Un Mondo Di Fiabe
Streghe, Maghi, Incantatrici E Straordinari Animali
Da Sabato 06 Settembre a Domenica 19 Ottobre 2025 - dalle ore 15:00 alle ore 19:30
Chiesa Di Santa Croce - Piazza Conte Rosso - Avigliana (TO)
“Ogni favola è un gioco / che si fa con il tempo / ed è vera soltanto a metà / la puoi vivere tutta / in un solo momento/ è una favola e non è realtà. Ogni favola è un gioco / che finisce se senti / tutti vissero felici e contenti / forse esiste da sempre / non importa l’età / perché è vera soltanto a metà.”
Edoardo Bennato, Ogni favola è un gioco, 1983
“C’era una volta”, si dice, come se oggi non ci fosse più. Omicidi, abusi e tanta cattiveria, sopraffazione, violenza, ma anche amore, amicizia… le fiabe sono il caleidoscopio colorato della vita. Sono storie drammatiche, romantiche, fantastiche, trasformate a piacere, a seconda del gusto di chi narra e di chi ascolta. Fiabe che mutano a seconda dei tempi e dei costumi, raccontate da scrittori come Andersen, i fratelli Grimm e Perrault, ma anche dagli italiani Basile, Straparola, Calvino e Rodari.
Quelli che per molti sono solo racconti da focolare, storie apotropaiche o rassicuranti, educative o immaginifiche, spesso celano risvolti inquietanti.
E se Barbablù fosse esistito davvero?
Fiabe molto spesso lontane, talvolta lontanissime dai protagonisti e dalle vicende che le hanno ispirate.
Fiabe che rotolano nel tempo modificando i loro tratti, cambiando pelle.
“E vissero tutti felici e contenti”? Non proprio. “Si risvegliò grazie al bacio del vero amore”? Neanche per idea.
Un grande scrittore come Rodari, sapeva trasmettere attraverso il divertimento messaggi di allegria e speranza promuovendo valori come la solidarietà e l’amicizia.
La sua ostinazione sulla necessità della fiaba lo condusse un giorno a scrivere un messaggio intramontabile: “Eliminare le fiabe significherebbe creare individui simili a robot, perfetti esecutori privi di capacità di apportare novità al mondo”.
In un’epoca in cui la vita moderna sembra limitare le potenzialità umane, la fiaba diventa uno strumento indispensabile per coltivare la creatività l’immaginazione, qualità fondamentali per lo sviluppo di un individuo completo.
La fiaba, in quanto mondo del possibile, offre un terreno fertile per coltivare l’utopia e la speranza, elementi essenziali per affrontare le sfide della vita reale.
Ringrazio tutti gli artisti che partecipano con grande entusiasmo a questa mostra nutrendosi di creatività, unita alla capacità di immaginare e di sognare, qualità che rendono l’essere umano migliore riconciliandolo con la sua infanzia assopita.
Donatella Avanzo
Archeologa e Storica dell’Arte