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Marzo 2023
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Marzo 2023
Numero Evento: 21157293
Teatro Teatro
Teatro Out Off
Prossimi Appuntamenti
Date:
Dal: 09/03/2023
Al: 30/04/2023
Dove:
Logo Comune
Via Mac Mahon, 16
Lombardia - Italia
Contatti
Tel.: 02.34532140
Fonte
Teatro Out Off Ufficio Stampa
Scheda Evento
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Teatro Out Off

Prossimi Appuntamenti

Da Giovedì 09 Marzo a Domenica 30 Aprile 2023 -
Teatro Out Off - Via Mac Mahon, 16 - Milano (MI)

Teatro Out Off - Milano

dal 9 marzo al 2 aprile 2023
REGREDIOR

di Giovanni Testori

drammaturgia e regia Roberto Trifirò
con Roberto Trifirò
scene e costumi Gianni Carluccio
produzione Teatro Out Off
spettacolo inserito nell’abbonamento Invito a Teatro

Quando si dice che Testori scrive col sangue non ci si serve di una frase fatta: il grido o il canto sembrano uscirgli contro la sua stessa volontà e quando cadono sul bianco della pagina risuonano, hanno il peso di un sasso.

Così non si commette alcun abuso dicendo che scrivere per Testori vuol dire lacerarsi, far sanguinare la propria carne…

La vita è un magma, un pezzo di carne sanguinante, un lungo sacrificio sull’altare della morte.

Ma se si guarda bene, c’è anche, e vincente, l’altro grido, quello dell’amore…

Per tentare di definire la sua idea di teatro Testori si serve di una suggestione: l’immagine di un quadro di un suo amato pittore contemporaneo, Francis Bacon, “Sangue in una stanza”, che rappresenta, in un’estrema nudità, una macchia di sangue.

Che cosa ci dice quella macchia?

In un momento in cui la parola, sminuita, è diventata il luogo dell’equivoco, della non - libertà e della non autenticità, il teatro, tolti tutti gli addobbi e tutte le malìe, non deve far altro che cercare e ascoltare queste macchie di sangue, questo lacerto umano, entrarci dentro attraverso tutto quello che è possibile, dalla preghiera all’abbraccio, dall’insulto al coito, esprimere ciò che è radicale e difendere il diritto a parlare di chi non ha parola.

“Dare alla carne la parola”: è questo il nucleo del teatro che per Testori ha una marcia in più.

E “Regredior” (1992) romanzo “teatrato” come lo definiva Testori, rimasto a lungo inedito e mai rappresentato sulla scena, terminato dall’autore nella sua camera d’ospedale prima di morire, dà alla carne la parola.

Torquato è il nome di battesimo del protagonista, clochard lombardo - bekettiano vicino alla vecchiaia - respinto e perseguitato dalla società perbenista - che passa le sue giornate “de cuntra al mur che poi l’è de marmu, della cà de Diu”, il Duomo di Milano, leccando la “pissa” dei passanti.

Attraverso il flusso tragicomico delle sue parole percepiamo le memorie frammentate della sua vita, - una sorta di autoanalisi e sincera confessione al pubblico della sua mente - e partecipiamo alle vicissitudini, reali e surreali, di quest’uomo che vive fino in fondo la sua condanna - feticista, la sua “maledissione e benedissione, come egli stesso la definisce, fino a conquistare la salvezza e la sua vittoria di reietto immergendosi nell’abbassamento e nella regressione.

Una banda di teppisti - motociclisti, di “usseri del casso”, di angeli sterminatori metropolitani, lo massacrerà di botte, mettendo fine alla sua vita.

L’empietà della "città -civis”, di una Milano che ha degradato la sua cultura e il suo tessuto morale, si manifesta brutalmente.

E per concludere, le parole di Testori: “Milano è una città dolente e dolorosa, offesa e offendibile, al limite dell’indifferenza. Questo è il prodotto della babelica, ricca, idiota costruzione sociale basata sulla finanza, sull’arrivare. Milano è cresciuta in questo senso in modo eccezionale e ne sente l’offesa. I problemi di Milano non si possono risolvere solo urbanisticamente; l’uomo moderno, anche quello milanese, deve capire che non si può porre una città sotto l’egoismo.”

Roberto Trifirò                                                                                                                                                 

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Teatro OUT OFF via Mac Mahon 16, Milano

Orari spettacoli:
da martedì a sabato ore 19.30 - domenica ore 16.00

Prenotazioni e Informazioni
0234532140
biglietteriaoutoff@gmail.com
lunedì › giovedì ore 10.00 › 18.00
venerdì ore 10.00 › 17.00

Ritiro biglietti
Uffici

via Principe Eugenio, 22
lunedì – venerdì  ore 11.00 › 13.00

Botteghino
via Mac Mahon, 16
martedì – domenica 1 ora prima dello spettacolo

Trasporti pubblici: M5 FERMATA CENISIO; TRAM 14; TRAM 12; AUTOBUS 78

PREZZO
Intero
: 20 euro / Under26: 14 euro / Over65: 10 euro

ABBONAMENTI

OutCard
50€   4 ingressi a scelta per uno o più spettatori

J&S Card - Junior (under26) & Senior (over65)
45 €   6 spettacoli

Passepartout Promozione riservata ai residenti del Municipio 8; acquistando la tessera a 10 Euro ingresso a 6 Euro per tutti gli spettacoli in programma.

Teatro OUT OFF
via Mac Mahon 16, Milano
uffici via Principe Eugenio 22

www.teatrooutoff.it
FB @teatrooutoff
Instagram @teatrooutoff
Linkedin @TeatroOutOff


Teatro Out Off - Milano

ph Stefano Sgarella

Dal 13 al 30 aprile 2023
CARLO GOLDONI 2.0
MEMORIE E RIVOLUZIONE

di Carlo Goldoni

adattamento drammaturgico BR Franchi
con Gaetano Callegaro, Daniele Gaggianesi, Stella Piccioni
con il musicista Luca Garlaschelli
regia Lorenzo Loris
costumi Nicoletta Ceccolini
interventi visivi e luci Saba Kasmaei
scene Gianluca Sesia, Stefano Sgarella e Lorenzo Loris
coproduzione Teatro Out Off – MTM Manifatture Teatrali Milanesi

spettacolo inserito nell’abbonamento Invito a Teatro

Ripartiamo col secondo progetto di collaborazione con il teatro Litta. Il nostro obiettivo è quello di portare a conoscenza delle giovani generazioni gli autori più importanti della letteratura e della drammaturgia italiana utilizzando strumenti di comunicazione innovativi. Questa volta abbiamo scelto un autore come Carlo Goldoni, la cui ricerca teatrale a tutti i livelli ha fatto conquistare alla commedia la dignità di un genere vero e proprio. E ha rivoluzionato la precedente situazione italiana della “commedia dell’arte”, ormai meccanica e ripetitiva, gestita da mestieranti, senza testi ma solo con la traccia di “canovacci”, che gli attori accompagnavano con mimica grottesca, con uso di maschere e personaggi fissi. Anche pensando al grande rinnovamento che in Francia aveva impresso Molière nel 600, la situazione della commedia italiana era davvero in grave crisi. Con la sua “riforma”, Goldoni, pur avversato da molti oppositori, ha modificato completamente i codici dello spettacolo in Italia, dandogli dignità letteraria, fondata anche su una nuova attenzione alla realtà, ai personaggi, ai costumi, ai sentimenti, alla lingua, e anche a impliciti contenuti morali.

Inoltre, in un paese diviso ancora politicamente, privo di coesione culturale e linguistica, Goldoni ha dato forma a una nuova lingua vivace, comprensibile ai più, aderente alla realtà e al parlato, espressione della borghesia che stava conquistando il potere economico e politico. E, attraverso l'uso del dialetto, ha anche raccontato emozionanti storie corali delle classi più popolari. Per avvicinare in modo insolito questo grande autore del passato alle nuove generazioni abbiamo pensato, ambiziosamente, di far convergere due mondi apparentemente inconciliabili come il 700 e la tecnologia contemporanea, usata quotidianamente dai giovani. A partecipare con noi al progetto abbiamo chiamato un drammaturgo venticinquenne che si fosse già distinto nei suoi primi lavori post-accademici, un autore che fosse “nativo” sotto il profilo delle tecnologie informatiche, e avesse in più una spiccata propensione drammaturgica verso la “commedia”.

E per consentire alla sua e alla nostra fantasia di spaziare più liberamente, ci siamo concentrati sui Memoires scritti in francese da Goldoni in Francia negli ultimi anni della sua vita. Un’autobiografia appassionante, non pensata da Goldoni per il palcoscenico ma divulgata presso i lettori con l’intenzione di far conoscere la sua opera e il suo contributo di artista e scrittore totalmente dedito allo sviluppo dell'arte drammaturgica italiana.

Per fondere due periodi storici così lontani, su nostro suggerimento, BR Franchi ha ambientato in Francia il suo testo “Carlo Goldoni 2.0 Memorie e Rivoluzione”.

Goldoni, caduto ormai in disgrazia nel paese in cui avrebbe dovuto conoscere il suo riscatto professionale, si trova in un ospizio, privato della pensione di poeta che gli era stata elargita dal re ma che il nuovo potere sorto dalla Rivoluzione Francese gli ha drasticamente revocato. In una Parigi dal nuovo assetto politico e sociale, Goldoni ormai vecchio, quasi cieco e in preda alla disperazione attraverso i propri ricordi e i fasti dei passati successi veneziani, cerca di trovare consolazione alla sua miseria materiale, affettiva e psicologica. Gli fanno visita il giovane nipote con la moglie, che intendono estorcergli il segreto della sua arte comica. Man mano che il racconto procede, la vicenda si tinge di segni inquietanti e atmosfere cupe, quasi virando nell’horror, fino alla sorprendente conclusione.

Note di drammaturgia

Dio ti dà gli strumenti, ti dà le istruzioni, poi toglie un pezzo dalla scatola. Uno solo, quella vite che tiene insieme tutto, che ti sembra insignificante ma senza la quale la baracca non sta in piedi.

Carlo Goldoni 2.0 - Memorie e Rivoluzione

Personaggi femminili tridimensionali, ritmi tarati al millisecondo, commedie che siano anche in grado di farsi portatrici di complesse istanze sociali: a dispetto dei più di trecento anni trascorsi dalla sua morte, Carlo Goldoni ci sembra ancora un autore contemporaneo. Altrettanto contemporanea è la sua tragica fine: accade fra gli stenti, a seguito dell’abolizione della sua pensione reale, dopo la Rivoluzione Francese i cui ideali portava avanti lui stesso.

Una vicenda che ci ricorda tante delle rivoluzioni dell’ultimo secolo, in cui, dietro ai migliori principi, si è più volte celata la faccia più sanguinaria e oppressiva della medaglia, nemica naturale del libero pensiero. La rete web, come ben sanno i più giovani, ne è un ottimo esempio: nata per condividere idee e conoscenza senza limiti, negli anni si è tramutata in un luogo sempre meno sicuro, dove prosperano fake news, furti di dati personali e minacce.

In questa commedia brillante, Carlo Goldoni, chiuso nel suo ospizio, rivive tutta la sua tormentata e avventurosa vita, che lui stesso ci ha lasciato nell’opera “Memorie”. La cifra horror dello spettacolo si mischia a dialoghi ritmati e dissacranti, con echi al mondo moderno e al Settecento: un gioco psichedelico di contrasti inattesi, in cui il filo logico della commedia si sfilaccia per restituire il caos pulsante della vita del maestro veneziano, ormai giunta agli sgoccioli. Perché se il merito artistico di Goldoni è stato quello di elaborare una struttura ferrea e ordinata per la commedia, è leggendo fra le righe che sparisce il commediografo e appare l’essere umano, con le fragilità e i timori che lo accompagnarono, e ci accompagnano, per tutta la vita. Ma, per certe cose, l’unica soluzione è riderci su.

BR Franchi

Note di regia

Roland Barthes scinde i testi in due categorie:

TESTO LEGGIBILE: in cui il lettore viene incoraggiato a speculare oltre ciò che il narratore afferma, ma tutto sommato segue una lettura "corretta".

TESTO SCRIVIBILE: in cui l'apertura del testo in relazione al suo significato e alle sue associazioni e correlazioni, incoraggia il lettore a "integrare creativamente producendo nuovi significati".

Nel nostro caso ci siamo messi di fronte ai Memoires in quest' ultima attitudine.

E abbiamo deciso di far virare tutto il racconto di "Carlo Goldoni 2.0 Memorie e Rivoluzione" verso il genere "horror", man mano che procedono i numerosi avvenimenti.

Abbiamo pensato che potesse essere efficace, come avviene sempre più spesso oggi nell'ambito della narrazione, il ricorso a una contaminazione di più generi. Tuttavia la parola che ci sembrava importante per la nostra avventura era: commedia.

Il testo doveva comunque essere una COMMEDIA.

Una commedia che utilizza, ad esempio, il genere horror con effetti sonori e musiche sempre più inquietanti, e personaggi suggestivi: nobili malvagi, vergini perseguitate, eroi impavidi, demoni, assassini.

Per avventurarci in questo genere abbiamo cercato di chiarire il concetto essenziale dell'innesco psicologico dell'horror, e cioè il “perturbante”, ciò che in tedesco viene definito "Unheimlich". È un concetto freudiano, allude     all' “irrappresentabile”, a ciò che è nascosto e riaffiora, all' "estraneo", in modo segretamente familiare. 

La sensazione di inquietudine e paura emerge perché nel soggetto/oggetto che ci spaventa ritroviamo tracce di qualcosa che ci appartiene, ma che è sepolto nel nostro inconscio. Secondo Freud il perturbante può manifestarsi attraverso due tipologie di ritorno:

1) Ritorno del rimosso (riemersione traumi infantili).

2) Ritorno del superato. Riemersione delle paure infantili: paura del buio, paura dei mostri, paura dei fantasmi.

Nel caso delle narrazioni orrorifiche a entrare in gioco è il ritorno del superato, con tutto l'immaginario che porta con sé.

Ora si tratta di mettere insieme queste riflessioni e trovare un punto di contatto con i ritmi spietati e leggeri della commedia.

E ricercare infine un legame fra l'arte umoristica di Goldoni, che lo ha accompagnato durante tutta la sua vita, e gli ultimi anni tribolati della sua avventurosa esistenza.

Lorenzo Loris

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Teatro OUT OFF via Mac Mahon 16, Milano

Orari spettacoli:
da martedì a sabato ore 19.30 - domenica ore 16.00

Prenotazioni e Informazioni
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biglietteriaoutoff@gmail.com
lunedì › venerdì ore 10.00 › 18.00

Ritiro biglietti

Uffici
via Principe Eugenio, 22
lunedì – venerdì  ore 11.00 › 13.00

Botteghino
via Mac Mahon, 16
martedì – domenica 1 ora prima dello spettacolo

Trasporti pubblici: M5 FERMATA CENISIO; TRAM 14; TRAM 12; AUTOBUS 78

PREZZO
Intero: 20 euro
Under26: 14 euro
Over65: 10 euro

ABBONAMENTI

OutCard
50€   4 ingressi a scelta per uno o più spettatori
J&S Card - Junior (under26) & Senior (over65)
45 €   6 spettacoli
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Teatro OUT OFF via Mac Mahon 16, Milano
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    Data ultimo aggiornamento pagina 2023-03-28 11:34:15
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