Rieti, storicamente, fu l’ultima provincia ad essere annessa al Lazio nel 1927 e vanta una particolarità: la tradizione vuole che, in considerazione della sua posizione geografica, sia considerata l’ombelico d’Italia ed un monumento in centro città ricorda proprio questo.
Il centro cittadino è la parte più antica e si sviluppa intorno a Piazza Vittorio Emanuele II con la Fontana dei Delfini, fulcro centrale. Di fronte il Palazzo Comunale, che conserva la struttura originaria del Duecento e che è in parte occupato dal Museo Civico, nel quale sono presenti reperti archeologici datati dal IX sec. a.C. alla tarda età romana e opere pittoriche dal ‘300 all’età contemporanea.
In Piazza Battisti c'è il Palazzo della Prefettura, di forme rinascimentali, dal cui giardino si gode di un bel panorama sulla parte più antica della città e sui monti circostanti, ed il Duomo, eretto intorno al 1100, che è stato in parte ricostruito in epoche successive. Al lato del Duomo si trova il Palazzo Vescovile, di fondazione duecentesca, preceduto da una monumentale loggia, dal cui cortile interno si accede allo spettacolare Salone Papale. L’edificio termina, a nord, con l’Arco del Vescovo, un cavalcavia della fine del XIII sec. fatto costruire da Bonifacio VIII.
A Via Roma si trova Palazzo Vecchiarelli, opera di Carlo Maderno ed accanto la Chiesa Romanica di S. Pietro apostolo. Degno di nota Palazzo Vicentini, una delle costruzioni più interessanti, attribuita al Sangallo. Oltrepassato il Ponte Velino, sotto cui scorre l’omonimo fiume, al lato della città, troviamo il Monumento alla Lira, inaugurato nel 2003 ed ottenuto dalla fusione di oltre 2.2 milioni di vecchie monete da 200 lire, raccolte per l’occasione.
Merita una visita, infine, la Rieti sotterranea dove, sotto alcune residenze nobiliari del centro città, è possibile visitare i resti dell’antico viadotto romano costruito nel III secolo a.C.. Per gli appassionati di archeologia, il territorio offre itinerari da percorrere, sulle tracce dell’antichità, che si snodano nella valle del Tevere, a Collevecchio, Cottanello, Torri in Sabina e Vacone e nella valle del Turano a Monteleone, Paganico, Rocca Sinibalda - con il suo castello con pianta a forma di aquila - e Turania - dove venne portato alla luce un tesoro risalente ai primi decenni del I secolo d.C.
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