolo attraversa la storia della Snia Viscosa a partire dalla sua fondazione, il reclutamento di mano d’opera nel mezzogiorno del dopoguerra, le lotte tra la classe operaia e quella capitalista fino ad arrivare al momento della sua chiusura nel 2003. Inisnia, raccontando quel che rimane di una grande fabbrica italiana, getta uno sguardo su una situazione che si ripete quasi costantemente per un’infinità di territori nel produttivo nord Italia: le ex aree industriali abbandonate non sono solo l’orrido sfregio ad un paesaggio meraviglioso, ma una piaga che alimenta una peste.

Martedì 22 novembre 2022 ore 20.30 L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI L’uomo che piantava gli alberi (titolo originale: L'homme qui plantait des arbres), conosciuto anche come La storia di Elzéard Bouffier è un racconto allegorico di Jean Giono, pubblicato nel 1953. È la storia di un pastore che, con impegno costante, riesce a riforestare da solo un'arida vallata ai piedi delle Alpi (vicino alla Provenza, nei pressi del villaggio di Vergons) nella prima metà del XX secolo. Nel 1987, Frédéric Back adattò la trama del racconto creandone un cortometraggio. L'uomo che piantava gli alberi vinse numerosi premi, fra cui il Premio Oscar per il miglior cortometraggio d'animazione. Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest’uomo stava compiendo una grande azione, un’impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta «come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione». Questo testo classico sarà reinterpretato con il teatro d’ombre.

Lunedì 5 dicembre 2022 ore 20.30 CORPO ERETICO Di e con Marco Baliani. Produzione Casa Degli Alfieri. “Andrò in pellegrinaggio sulla scarna tomba di Pasolini a Casarsa della Delizia, dove è sepolto vicino alla madre. È così che vorrei cominciare il mio dialogo con lui, come un tempo si faceva andando a far visita ai sepolcri dei grandi, quelli che in vita hanno profuso doni a piene mani, generosamente dissipatori, e che anche da morti continuano a parlarci. A parlarmi. Ho così tante cose da chiedergli su di noi, sul tempo trascorso dalla sua dipartita, sulle mutazioni avvenute, su quello che aveva intuito e su quello che aveva travisato, sui contrasti tra lui, il suo corpo, sempre al centro del suo agire, e il mondo intorno, sulle mancanze, sulla sua mai esausta vena pedagogica, sui suoi scritti pirateschi, sul suo giornalismo anomalo.” Marco Baliani

Giovedì 19 gennaio ore 20.30 DAVID LARIBLE - DESTINO DI CLOWN Atto unico di 90 minuti scritto, diretto e interpretato da David Larible. Dopo il grande successo de Il Clown dei Clown, David Larible, il più grande clown del mondo, presenta Destino di Clown. Nel suo nuovo show, David si presenta in un teatro ad un casting, ma le audizioni sono più complesse del previsto: il responsabile è severissimo e, oltretutto, il clown pensa che tutti gli spettatori siano lì per partecipare alle selezioni e cerca quindi di coinvolgerli nei propri numeri. Nel corso dello spettacolo, David si improvvisa mago, cuoco (alle prese con una montagna di piatti), cantante internazionale di karaoke, funambolo, musicista e persino lanciatore di coltelli, con risultati esilaranti ma regalando anche momenti molto romantici con una poetica marionetta ed un sognante carillon. Alla fine, dopo una serie di fallimenti in queste improbabili audizioni, Larible ricorda a tutto il pubblico che, anche se non si riesce a superare un casting o a vincere uno dei tanti talent show oggi di moda, ognuno di noi ha al suo interno una bellezza inimitabile, poetica e profondamente umana. Basta sapere tornare bambini, come tutti i grandi clown ci insegnano a fare, per riscoprire queste nostre qualità e ridere di gioia assieme a chi ci sta accanto.

Lunedì 6 marzo ore 20.30 COSÌ FAN TUTTE - LIBERAMENTE TRATTO DALL’OPERA DI MOZART Elaborazione musicale e arrangiamenti Leandro Piccioni e Mario Tronco. Libretto di Andrej Longo. Direzione artistica: Mario Tronco. Regia: Giuseppe Miale Di Mauro con Le Ebbanesis Serena Pisa e Viviana Cangiano. Arrangiamenti per l’ensemble di Alessandro Butera - Chitarra Manouche, Mohan Veena - Marcello Smigliante Gentile - Mandolino, Mandoloncello. Gianluca Trinchillo Chitarra Classica. Foto di scena Carmine Luino e Rosaria Piscopo. Produzione: Nest/Tieffe Teatro Milano in collaborazione con Mario Tronco. Tutto il mio lavoro – dice Mario Tronco – da sempre, dagli Avion Travel fino all’Orchestra di Piazza Vittorio, segue una linea che è quella della ricerca dell’origine che muove il processo compositivo. E questo, puntualmente, si presenta attraverso una matassa disordinata di notizie, esperienze, totalmente diverse che improvvisamente si snoda seguendo il percorso di un unico filo con cui costruire il disegno. Questo metodo io lo seguo soprattutto come musicista e mi aiuta a non pensare al Teatro come racconto che avviene mediante sequenze di scene. Così fan tutte mi porta a Napoli, non solo come ambientazione geografica ma come mondo musicale e linguistico. Nella Napoli libertina e cosmopolita, colta e scurrile. Il filo della matassa, questa volta, seguirà la strada tracciata dal Maestro De Simone con le sue trasposizioni della musica popolare in forma di melodramma, facendo finta che Mozart abbia ascoltato le melodie del “Così fan tutte” per strada, a Napoli, da musicisti ambulanti. A tal proposito i linguaggi adoperati saranno diversi, pur essendo attinti dalla stessa espressività napoletana. Un dialetto quotidiano realistico usato normalmente in città (sia pure oggi contaminato a diversi livelli). Con tale linguaggio si svolgeranno il libretto e i dialoghi atti a mettere in risalto una realtà quotidiana di oggi come di trecento anni fa. L’idea è stata quella di trasformare COSÌ FAN TUTTE in una storia cantata e recitata da due sole attrici, che vestono i panni di Fiordiligi e Dorabella. La storia è raccontata dalle due sorelle come fosse un lungo flash-back.

Maggio (data da definire) LIBERTÀ OBBLIGATORIA Andrea Mirò e Musica da Ripostiglio Produzione Tieffe Teatro Milano Di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Adattamento e regia Emilio Russo. Costumi: Pamela Aicardi Luci Andrea Violato. Con Andrea Mirò e Musica da Ripostiglio Seconda tappa del progetto Gaber, con cui vogliano esplorare il “teatro canzone” per sottolineare in particolare l’universalità del pensiero gaberiano anche a diversi decenni di distanza. Dopo il successo di FAR FINTA DI ESSERE SANI a Milano e in tournée nazionale, affrontiamo ancora un testo “storico” e controverso come LIBERTÀ OBBLIGATORIA del 1976 che contiene temi e contenuti assolutamente attuali, da rileggere a distanza di oltre 45 anni, con la percezione agrodolce di essere rimasti ancora lì con i nostri disagi, le inquietudini sociali e individuali, la falsa coscienza di molti, ma anche con la possibilità di risvegliare i sogni rattrappiti. Questo ci raccontavano Giorgio Gaber e Sandro Luporini e forse bisognava ascoltarli un po’ più attentamente senza pregiudizi, settarismi o massimalismi. L’America, le nuove mode (Si può), la falsa e incompiuta Democrazia (Le Elezioni), la lotta resistente (I Reduci), solo per citare alcune delle suggestioni portanti di quello che viene definito lo spettacolo (e il disco) ponte verso il definitivo distacco dalla “nuova” ideologia corrotta dai mass media e dal sogno americano che ancora resiste, nonostante tutto, e l’altrettanto definitiva consacrazione del teatro canzone del grande signor G. Riproporre LIBERTÀ OBBLIGATORIA a 45 anni di distanza e nel ventennale della scomparsa di Giorgio Gaber, significa per noi provare a restituire almeno in parte la sua immensa lezione di arte e di vita.

In scena, tra gli altri interpreti, i virtuosi e visionari musicisti della MUSICA DA RIPOSTIGLIO, la voce eclettica e straordinaria di ANDREA MIRÒ in segno di continuità progettuale con la nostra fortunata edizione di FAR FINTA DI ESSERE SANI.

Cineteca Milano METROPOLIS Via Oslavia 8 - Paderno Dugnano (MI) T 02.87242114 – T 02.9189181 Ingresso Intero € 10.00; ridotto under 14 e Cinetessera 2023 € 5,00.

Biglietti in prevendita online e alla biglietteria.