Premio Hemingway

35^ Edizione - Incontri 2019

Da Martedì 18 a Domenica 23 Giugno 2019 -
Lignano Sabbiadoro (UD)

PREMIO HEMINGWAY 2019 XXXV EDIZIONE

PREMIO HEMINGWAY 2019 PER LA LETTERATURA ALL’AUTORE FRANCESE EMMANUEL CARRÈRE ALLA STORICA EVA CANTARELLA IL PREMIO HEMINGWAY 2019 PER “L’AVVENTURA DEL PENSIERO”. PREMIO HEMINGWAY 2019 “TESTIMONE DEL NOSTRO TEMPO” A FEDERICO RAMPINI ALL’ARTISTA RICCARDO ZIPOLI IL PREMIO HEMINGWAY 2019 NELLA SEZIONE FOTOGRAFIA PER IL FOTOLIBRO IN DOMO FOSCARI PREMIO SPECIALE HEMINGWAY 2019 “DENTRO LA CRONACA, DENTRO LA VITA” A FRANCA LEOSINI

DA MARTEDI’ 18 A DOMENICA 23 GIUGNO A LIGNANO SABBIADORO GLI INCONTRI DEL PREMIO HEMINGWAY 2019

UDINE, 7 maggio 2019 – L’autore francese Emmanuel Carrère per la Letteratura, la storica Eva Cantarella per l’Avventura del pensiero, il giornalista Federico Rampini nella sezione Testimone del nostro tempo e l’artista Riccardo Zipoli per la Fotografia sono i vincitori del Premio Hemingway 2019, promosso dal Comune di Lignano Sabbiadoro con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive e Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la consolidata collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.it. E va alla giornalista Franca Leosini, dal 1994 autrice e conduttrice del programma cult “Storie maledette” su Rai3, il Premio Speciale Hemingway 2019 “Dentro la cronaca, dentro la vita”, assegnato dalla Giuria dell’Hemingway con la Città di Lignano Sabbiadoro, nel 60° anno dall’istituzione del Comune.

I vincitori sono stati annunciati, alla presenza dell’Assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, dal Sindaco del Comune di Lignano Luca Fanotto con l’Assessore alla Cultura Ada Iuri, con il Presidente della Fondazione Pordenonelegge.it Giovanni Pavan e il Presidente della Giuria del Premio Hemingway Alberto Garlini. La Giuria del Premio Hemingway 2019 è composta anche da Gian Mario Villalta e Italo Zannier, dal sindaco del Comune di Lignano Sabbiadoro e dal presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.

Attraverso i suoi vincitori la 35^ edizione del Premio dedicato ad Ernest Hemingway celebra, ancora una volta, la straordinaria capacità del grande autore americano di guardare nel profondo dell’animo umano.

Un filo rosso che accomuna le scelte 2019: a cominciare dallo scrittore Emmanuel Carrère, capace di restituire con vividi ritratti le pieghe sfaccettate di personaggi attinti anche dalla ambigua realtà dei nostri giorni. Un’attenta indagine sull’uomo dell’antichità è al centro delle originali ricerche della storica Eva Cantarella, mentre l’evoluzione degli scenari umani che si riverberano in profonde evoluzioni geopolitiche sono oggetto delle corrispondenze di Federico Rampini, osservatore del nostro tempo da estreme latitudini del pianeta. E certo Franca Leosini non ha esitato a immergersi nelle profondità impervie e spesso oscure di uomini e donne che si sono macchiati di storie e crimini “maledetti”.

L’obiettivo di Riccardo Zipoli, infine, dimostra che le foto possono catturare atmosfere e dettagli catturando come sguardi l’anima dei luoghi e il loro fluire del tempo. Nel segno di Ernest Hemingway, dunque, saranno gli “Incontri” chiamati anche quest’anno a trasformare il Premio in un vero e proprio Festival, aperto alla partecipazione del pubblico nella “piccola Florida italiana”, la solare città di Lignano Sabbiadoro. Un cartellone che permetterà di incontrare i vincitori al Centro Congressi Kursaal e di trovarli riuniti nella festosa Serata di Premiazione al CinemaCity sabato 22 giugno alle 18.30. Per informazioni e per prenotare il proprio posto, fino ad esaurimento: www.premiohemingway.it

PREMIO HEMINGWAY 2019: VINCITORI E MOTIVAZIONI

Il premio Hemingway 2019 per la Letteratura va ad Emmanel Carrère “per lo stile incisivo e inconfondibile, che ha saputo portare il dato biografico e autobiografico, raccontato spesso nella sua nudità, a essere la pietra di scandalo intorno a cui ruotano le contraddizioni della nostra società. Nelle sapienti mani di Carrère la vita stessa, ordinaria o spericolata, si trasforma quasi senza scarto in letteratura, con uno sguardo che scandaglia il reale come forma di inesauribile turbamento, o di limite costantemente trasgredito a cui si lega l’esistenza stessa dell’autore. Dal caso di cronaca di Jean-Luc Romand, a Eduard Limonov, a Philip K. Dick o a Paolo di Tarso, Carrère ha raccontato il chiaroscuro di una umanità tormentata e magnifica, criminale e altamente morale, in un intarsio di voci che si intersecano e non smettono di porci domande”. Il pubblico del Premio Hemingway potrà incontrare Emmanuel Carrère venerdì 21 giugno, al Centro Kursaal di Lignano Sabbiadoro alle 21: dialogherà con lui il presidente di Giuria Alberto Garlini.

E va alla storica Eva Cantarella il Premio Hemingway 2019 per l’Avventura del pensiero: “attraverso saggi di precisa erudizione e di grande capacità affabulatoria ci ha svelato, quasi portandoceli davanti agli occhi, i più diversi aspetti della vita pubblica e privata nell'antichità classica, dai banchetti alla bellezza, ai giochi, alla magia, alla politica, fino al sesso e all’amore. Eva Cantarella ci ha offerto un ritratto vivo e palpitante della quotidianità antica, facendoci conoscere uomini e donne che scopriamo molto vicini a noi, quasi confusi alle nostre passioni, ai nostri sogni e alle nostre debolezze. Il passato parla al presente e il presente al passato, proprio perché anche le non trascurabili differenze vengono guardate e analizzate con benevolenza e intelligenza per cogliere, nella luce del mito e della storia, i riflessi in grado di illuminare il nostro tempo”. Eva Cantarella incontrerà il pubblico sabato 22 giugno, alle 11 al Centro Kursaal, conversando con Gian Mario Villalta.

Il premio Hemingway 2019 nella sezione “Testimone del nostro tempo” va al giornalista Federico Rampini, corrispondente da New York del quotidiano La Repubblica, “per la sua capacità di raccontare i cambiamenti del presente, fornendo ai lettori un’ampia ricognizione delle linee di forza che stanno ridefinendo gli assetti politici e economici globali, dai Paesi emergenti alle corporation della silicon Valley.

Osservatore in prima fila, nomade globale che ha descritto la provincia americana di Trump così come la Cina del boom economico, con lucidità di analisi e attenzione alla ricostruzione storica dei fenomeni, Rampini ci ha insegnato a guardare dietro le apparenze della realtà di oggi, per renderci più consapevoli di quello che potrà essere il nostro futuro”. Federico Rampini sarà protagonista di una conversazione pubblica venerdì 21 giugno, alle 18.30 al Centro Kursaal: fresco autore del libro “La notte della sinistra” (Mondadori), a Lignano Sabbiadoro dialogherà con Gian Mario Villalta.

Anche per l’edizione 2019 il Premio Hemingway seleziona una personalità eccellente e innovativa della “fotografia”: è l’artista Riccardo Zipoli, autore del volume In domo Foscari (Marsilio). “Riccardo Zipoli - spiegano le motivazioni - con grande eleganza e qualità tecnica celebra l’anniversario di 150 anni dell’Università di Venezia: un suggestivo esempio di come i fotografi possono raccontare con poetica sensibilità, e non solo banalmente elencare e illustrare il soggetto, evidenziando i significati di una evoluzione storica, poi ricorrendo a un coerente assemblaggio grafico, di una sequenza di immagini, qui coordinate come pagine di un romanzo. Nel Fotolibro In domo Foscari il paesaggio è l’architettura dello storico Palazzo sul Canal Grande di Venezia, esaminato e filtrato anche nei dettagli, cogliendone i silenzi e le atmosfere, facendo infine emergere in questo saggio visivo la storia di un luogo e di una attività culturale di rilievo mondiale qual è l’Università Cà Foscari di Venezia, nella sua complessità sociologica ed estetica, che traspare attraverso il muto ma energico linguaggio della fotografia”. Giovedi’ 20 giugno Riccardo Zipoli sarà protagonista dell’incontro in programma al Centro Kursaal alle 18.30, in dialogo con Italo Zannier e con Alberto Garlini. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con gli “Incontri con l’autore e con il vino” 2019 di Lignano Sabbiadoro.

In questa 35^ edizione arriva infine il nuovo Premio Speciale “Dentro la cronaca, dentro la vita”, assegnato dalla Giuria con la Città di Lignano Sabbiadoro, nel 60° anno dall’istituzione del Comune. Va alla giornalista Franca Leosini “per la sottile ironia, lo stile deciso, lo sguardo disincantato nel raccontare casi di cronaca spesso perturbanti, entrando con intelligenza nella materia oscura della nostra società. Donna elegante e dai modi misurati, Franca Leosini, nonostante le atmosfere noir, le storie drammatiche e cruente dei suoi programmi, si impone come una figura rassicurante del piccolo schermo, capace di trascinare lo spettatore verso argomenti scottanti, approfondendo, grazie a un instancabile lavoro e una dettagliata preparazione, storie di cronaca nera che diventano, grazie alla sua acribia professionale, squarci di comprensione sulla stessa natura umana”.

Come sempre il Premio Hemingway si completa con gli eventi legati ai temi e alla feconda personalità artistica di Ernest Hemingway a cura del Comune di Lignano Sabbiadoro: il cartellone, illustrato dall’Assessore alla Cultura Ada Iuri, si aprirà martedì 18 giugno con un programma di letture a tema nella Chiesetta S. Maria del Mare (ore 18.30) e prevede ancora mercoledì 19 giugno alle 20.45 al CinemaCity la proiezione del film “Per chi suona la campana” (1943, regia di Sam Wood con Gary Cooper e Ingrid Bergman), dal celeberrimo romanzo di Hemingway, e come sempre il festoso concerto che saluterà il solstizio d’estate all’alba del 21 giugno: l'Accademia d'Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento, diretta dal Maestro Domenico Marson, proporra' nell’Arenile del Faro Rosso, dalle 5, un suggestivo concerto su musiche di Antonio Vivaldi, con l’esecuzione de "L'Estate" da "Le quattro stagioni". Per l’occasione violino solista sarà la talentuosa e giovanissima Natsuho Murata, vincitrice del concorso internazionale "Il piccolo violino magico 2018". Infine domenica 23 giugno, alle 11, il Brindisi al Parco Hemingway, con il racconto di Hemingway e l’inaugurazione del nuovo totem di ingresso.

INFO: www.premiohemingway.it Segreteria del Premio: Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro tel. 0431 409160, fax 0431 722611 cultura@lignano.org

PREMIO HEMINGWAY 2019 XXXV EDIZIONE

VITE CHE NON SONO LA MIA: ADELPHI RIEDITA UN’OPERA TOCCANTE E STRAORDINARIAMENTE EMPATICA DI EMMANUEL CARRÈRE, PREMIO HEMINGWAY 2019 PER LA LETTERATURA. DAL 13 GIUGNO IN LIBRERIA.

C’È MOLTA ATTESA PER L’INCONTRO DI LIGNANO SABBIADORO CON IL PUBBLICO ITALIANO, IN OCCASIONE DELLA 35^ EDIZIONE DEL PREMIO HEMINGWAY: VENERDI’ 21 GIUGNO ALLE 21 AL CENTRO KURSAAL CARRÈRE DIALOGHERA’ CON ALBERTO GARLINI, PRESIDENTE DI GIURIA DEL PREMIO.

SARA’ L’OCCASIONE PER INCONTRARE L’AUTORE FRANCESE CHE HA SAPUTO TRASPORRE IN LETTERATURA, COME POCHI ALTRI, IL DATO BIOGRAFICO E AUTOBIOGRAFICO RACCONTATO NELLA SUA NUDITÀ.

UDINE – È il libro più empatico, e più temerario, di Emmanuel Carrère: quello in cui l’autore sceglie di mettersi da parte e dare voce al dolore degli altri. «È un libro sulla vita e sulla morte, sulla povertà e sulla giustizia, sulla malattia e soprattutto sull'amore. È un libro in cui tutto è vero», ha spiegato lo stesso autore. Vite che non sono la mia torna nelle librerie italiane dal 13 giugno a cura di Adelphi nella nuova traduzione di Federica Di Lella e Maria Laura Vanorio proprio in occasione della 35^ edizione del Premio Hemingway, che assegna all’autore francese il riconoscimento per la sezione Letteratura: “Per lo stile incisivo e inconfondibile, perché (Carrère) ha saputo trasporre il dato biografico e autobiografico, raccontato spesso nella sua nudità, pietra di scandalo intorno a cui ruotano le contraddizioni delle nostre società. Perché nelle sapienti mani di Carrère la vita stessa, ordinaria o spericolata, si trasforma quasi senza scarto in letteratura”. Come accade, appunto, nel toccante “Vite che non sono la mia”, un’opera che si fa carico di altre esistenze, nel corpo a corpo con quell'informe che è la vita. Apparso in Francia nel 2009, Vite che non sono la mia ha dominato per mesi le classifiche dei libri più venduti.

Emmanuel Carrère ha deciso di comporlo dopo due episodi che lo hanno segnato nel profondo: innanzitutto il devastante tsunami in Sri Lanka del 2004. Lo scrittore si trovava proprio laggiù in vacanza, e pur risparmiato con la sua famiglia dalla brutalità dell’evento, ne ha subito colto, in presa diretta, le drammatiche conseguenze, assistendo al dolore di una coppia francese per la perdita della loro figlioletta di quattro anni. L’altra dolorosa vicenda è quella vissuta subito dopo, che avrebbe portato alla morte per cancro della sorella della sua compagna: a quel punto c’era un solo modo per ricevere il dolore degli altri, farlo diventare il proprio dolore. Questo è il compito che si è assunto Carrère, riuscendo a scrivere senza mai cadere nell’enfasi, mettendo a fuoco con la precisione ossessiva di un reporter ogni minimo particolare. Vite che non sono la mia è uno dei suoi libri più «scandalosi» e proprio per questo più amati dai lettori. Questa capacità di Carrère di guardare nel profondo dell’animo umano e di fare del suo sguardo letteratura - così affine all’ispirazione dei romanzi di Ernest Hemingway - sarà senz’altro al centro del suo incontro di Lignano Sabbiadoro, quando - venerdì 21 giugno alle 21 al Centro Kursaal – dialogherà con lo scrittore Alberto Garlini, presidente di Giuria del Premio Hemingway.

Il riconoscimento gli verrà consegnato sabato 22 giugno, alle 18.30 al CinemaCity di Lignano Sabbiadoro, nel corso della cerimonia di Premiazione che lo vedrà accanto agli altri vincitori: la storica Eva Cantarella premiata per l’Avventura del pensiero, il giornalista Federico Rampini per la sezione Testimone del nostro tempo, l’artista Riccardo Zipoli per la Fotografia, la giornalista Franca Leosini cui va il Premio Speciale Hemingway 2019 “Dentro la cronaca, dentro la vita”, assegnato con la Città di Lignano Sabbiadoro, nel 60° anno dall’istituzione del Comune.

Di Emmanuel Carrère, che a Parigi è nato e risiede, Adelphi ha pubblicato nel 2012 Limonov, e negli anni ha mandato in libreria altri sette titoli, l’ultimo dei quali, “Un romanzo russo”, nel 2018. Carrère, uno dei maggiori scrittori francesi contemporanei, ha esordito come critico cinematografico per la rivista Télérama e in seguito ha scritto per il cinema e per la televisione; tra le serie televisive a cui ha collaborato ricordiamo almeno la prima stagione di Les revenants. Nel 2003, con il documentario Retour à Kotelnitch, è stato in concorso alla Mostra internazionale dell’arte cinematografica di Venezia, della cui giuria ha poi fatto parte nel 2015. La moustache (L’amore sospetto), da lui scritto e diretto, ha ottenuto il Premio Label Europa Cinemas al Festival di Cannes del 2005, e l’anno seguente ha ricevuto l’Efebo d’oro. Nel 2011 gli è stato assegnato il Prix Renaudot per Limonov. Da Adelphi sono apparsi Limonov, L’Avversario, La settimana bianca, Il Regno, A Calais, Io sono vivo, voi siete morti, Propizio è avere dove recarsi, Un romanzo russo.