Brindisi A Natale

Rassegna Un Mare Di Festività

Domenica 02 Gennaio 2022 - dalle ore 20:30
Brindisi (BR)

«UN MARE DI FESTIVITÀ. NATALE A BRINDISI»

Domenica 2 gennaio 2022 | ore 20.30 ENTRONAUTA TOUR LIVE - BUNGARO Chiesa di San Paolo Eremita | Brindisi

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Domenica 2 gennaio nella chiesa di San Paolo Eremita: Bungaro in «Entronauta Tour Live»  Un inizio d’anno all’insegna della musica. Quello che si annuncia per Brindisi con il concerto di Bungaro, dal titolo «Entronauta Tour Live», in programma domenica 2 gennaio alle ore 20.30 nella chiesa di San Paolo Eremita. Il concerto fa parte della rassegna «Un mare di Festività», organizzata dal Comune di Brindisi con la partecipazione del Distretto Urbano del Commercio e della Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Il cantautore brindisino torna ad abbracciare la sua città e nell’occasione presenta il nuovo e nono lavoro discografico. «Entronauta» viaggia mirabilmente tra coordinate etno-world, pop mediterraneo e influenze brasiliane. Dodici tracce inedite con melodie raffinate e avvolgenti, dalla filastrocca di Rodari «Il cielo è di tutti», cantata con Fiorella Mannoia, alla splendida ballata «Zen», dal delicatissimo omaggio alla regina del fado Amalia Rodrigues, «Amalia», al movimento irresistibile di «Appartenenza».  Ingresso libero fino a esaurimento posti. Obbligo di Green Pass Rafforzato e di utilizzo della mascherina FFP2, come previsto dalla normativa vigenteMusicisti Bungaro: voce e chitarre; Antonio Fresa: pianoforte e direzione d’orchestra; Antonio De Luise: contrabbasso; Marco Pacassoni: batteria, vibrafono, marimba e percussioni. I brani più intensi Il concerto propone anche i brani più intensi di Bungaro, come la stupenda «Guardastelle» presentata al Festival di Sanremo nel 2004, «Io non ho paura» resa celebre dall’interpretazione di Fiorella Mannoia, «Il mare immenso» presentata nel 2011 sempre a Sanremo da Giusy Ferreri; e una versione intima di «Perfetti sconosciuti», scritta per l’omonimo film. E ancora altre memorabili reinterpretazioni come «Lu viddicu di lu mundu» (versione jazz e dialettale del successo di Jovanotti), assieme a un capolavoro indimenticabile di Domenico Modugno e un riadattamento in italiano di un brano di David Byrne dei «Talking Heads».