Scritture Di Luce

Appuntamenti con gli autori e i fotografi

Da Sabato 06 a Sabato 27 Febbraio 2016 - dalle ore 18:00
Brac - Libreria - Via dei Vagellai, 18r - Firenze (FI)

VIII Edizione Scritture di luce 2016 Appuntamenti con gli autori e i fotografi

06 - 13 - 20 - 27 Febbraio 2016 Libreria Brac - Via dei Vagellai, 18r - Firenze (FI)

Scritture di luce 2016 Appuntamenti con gli autori e i fotografi A cura di Michelangelo Chiaramida e Sandro Bini Ospiti di questa edizione

Ferdinando Scianna, Augusto Pieroni, Sara Guerrini, Piergiorgio Branzi

Si apre Sabato 6 Febbraio presso la Libreria Brac (Via dei Vagellai 18r Firenze) la VIII Edizione della Rassegna “Scritture di Luce”, appuntamenti con gli autori e i fotografi, organizzata da Associazione Culturale Deaphoto in collaborazione con la Libreria Brac e le Case Editrici, Contrasto e Postcart. A presentare autori e fotografi Michelangelo Chiaramida e Sandro Bini curatori della Rassegna. Gli appuntamenti si ripeteranno ogni sabato del mese di Febbraio sempre alle ore 18. Si inizia il 6 Febbraio con uno dei maestri della fotografia italiana Ferdinando Scianna che ci presenterà la nuova edizione, accresciuta e ampliata, del suo libro Obbiettivo ambiguo (Contrasto). A seguire, il 13 Febbraio, l’incontro con il docente e critico fotografico Augusto Pieroni, con la sua recentissima pubblicazione Portfolio! (Postcart) dedicato all’arte dell’editing. Il 20 Febbraio appuntamento con Sara Guerrini curatrice con Gabriella Gilli del volume Oltre l’immagine. Inconscio e fotografia (Postcart). Infine Sabato 27 Febbraio chiusura in grande spolvero con un altro maestro della fotografia italiana, Piergiorgio Branzi, con la sua monografia Il giro dell’occhio (Contrasto). Tutti gli incontri sono a ingresso libero ad esaurimento dei posti disponibili.

BRACLibreria di arte contemporanea, caffè e cucina Via dei Vagellai 18r 50122 Firenze - +39 055 0944877 www.libreriabrac.net - info@libreriabrac.net

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

Sabato 6 Febbraio ore 18

Incontro con FERDINANDO SCIANNA Obbiettivo Ambiguo Esce in libreria Obiettivo ambiguo di Ferdinando Scianna, in una nuova edizione riveduta e aggiornata con nuovi testi e arricchita da fotografie. Si tratta del terzo libro firmato dal grande fotografo e narratore per la collana, dopo il successo di Ti mangio con gli occhi e Visti&Scritti, con cui si è concluso il suo personale “ciclo della memoria” e con cui Scianna ha mostrato al grande pubblico le sue doti narrative. Il titolo del libro si riferisce alle rubriche giornalistiche che il fotografo ha curato nel corso degli anni su «L’Europeo», «Photo», «Quinzaine littérarie», «Per Lui, Lei» e in «La Domenica del Sole 24 ore» e da molti altri interventi da cui sono stati selezionati i testi. In questi scritti, raccolti per la prima volta in volume nel 2001, ricorrono “tematiche e piccole ossessioni” di Ferdinando Scianna. Una maniera di pensare la fotografia come riflessione sulla vita, sulla storia, le estetiche, le idee. Nel tempo, Obiettivo ambiguo è diventato a suo modo un classico, un raro esempio di osservazione attiva nei confronti di autori, progetti editoriali, mostre, consuetudini e teorie nel campo della fotografia. Il volume è suddiviso in due sezioni: Piccole polemiche sui massimi sistemi e La fotografia è i fotografi . La prima parte è dedicata ad argomenti “scottanti”, quali realtà e rappresentazione, testimonianza e memoria storica, artigianalità o artisticità, etica ed estetica. Ma in questa parte Scianna affronta anche temi minori, non certo trascurabili, quali la moda, la costruzione di una star, la rivisitazione di un topos fotografico o la ritualità della fotografia di massa. In Piccole polemiche sui massimi sistemi troviamo anche excursus sulle malefatte della fotografia, strumentalizzata dai vari poteri, e sulle responsabilità dei suoi operatori. La seconda sezione, La fotografia è i fotografi, è costituita da una ricca antologia di approfondimenti su singoli personaggi più o meno grandi (da August Sander a Richard Avedon, da Henri Cartier-Bresson a Francesco Cito, Francesca Woodman, Oliviero Toscani, Gianni Berengo Gardin e molti altri ancora) il cui lavoro è raccontato spesso con entusiasmo, e talora con riserve non troppo velate.

Sabato 13 Febbraio ore 18

Incontro con AUGUSTO PIERONI PORTFOLIO! Costruzione e lettura delle sequenze fotografiche Il portfolio è una sequenza di fotografie, sia essa un progetto coerente o una semplice raccolta. La cifra personale di ogni autore non si rivela solo nelle capacità tecniche e operative, ma nella concezione della propria sequenza, nella scelta delle foto, nella loro disposizione, nell’allestimento del lavoro e nelle testualità che lo circondano. Creare le sequenze fotografiche e leggerle, sono esperienze e abilità basilari sia per i professionisti che per gli appassionati. Portfolio! è un libro che illustra e sostiene tanto l’operatività quanto la riflessione, mettendo in luce tutte le variabili pratiche e creative di questa affascinante strumentazione. Il libro è diviso in due sezioni: nella prima l’autore affronta singolarmente tutti gli aspetti costitutivi e valutativi di un portfolio; nella seconda sezione è raccolta una serie di approfondimenti: da letture portfolio di crescente complessità, all’analisi di testi o situazioni fondamentali per orientare le scelte funzionali ed espressive.

Sabato 20 Febbraio ore 18

Incontro con SARA GUERRINI OLTRE L'IMMAGINE Inconscio e fotografia a cura di Gabriella Gilli - Sara Guerrini Come nasce psicologicamente una fotografia? Da quali meandri profondi della mente del fotografo hanno origine le immagini che vediamo? Il libro racconta che la fotografia di un muro scrostato o di un angolo poco significante di mondo non è semplicemente il frutto di una tendenza “disimpegnata” della fotografia contemporanea; o che l’utilizzo del “selfie” o più in generale dell’autoritratto nella produzione artistica di un autore non è un mero espletamento di necessità esibizionistiche, ma che dietro a tutte queste soluzioni visive esistono percorsi profondi di conoscenza e di ascolto dei propri bisogni comunicativi. Gli artisti sono stati intervistati per questo libro non da critici o curatori, ma da psicoterapeute di diversa formazione, con forti legami nell’uso dell’arte e della fotografia nella terapia. Il dialogo tra intervistato e intervistatore si sofferma sugli aspetti meno tecnici, ma più sensibili, dell’opera degli autori e sulle possibili implicazioni dei loro lavori con le loro vite. Oltre l’immagine parla dei fotografi attraverso le loro stesse parole: ha chiesto loro di narrarsi, di parlare di sé e dei propri lavori, e poi ha commentato i materiali alla luce di teorie psicoanalitiche. I temi dei legami d’amore, della morte, del corpo, dell’identità e dei luoghi sono infatti i vertici di osservazione, scelti dalle autrici, per parlare delle fotografie. Temi cruciali delle vicissitudini umane, quindi. Hanno contribuito: Antoine D’Agata, Michelle Sank, Molly Landreth, Arno Rafael Minkkinen, Julia Kozerski, Liu Bolin, Elinor Carucci, Natasha Caruana, Diàna Markosian, Phillip Toledano, Moira Ricci, Peter Van Agtmael, Guido Guidi, Paolo Ventura, Todd Hido.

Sabato 27 Febbraio ore 18

Incontro con PIERGIORGIO BRANZI Il giro dell’occhio a cura di Gabriella Gilli - Sara Guerrini Il giro dell’occhio è libro che raccoglie le fotografie di Piergiorgio Branzi realizzate in più di cinquanta anni di sguardi sul mondo, anni di “osservazioni attive” di un grande interprete del nostro tempo. Le sue immagini, suddivise e raccolte nel volume per serie spaziali e temporali, si intrecciano con le riflessioni, i ragionamenti e i ricordi di una stagione importante della fotografia e della cultura italiana. Un insieme di temi che accompagna il racconto di una vita piena di meraviglie e di scoperte. Il volume, introdotto da un contributo di Alessandra Mauro e da un saggio di Branzi stesso in cui l’autore descrive il proprio rapporto con i “linguaggi dell’immagine”, è diviso in sei sezioni, che corrispondono ai diversi luoghi che l’autore ha fotografato nel corso degli anni. Ogni sezione è introdotta da un suo breve testo. Ed ecco che, pagina dopo pagina, il libro ci guida in un percorso che va dalle foto in bianco e nero degli anni Cinquanta realizzate nella sua Toscana (Chiaroscuro toscano) alle immagini che danno conto di uno sguardo complessivo sulla Penisola (Scoperta dell’Italia), fino ad arrivare alle fotografie che riguardano il Mediterraneo, per passare poi a Mosca dove Branzi ha vissuto cinque anni in quanto inviato per la Rai, e Parigi. Il libro si chiude con la sezione Le forme, che contiene l’ultima produzione del fotografo, quella più sperimentale, e una breve nota autobiografica.

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Ferdinando Scianna OBIETTIVO AMBIGUO

Una nuova edizione riveduta e aggiornata con nuovi testi e arricchita da fotografie

“Riunire scritti pubblicati nel corso di quasi mezzo secolo è sempre temerario. Una volta pubblicati insieme diventano tutti contemporanei. Così li riceve il lettore, e ne cerca la coerenza. Ma chi può dirsi fedele a se stesso per un tempo così lungo? Cambia il mondo e cambiamo noi. Tuttavia non ho voluto per questa nuova edizione accresciuta, come non l’ho fatto per prima, tentare una coerenza impossibile.”

Ferdinando Scianna

Contrasto propone una nuova edizione di Obiettivo ambiguo di Ferdinando Scianna (ormai fuori catalogo da tempo), riveduta e aggiornata con nuovi testi e arricchita da fotografie. Si tratta del nuovo titolo della collana In Parole, terzo libro firmato dal grande fotografo e narratore per la collana, dopo il successo di Ti mangio con gli occhi e Visti&Scritti, con cui si è concluso il suo personale “ciclo della memoria” e con cui Scianna ha mostrato al grande pubblico le sue doti narr

ative. Il titolo del libro si riferisce alle rubriche giornalistiche che il fotografo ha curato nel corso degli anni su «L’Europeo», «Photo», «Quinzaine littérarie», «Per Lui, Lei» e in «La Domenica del Sole 24 ore» e da molti altri interventi da cui sono stati selezionati i testi. In questi scritti, raccolti per la prima volta in volume nel 2001, ricorrono “tematiche e piccole ossessioni” di Ferdinando Scianna. Una maniera di pensare la fotografia come riflessione sulla vita, sulla storia, le estetiche, le idee. Nel tempo, Obiettivo ambiguo è diventato a suo modo un classico, un raro esempio di osservazione attiva nei confronti di autori, progetti editoriali, mostre, consuetudini e teorie nel campo della fotografia.

“Faccio fotografie da quarant’anni. Non si esercita un mestiere vissuto come passione senza riflettere sul senso di quello che si fa, senza confrontarsi con se stesso e con i propri maestri, senza vivere ed esprimere i propri entusiasmi e le proprie idiosincrasie. Così, da quasi altrettanti anni, scrivo, anche, di fotografia e sulla fotografia, sui fotografi soprattutto.” In questo modo l’autore motiva la sua scelta della scrittura e della riflessione intorno al proprio lavoro. Proprio l’ambiguità che emerge fin dal titolo è parsa a Scianna il filo d’Arianna da porgere a chi si sarebbe inoltrato nel dedalo delle considerazioni sul mestiere del fotografo. Il calembour giocato sulla parola “obiettivo”, che racchiude non solo lo strumento, ma anche lo scopo nascosto dietro lo scatto, e persino la sempre meno presunta imparzialità del messaggio in fotografia, non fa che ribadire il concetto.

Il volume è suddiviso in due sezioni: Piccole polemiche sui massimi sistemi e La fotografia è i fotografi . La prima parte è dedicata ad argomenti “scottanti”, quali realtà e rappresentazione, testimonianza e memoria storica, artigianalità o artisticità, etica ed estetica. Ma in questa parte Scianna affronta anche temi minori, non certo trascurabili, quali la moda, la costruzione di una star, la rivisitazione di un topos fotografico o la ritualità della fotografia di massa. In Piccole polemiche sui massimi sistemi troviamo anche excursus sulle malefatte della fotografia, strumentalizzata dai vari poteri, e sulle responsabilità dei suoi operatori. La seconda sezione, La fotografia è i fotografi, è costituita da una ricca antologia di approfondimenti su singoli personaggi più o meno grandi (da August Sander a Richard Avedon, da Henri Cartier-Bresson a Francesco Cito, Francesca Woodman, Oliviero Toscani, Gianni Berengo Gardin e molti altri ancora) il cui lavoro è raccontato spesso con entusiasmo, e talora con riserve non troppo velate.

In Obiettivo ambiguo si riscontra ancora una volta l’abilità che Scianna ha di comunicare in maniera palpabile come la fotografia non sia “un modo” di vedere, ma proprio “il suo modo” di sentire il mondo e la vita. Con una scrittura discorsiva, ricca di riferimenti culturali e umani, l’autore ci conduce attraverso il proprio mondo, fatto di fotografia, di passione personale e di grande vis polemica. Lo sguardo di Scianna, lucido e insieme partecipe, fa di questo libro uno strumento prezioso per conoscere e utilizzare sempre meglio il linguaggio fotografico e la sua sintassi e, nello stesso tempo, offre al lettore una galleria di personaggi memorabili – da Cartier-Bresson a Avedon, da Giacomelli a Diane Arbus e Sebastião Salgado– restituiti in tutta la loro affascinante umanità.

Ferdinando Scianna nasce a Bagheria in Sicilia, nel 1943. Comincia a fotografare negli anni '60, mentre frequenta la facolta di Lettere e Filosofia all' Universita di Palermo. In questo periodo fotografa, in modo sistematico, la sua terra, la sua gente, le sue feste. Nel 1965 esce il volume Feste Religiose in Sicilia, con un saggio di Leonardo Sciascia: ha così inizio una lunga collaborazione e amicizia tra Scianna e lo scrittore siciliano. Pochi anni piu tardi, nel 1967, si trasferisce a Milano, lavora per L'Europeo, e poi come corrispondente da Parigi, citta in cui vivrà per dieci anni. Nel 1977 pubblica in Francia Les Siciliens (Denoel), con testi di Domenique Fernandez e Leonardo Sciascia, e in Italia La villa dei mostri, sempre con un'introduzione di Sciascia. A Parigi scrive per Le Monde Diplomatique e La Quinzaine Litteraire e soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson, Ie cui opere lo avevano influenzato fin dalla gioventù. Il grande fotografo lo introdurrà nel 1982, come primo italiano, nella prestigiosa agenzia Magnum. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda riscuotendo un successo internazionale. É autore di numerosi libri fotografici e svolge da anni un'attività critica e giornalistica; ha pubblicato moltissimi articoli su temi relativi alla fotografia e alla comunicazione per immagini in generale. Gli ultimi libri pubblicati con Contrasto sono Ti mangio con gli occhi (2013) e Visti&Scritti (2014).