All'ombra Del Barocco

Lo Scemo Del Villaggio/cena Cabaret

Venerdì 10 Marzo 2017 - dalle ore 21:00
Ristorante-caffè All’ombra Del Barocco - Corte Dei Cicala, 1 - Lecce (LE)

Venerdì 10 marzo ore 21 Corte dei Cicala, 1 Lecce

Ingresso libero

Cena cabaret con “Lo scemo del villaggio” alias Simone Mele

Lacerato tra la carriera di inviato comico e quella altrettanto comica di politico cui è stato chiamato a prendere un impegno dalla petizione lanciata su change.org,  (https://www.change.org/p/simone-mele-appello-per-simone-mele-lo-scemo-del-villaggio-a-candidato-sindaco-di-lecce) dopo giorni tormentati, finalmente Simone Mele scioglierà le riserve sulla sua candidatura a sindaco di Lecce venerdì 10 marzo alle ore 21 c/o il ristorante-caffè All’ombra del Barocco nel monologo “Quandu parli cu mie…statte cittu!” incentrato sulla bagarre elettorale per le prossime elezioni comunali.

Tra gli invitati i 4 candidati sindaco alle amministrative leccesi del prossimo maggio – Mauri Giliberti, Carlo Salvemini, Alessandro Delli Noci e Fabio Velente – cui Lo scemo del villaggio dedicherà le sue pungenti riflessioni e cui farà dono delle sue speranze sul futuro della città.

Per informazioni sulla serata 0832-242626

CHI E’ SIMONE MELE

Prima inviato “speciale” per la trasmissione su Telenorba di Fabio e Mingo “Luciano – l’amaro quotidiano” poi per Michele Cucuzza in “Buon Pomeriggio”; le sue battute e freddure, contenuto delle due “fatiche” editoriali "L'ozio è il padre dei vizi, lo zio è il padre dei cugini” e “Lo scemo del villaggio”, conquistano 10.000 lettori e attirano l’attenzione dei media nazionali come la trasmissione di Radio Due “I Provinciali”; agitatore sociale con una forte passione per la sua terra organizza “la presa di San Cataldo”, marina leccese abbandonata all’incuria dall’amministrazione cittadina degli ultimi vent’anni, per il desiderio di vedere splendere ancora di bellezza e cura il suo “paese adottivo”, il luogo dove ha coltivato lo studio da autodidatta e ha civettato con la filosofia orientale accarezzando l'idea di diventare monaco zen, per poi abbandonarla di buon grado.

Da sempre coltiva il calembour e l'ironia come arma di difesa nei confronti degli stereotipi e dei luoghi comuni che, la scienza non sa ancora il perché, ma lo debilitano fisicamente ogni volta sia costretto a confrontarvisi!

Parte del suo lavoro è visibile sul web con i suoi video che richiamano l'attenzione sulle nevrosi dell'idioma e del pensiero (vedi FB e Youtube Simone Mele).