Marhanima

Presentazione Del Libro E Della Mostra Di Giovanna Fileccia

Lunedì 23 Aprile 2018 - dalle ore 18:00 alle ore 20:00
Corte Delle Stelle - Corso Ruggero, 93 - Cefalù (PA)

Presentazione del libro MARHANIMA di Giovanna Fileccia

All’interno dell’evento “Illustramente – Earth Day Cefalù 2018”, che si terrà a Cefalù dal 20 al 25 aprile, verrà presentato MARHANIMA di Giovanna Fileccia. Sia la mostra che il libro saranno presentati lunedì 23 Aprile presso la Corte delle Stelle, Corso Ruggero 91, in orari differenti. L’inaugurazione della mostra di POESIA SCULTURATA alle ore 11:30 e la Presentazione di MARHANIMA alle ore 18:00, presso Corte delle Stelle – Corso Ruggero 91 – Cefalù.

Alla presentazione del libro interverranno Giovanna Fileccia – autrice, Francesca Mancinelli - Organizzatrice dell’Earth Day 2018 Cefalù, Rosanna Maranto -Direttore artistico di Illustramente, Santa Franco – Insegnante, Veronica Giuseppina Billone - Edizioni Simposium. Durante la presentazione il poeta e scrittore Antonio Barracato, e l’attrice Giusy De Pasquale leggeranno alcuni versi tratti dal libro.

Marhanima è un omaggio che l’autrice rivolge al mare, dove si rifugia e si immerge per lasciarsi trasportare in sogni e riflessioni. Si genera un legame indissolubile tra l’animo umano e l’animo del mare, la cui voce profonda risuona dagli abissi raccontando storie e memorie di vita, morte e rinascita “l’acqua del mare testimone di memorie, culla del tempo che porta al mio orecchio il battito del mondo”.

Il mare parla solo al poeta che sa ascoltare, perché le sue parole risuoneranno amare e taglienti: “io parlo solo a chi sa ascoltare, perché quello che ho da dire potrebbe far male, far riflettere, ferire”.

L’autrice nel suo dialogo con il mare esprime il rifiuto per l’odio e la violenza, per l’incuria e l’indifferenza. Affronta il tema dell’immigrazione che crea migliaia di morti che il mare tristemente raccoglie e nasconde tra i suoi flutti “e il mare geme: cessate di ammorbare le mie acque, ho un’overdose di morti”. Racconta di donne uccise per una idea distorta di onore, “le rosse barriere coralline anelano il colore della fratellanza, non più omicidi, non più femminicidi, non più bambinicidi, non più pesci dalle fauci assetate di sangue”. Parla di chi distrugge l’ambiente e la natura per il proprio potere e la fame di ricchezza: “restano i pesci a chieder giustizia per l’olio nero riverso nelle acque in cui vivono”.

La speranza è nei “bambini spensierati che trasportano secchielli per costruir castelli, ponti e torrette” e non è un caso che usi la metafora del costruire “ponti” che uniscono e non “muri” che separano.

L’autrice cerca la propria speranza individuale e al contempo universale in un’idea di resurrezione “Rinasco Marhanima partorita dal mare” ed auspica un patto tra l’uomo e la terra “non più odio, non più violenza, non più speranza ma certezza”.

La speranza è nell’amore “sboccia gratitudine negli uomini per il mare che svela la sua anima là dove nasce l’amore”. La salvezza è custodita nell’animo del mare che con le sue maree si rinnova continuamente ed in quello del poeta che nutre il mondo con la bellezza.

Recensione di Evelin Costa

MARHANIMA comprende il testo poetico di circa 600 versi e le immagini delle opere tridimensionali di Poesia Sculturata realizzate dalla stessa autrice. Lo scorso 17 gennaio 2018 la Soprintendenza del Mare, presso l’Arsenale della Marina Regia ha organizzato la prima presentazione di MARHANIMA – Testo poetico e opere tridimensionali di Poesia Sculturata. Nel libro son contenute le prefazioni del Prof. Sebastiano Tusa - Soprintendente del Mare della Regione Siciliana, dell’Architetto Alessandra De Caro, responsabile unità operativa II Valorizzazione e Divulgazione del Patrimonio culturale sommerso – Museo del mare, Arsenale della Marina Regia, Soprintendenza del Mare. La postfazione è di Caterina Vitale, psicologa e psicoterapeuta. “Giovanna Fileccia scandaglia le profondità dell’animo umano. Oltrepassa i limiti filologici imposti all’archeologo e vaga per gli universi infiniti del pianeta blu dandoci l’opportunità di comprendere ciò che la scienza non riesce a capire: la meravigliosa poesia del mare.” Dalla prefazione di Sebastiano Tusa “Il mare non conosce il silenzio e Giovanna sa bene interpretare il suo linguaggio e con Marhanima, parola dopo parola, segno dopo segno, granello di sabbia dopo granello di sabbia, onda dopo onda, ci conduce in un viaggio che ci rapisce l’anima, restituendoci al contempo, la memoria della nostra vita e la visione di quella che ancora ci attende.”. Dalla prefazione di Alessandra De Caro “Non è facile restare indifferenti di fronte alle opere di Giovanna, le spirali, i cerchi, la sabbia e i fili rievocano inevitabilmente le antiche immagini dei mandala. Ogni Poesia Sculturata ha un “centro” rappresentativo di uno spazio mentale, da cui partire o a cui arrivare dopo un vero percorso interiore. Guardarle è come viaggiare in territori sconosciuti, verso l’autentica conoscenza di sé.” Dalla postfazione di Caterina Vitale.

Breve biografia:

Giovanna Fileccia è palermitana, vive a Terrasini con il marito e i figli, si divide tra lettura, scrittura e fabbrilità creativa, tra recital e mostre personali, tra silenzio e caos. Ella è alla costante ricerca dell’armonia di suoni, immagini e colori che poi, secondo un suo personale modo di vedere, trasforma in parole e forme. Nel 2013 ha ideato il neologismo Poesia Sculturata un concetto astratto che, partendo dal titolo e dai versi della poesia ispiratrice, si concretizza in opere d’arte tridimensionali create da lei stessa con sabbia, elementi del mare e della terra, materiali nobili e di riciclo. Ed è proprio in seguito alla raccolta di sabbia e ciottoli del litorale che l’autrice si è lasciata ispirare dal mare e dai suoi elementi scrivendo Marhanima. Le sue creazioni di Poesia Sculturata sono state definite mandala: antica espressione di comunicazione universale. Socia di UNIPOP- Università Popolare di Palermo- e fa parte della redazione di Unicult.it; iscritta alla FUIS- Federazione Unitaria Italiana Scrittori. Scrive articoli per “La Gru News” e “Il Bandolo”, inoltre scrive presentazioni, prefazioni e recensioni di libri su “Unicult.it”. Ha ricevuto il Riconoscimento alla Cultura “Silva Parthenia” (2015) e l’Encomio alla Cultura “La Biglia Verde” (2017). Giornalisti, critici letterari ed esperti d’arte e di cultura, si sono occupati della sua poetica. Vincitrice di premi letterari e concorsi artistici, alcune sue opere sono inserite in antologie, raccolte poetiche, libri d’arte e tesi di specializzazione. Lo scorso giugno 2017 ha preso parte al “Villaggio Letterario di Ustica”. La sua poesia Tramuntu Spiranzusu è stata inserita nello spettacolo teatrale “Arrivederci fratello mare”, recitata da Rita Vita Marceca e Normanna Ferro, lo spettacolo ha debuttato al Teatro San Marco a Udine il 4 novembre per la regia di Riccardo Michelutti; l’autrice l’11 marzo 2018, nella sede di SKENE’ –Illustramente, ai Cantieri Culturali alla Zisa, ha condotto il laboratorio artistico “Mandala: cerchio della vita”. Giovanna organizza recital e allestisce mostre personali durante i quali presenta i suoi libri pubblicati da Ed. Simposium: Sillabe nel Vento (2012), La Giostra dorata del Ragno che tesse (2015) e Marhanima (2017).