Grand Guignol All'italiana

con Lunetta Savino

Da Sabato 09 a Domenica 10 Gennaio 2016 - dalle ore 21:00
Teatro Comunale - Via XX Settembre, 125 - Cervia (RA)

Grand Guignol all’italiana con Lunetta Savino

Sabato 9 e Domenica 10 Gennaio 2016 – Ore 21 Teatro Comunale - Via XX Settembre, 125 Cervia (RA)

Teatro Stabile d’Abruzzo LUNETTA SAVINO Grand Guignol all’italiana di Vittorio Franceschi e con Umberto Bortolani, Carmen Giardina, Sebastian Gimelli Morosini, Andrea Lupo regia di Alessandro D’Alatri

Scritto da Vittorio Franceschi e diretto da Alessandro D’Alatri, Grand Guignol all’italiana sarà lo spettacolo con cui, sabato 9 e domenica 10 gennaio alle ore 21, proseguirà la Stagione 2015/16 del Teatro Comunale di Cervia. La pièce è interpretata dalla talentuosa e molto amata attrice Lunetta Savino, insieme a Umberto Bortolani, Carmen Giardina, Sebastian Gimelli Morosini e Andrea Lupo. Lo spettacolo è una divertentissima satira di costume: politicamente scorretta, puntuale con la contemporaneità, divertente come una farsa. In pieno stile Grand Guignol. All’italiana!

Lunetta Savino e tutti gli attori dello spettacolo incontreranno il pubblico nel secondo giorno della loro permanenza cervese, domenica 10 gennaio alle ore 18 presso il Ridotto del Teatro Comunale di Cervia. L’ingresso all’incontro è gratuito.

Note dell’autore

“Il Grand Guignol, nato in Francia alla fine dell’800, si caratterizza come teatro a tinte forti, anzi fortissime, farsesco e macabro, dove scorrono in abbondanza - insieme al sangue e in barba al bon ton - grossolanità, violenza, cinismo, storie da cronaca nera con lacrime, truci vendette ed eros, in uno srotolarsi dinamico di intrecci da drammone popolare. Tutto ciò con effetti, a volte, di involontaria e grottesca comicità. In un giorno di fine estate dell’anno 2000, mentre cavalcavo verso Damasco, mi si accese una lampadina, come nei fumetti. E di colpo questo genere di teatro, a lungo snobbato e irriso, mi apparve nella sua essenza profetica, cioè ideale per raccontare il nostro Paese, le cui vicende e il cui tasso di cultura e di valori etici già allora, e da tempo, stavano procedendo con orgogliosa sicurezza verso lo zero di oggi. Scesi dal mio ronzino e mi misi all’opera. Quindici anni dopo, cioè oggi, probabilmente avrei scritto una tragedia. Ma allora ero meno ambizioso.

Naturalmente, poiché italiani si nasce (in un primo momento questo testo avevo pensato di intitolarlo proprio così), lavorandoci su mi spostai un pochino verso sponde più nostrane, come la farsa e la sceneggiata, risciacquando rispettosamente i panni nella mentalità piccolo borghese che da sempre ci caratterizza e fa di noi un modello nel mondo. La satira, come sappiamo, si pone l’obbiettivo morale di mettere a nudo le storture del mondo, ma, en passant, anche di divertire. Gli eroi del mio Grand Guignol sono una innocente colf depressa, un salumiere di successo, una guida turistica ignorante con una moglie fedifraga e isterica e un postino sensibilmente gay. La storia non è importante: corna, liti, strafalcioni, soldi...come nelle migliori famiglie, con immancabile coup de théâtre finale. C’è anche un cane, che abbaia spesso però non entra mai in scena e quindi sarebbe elegante, pur nel clima consenziente della pièce, evitare battute facili. Come dicevo, l’ho scritto quindici anni fa. Da allora ha dormito tranquillamente nel mio cassetto strapieno, finché Alessandro D’Alatri non l’ha tirato fuori per fargli prendere una boccata d’aria. Ma non ho cambiato una sola virgola. Ahimè, non ce n’era bisogno. E questo non depone a favore della nostra Patria, dove possono passare tre lustri pieni zeppi di scandali d’ogni genere, ruberie e malefatte colossali, oserei dire granguignolesche, senza che, per l’appunto, cambi una sola virgola”. (Vittorio Franceschi)

Note del regista

“Tra i miei passatempi preferiti c’è quello di rovistare nei cassetti di Vittorio Franceschi. Riesce ogni volta a sorprendermi per la quantità e la qualità di progetti che saltano fuori come salmoni a primavera. La sorpresa più grande è che molti di loro sono inediti o lo sono soltanto per l’Italia. È così che qualche tempo fa mi saltò tra le mani Grand Guignol all’italiana. Un gioiello che attendeva pazientemente da quindici anni di venire compreso e amato. Chi conosce la drammaturgia di Franceschi sa bene quanto l’ironia sia un elemento costante del suo sguardo sulla vita. In questo caso direi che si è divertito a trasformarla in graffiante satira che fa aleggiare nei due atti come un refolo entrato da uno spiffero e che lentamente si trasforma in un tempestoso vortice. I cinque personaggi, con i loro comportamenti, linguaggi e il mondo che rappresentano ci accompagnano nel grande vuoto di questi tempi riempiendolo di surreale comicità. È uno spettacolo surreale ma veritiero. Caratteristica del teatro che più amo. Per questo motivo ho fortemente voluto che ogni elemento dello spettacolo, dalle scene ai costumi, alle luci, rispondesse a queste peculiarità. Quindi grande divertimento, ma al tempo stesso, proprio come in un Grand Guignol, una feroce condanna dell’egoismo e del perbenismo”. (Alessandro D’Alatri)

Biglietti: prevendite e prenotazioni telefoniche da venerdì 8 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 presso gli uffici del Teatro Comunale con ingresso dal Viale della Stazione. Tel. 0544 975166

Prevendite on line: www.vivaticket.it Prezzi: da 20 a 12 euro - Info: 0544/975166 e www.accademiaperduta.it

Nuovi abbonamenti alla rassegna di teatro dialettale del COMUNALE di CERVIA!

Da sabato 9 gennaio avrà inizio la campagna dei nuovi abbonamenti alla rassegna di Teatro Dialettale proposta, per la Stagione 2015/16, dal Comunale di Cervia. Gli uffici del Teatro saranno aperti fino a giovedì 14 gennaio (domenica 10 gennaio esclusa) dalle ore 10 alle ore 13.

La rassegna sarà inaugurata sabato 16 gennaio alle ore 21 dalla compagnia Quatr’e quatr’ot di Lugo e dallo spettacolo Una domenica in famiglia, due atti brillanti di Valerio Di Piramo, adattati per il palcoscenico da Manuela Cortesi e diretti da Franco Pezzi.

Sabato 23 gennaio alle ore 21 sarà la volta del gruppo E Zoc ad Vilanova con L’apparenza inganna, commedia in due atti scritta e diretta da Raffaella Bettini. La vicenda è ambientata negli anni ’30. L’azione si svolge all’interno di un antico palazzo, una villa, che ha diversi appartamenti in cui abitano personaggi alquanto bizzarri. Un giorno, ad uno di loro, viene sottratta una cospicua somma di denaro e, nella ricerca del colpevole, la scoperta dell’autore del furto rivelerà a tutti che, a volte, l’apparenza inganna!

Seguirà la Compagine di San Tomè con la pièce In t’una quica manira a farè, commedia in due atti scritta e diretta da Valerio Benvenuto. I problemi familiari di una famiglia dei nostri tempi possono essere facilmente risolti se i coniugi, uniti negli intenti, possiedono tre doti: l’intelligenza per analizzare la situazione, la lungimiranza per programmare il futuro e la tempestività per cogliere l’occasione giusta. Ma forse, pur possedendo queste doti, tali problemi potrebbero rivelarsi più complicati di quanto sembrerebbe… (sabato 13 febbraio alle ore 21).

La compagnia La Broza di Cesena presenterà poi La perdita, commedia in due atti scritta da Antonio Guidetti con la regia di Andrea Lelli. Tempi decisamente duri per l’Avvocato Sperindio che, nel passare da pratiche legali a pratiche matrimoniali, si trova a dover gestire situazioni a volte grottesche e, a volte, piuttosto imbarazzanti. Incomprensioni, ingenuità, false verità, intrighi danno origine ad una storia brillante in cui i vari protagonisti vanno alla ricerca chi di una sistemazione, chi di una verità che solo dopo una non poco faticosa ricerca e con l’aiuto di un po’ di fortuna verrà alla luce. Ma quella verità non farà piacere a tutti… (sabato 20 febbraio alle ore 21).

La quinta compagnia in programma sarà la storica Cumpagnì dla Zercia di Forlì con la nuova commedia Ines, Ada, Ida e e’ su fradel, tre atti di G. Tosi diretti da Claudio Tura. Quanti di noi hanno avuto in casa genitori anziani? Quanti, a causa di questo, hanno dovuto sopportare sorelle o fratelli tremendi che, anziché collaborare nell’assistenza, tramano nell’ombra e mettono i bastoni tra le ruote? Quanti infine hanno dovuto subire le invadenze di questi parenti che si sentono, dopo tutto, in grado di fare la morale in casa altrui? Bene: questa commedia concede una gustosa e divertente rivincita a tutte quelle persone che hanno sempre, pazientemente, sopportato attacchi di questo tipo… (sabato 12 marzo alle ore 21).

La rassegna si concluderà sabato 19 marzo alle ore 21 con il Gruppo De Bosch di Gambettola che presenterà due farse scritte e dirette dagli attori stessi della compagnia, moderni cantastorie di Romagna che preservano, coltivano e diffondono con amore e un pizzico di ostinazione le nostre tradizioni popolari, che risvegliano il gusto di ritrovarsi, che esaltano con arguzia ed intelligenza la voglia di ridere, di divertirsi, di vivere meglio!

Prezzo dell’abbonamento a sei spettacoli: 36 euro (posto unico Platea e Palchi).

Info: 0544 975166.