Autunno In Barbagia

La Sardegna Più Genuina

Da Venerdì 08 a Domenica 10 Dicembre 2023 - dalle ore 08:00
Fonni (NU)

Nei giorni 08, 09 e 10 Dicembre 2023 torna l'appuntamento con Autunno in Barbagia a Fonni.

Nel cuore del territorio popolato dalle antiche civiltà della Barbagia si trova l’ospitale paese di Fonni.

Gli usi e le credenze delle prime comunità che abitarono la zona sono testimoniati dai numerosi menhir (in sardo perdas fittas) e domus de janas, sepolture scavate nella roccia, risalenti a fine IV - inizio III millennio a.C.

Più di 40 nuraghi documentano l’età nuragica. Di particolare fascino è il sito di Gremanu-Madau: un insediamento datato dal XV al IX secolo a.C. celebre per l’eccezionale opera di ingegneria idraulica che consentiva di sfruttare l’acqua delle sorgenti dalla montagna per i rituali sacri e le necessità quotidiane del villaggio.

Tra il I e il II secolo a.C., nell’attuale periferia nord di Fonni, si trovava Sorabile, mansio (una stazione per l’accoglienza dei viandanti e la muta dei cavalli) dell’importante strada romana per Mediterranea che congiungeva Olbia a Cagliari. L’abitato ospitava anche un santuario dedicato a Silvano, divinità protettrice del bosco sacro di Sorabile collegata al culto barbaricino degli spiriti degli alberi.

Secondo il racconto popolare i suoi abitanti lo abbandonarono in seguito a una grave pestilenza spostandosi nei villaggi vicini popolati dalla comunità barbaricina dei Celesitani. Probabilmente Sorabile fu incendiata e distrutta in seguito ad un attacco dei Vandali nel V secolo d.C.

Durante il Medioevo si ha la prima citazione del nome Fonni come villaggio appartenente al Giudicato d’Arborea a cui forniva numerosi guerrieri. Con la vittoria dell’esercito aragonese e l’estinzione della dinastia giudicale le sue terre furono infeudate a diversi nobili spagnoli, e il centro divenne sede dell’amministrazione baronale della Barbagia di Ollolai.

Dalla metà del Seicento fino al 1811 il paese fu dilaniato da un sanguinoso scontro contro Villagrande e Villanova Strisaili: per “salvaguardie reali” il centro, che basava la propria economia sulla pastorizia, fu estromesso dall’uso dei pascoli del cosiddetto “Monte Indivisu” fino ad allora gestiti in comunione con i paesi confinanti. Poiché i terreni non erano sufficienti per le greggi, i pastori disubbidirono ripetutamente alla cieca imposizione del governo, prima spagnolo poi sabaudo, di liberare l’area, fino a quando ottennero la cessione di un terzo delle terre dietro pagamento di un canone agli altri due centri.

Una nuova battaglia per la sopravvivenza si ebbe nel 1969 quando il governo italiano impose la costruzione di un poligono di tiro nei pascoli tra Fonni e Orgosolo. Dopo solo un mese dall’edificazione, il borgo di Pratobello (in cui avrebbero abitato le famiglie dei militari) fu abbandonato a causa della rivolta pacifica della gente che occupò in massa i campi.

Informazioni: www.cuoredellasardegna.it

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