San Valentino Al Musma

DiSegni d'Amore

Da Domenica 07 a Domenica 14 Febbraio 2016 -
Palazzo Pomarici - Via San Giacomo - Matera (MT)

San Valentino Al Musma DiSegni d'Amore

Dal 07 al 14 Febbraio 2016 Palazzo Pomarici - Via San Giacomo (Sasso Caveoso) - Matera (MT)

Sogni, desideri e creatività per l'iniziativa del MUSMA in occasione della giornata degli innamorati.

DiSegni d'Amore”, come immagini le persone che ami?

Al MUSMA un’iniziativa che invita a scatenare fantasia e creatività in occasione della Giornata degli innamorati.

Federico Fellini era solito pensare alla sua amata Giulietta Masina immaginandola e sognandola nei panni più vari, tutti quelli che il suo straordinario estro artistico gli suggeriva, talvolta gli compariva nelle vesti di fatina, spesso in quelle di un tenero clown.

“DiSegni d’Amore”, l’iniziativa pensata dal MUSMA per la settimana di San Valentino prende spunto dai disegni del maestro riminese, esposti nelle Sale della Caccia di Palazzo Pomarici fino al 6 marzo, un racconto illustrato dei suoi sogni, in molti dei quali la protagonista è, inevitabilmente, Giulietta.

I partecipanti all’iniziativa dovranno disegnare come immaginano, sognano o idealizzano una persona amata, che sia un fidanzato/a, un’amica/o, un figlio, un fratello, un genitore etc., e dovranno inviare, da domenica 7 a sabato 13 febbraio, una foto o una immagine scannerizzata del disegno a info@musma.it oppure postarlo sulla pagina Facebook del Museo (MUSMA Museo della Scultura Contemporanea. Matera).

Tutti coloro che, nel corso della settimana, avranno inviato la propria creazione, riceveranno un biglietto in omaggio presentandosi in coppia alla biglietteria del museo domenica 14 febbraio, dalle ore 10.00 alle 14.00.

Il disegno della persona amata sarà, così, la porta d’accesso per intraprendere un romantico percorso tra le meraviglie architettoniche e artistiche di Palazzo Pomarici, sede del MUSMA.

"Credo che il film l’ho fatto perché mi sono innamorato di quella bambina – vecchina un po’ matta e un po’ santa, di quell’arruffato, buffo, sgraziato e tenerissimo clown che ho chiamato Gelsomina e che ancora oggi riesce a farmi ingobbire di malinconia quando sento il motivo della sua tromba".