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Marzo 2024
eventiesagre.it
Marzo 2024
Numero Evento: 6861
Pasqua Pasqua
I Riti Della Settimana Santa A Verbicaro
Pasqua 2018
Date:
Dal: 29/03/2018
Al: 30/03/2018
Dove:
Logo Comune
Calabria - Italia
Contatti
Telefono: 3207004511
Fonte
Pro Loco Verbicaro
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento

I Riti Della Settimana Santa A Verbicaro

Pasqua 2018

Da Giovedì 29 a Venerdì 30 Marzo 2018 - dalle ore 18:30
Verbicaro (CS)

I Riti Della Settimana Santa A Verbicaro - Verbicaro
Copyright: Pro Loco Verbicaro

I Riti della Settimana Santa di Pasqua a Verbicaro raggiungono il loro culmine nei giorni di Giovedì Santo e Venerdì Santo.

Programma:

Giovedì Santo 29 marzo 2018
La sera del Giovedì Santo si svolgono due momenti rituali, che si percepiscono del tutto distinti, ma correlati.

Messa e "sepolcro"
Nel pomeriggio del Giovedì Santo, alle 18.30, si celebra la Messa nella Cena del Signore nella Chiesa dell'Assunta (chiesa madre) ornata di fiori e lavurielli (recipienti con teneri germogli di grano cresciuti al buio), che decorano anche le altre chiese del borgo. Vi sono anche ceste di vimini e ciotole ricolme di grano offerto alla parrocchia in segno di devozione a Gesù Cristo morto e alla Madonna addolorata. Ognuna delle offerte è ornata con panni neri drappeggiati, nastrini, merletti, fiori ed immaginette di Gesù Cristo o della Madonna. Nel corso della Messa il sacerdote compie il rito della Lavanda dei piedi a dodici uomini, detti fratelli, vestiti con camice bianco e scalzi.
Al termine della celebrazione, si compie la solenne traslazione dell'Eucaristia all'altare della reposizione (detto sepolcro), ornato di candele, fiori, lumi ad olio e dei caratteristici lavuriedd, germogli di grano misto a legumi.

Nella notte del Giovedì Santo, dal monte calvario si diffonde una triste canzone accompagnata dal suono di due trombe "por-ta colpa" (per tua colpa),che dalla Domenica delle Palme, per ogni sera, un gruppo di uomini, alle ore 22.00, per circa un'ora e mezza, intonano sei strofe di un vecchio canto religioso. La vocalità è forte, la concentrazione intensa; il coro scandisce in maniera chiara le parole e i versi rimati in lingua, secondo uno stile poetico che sembra appartenere al XIX secolo; i cantori procedono concentrati e solenni, a declamare la struggente colpevolezza umana per le tante e crudeli pene inflitte al Cristo.

Rito della flagellazione i "Battenti"
Dopo la celebrazione eucaristica ha inizio il rito della flagellazione, la cui prima documentazione risale al 1473, che viene compiuto seguendo tempi e fasi precise scandite dalla tradizione:
In un angolo del centro storico, dentro un "catuvu" o "catoijo" (cantina-magazzino di deposito), il gruppo dei battenti, costituito da soli uomini, circondati da alcuni amici consumano un convivio a base di specialità locali (agnello, soppressate, salsicce, formaggi e vino rosso).

Alle ore 22.00: il gruppo dei battenti si prepara a battersi in un altro locale. Essi, si vestono con abiti e accessori di colore rosso: si scalzano, annodano in testa un fazzoletto ricadente con un angolo sugli occhi, indossano una maglia ed un pantaloncino, si preparano per battere a sangue le parti anteriori delle cosce. Un amico strofina loro, con un panno di lana, i muscoli anteriori delle cosce; quando la carne diviene rosea per il fluire del sangue nei capillari epidermici, i battenti si percuotono col cardillo (cilindro di sughero sul quale sono state infisse con la cera cinque acuminate punte di vetro). Appena il sangue fluisce e macchia le cosce, i battenti stringono il cardillo tra i denti, abbassano la testa in segno di umiltà e penitenza e, per proteggere la propria identità, pongono le braccia conserte, poggiate al petto, ed in silenzio escono per le vie del paese per svolgere tre giri devozionali sullo stesso percorso, fermandosi davanti alle chiese (non possono entrare), alle edicole sacre, davanti a case di amici o parenti. Dalla cantina vanno fuori in gruppo, ma la loro non è una processione, poiché ciascuno ha il suo passo ed anche le strade possono divergere fermo restando le soste fisse davanti alle chiese.

A rito compiuto, i battenti si recano sotto un portico dove è situata un'antica fonte, con lavatoio pubblico medioevale, e si lavano con l'acqua corrente che rinfresca le membra e rallenta l'effusione. Fermato il fluire del sangue si ritirano ancora nel locale dal quale sono usciti per rivestirsi con gli abiti ordinari.
I motivi che spingono a battersi sono sostanzialmente due:
-ex voto per grazia ricevuta,
-legame ad una tradizione familiare e collettiva che intende conservare e tramandare le proprie consuetudini ed i propri codici comunicativi, soprattutto perché fondati sulla violazione del proprio corpo e la manipolazione rituale del proprio sangue.

Venerdì Santo 30 marzo 2018

Processione dei Misteri
Il Venerdì Santo, alle 3.00, in un clima di profondo silenzio inizia la processione dei Misteri, che nel buio della notte si snoda per le vie e piazze del centro storico.
I Misteri e la statua della Madonna addolorata, sono portati in processione da uomini incappucciati ed accompagnati dalle donne che intonano antichi canti e da lunghe file di fedeli che recano candele accese.

In vari punti del percorso si incontrano:
-la veronica ovvero la "pia donna" inconta Gesù che trasportava la croce dove asciuga il suo volto con un panno di lino, sul quale sarebbe rimasta l'impronta del viso di Gesù (il cosiddetto "velo della Veronica");
-il cireneo il quale obbligato dai giudei aiuta il cristo a trasportare la croce, durante la salita al monte calvario;
-gli angioletti,che recitano alcuni versi che rievocano la passione di Gesù Cristo ed annunciano la sua risurrezione.
La processione termina intorno alle ore 8.30 nella Chiesa di San Giuseppe.

Processione dell'Addolorata
Alle 19.30 il clero, preceduto da una croce nera e dai ministranti si reca in silenzioso corte nella Chiesa di San Giuseppe per dare inizio alla processione dell'Addolorata. Il parroco viene ricevuto dal priore della confraternita che gli offre la stola rossa, ed entra in chiesa per un breve momento di preghiera.
Inizia la processione, con i confratelli, che recano torce accese e la statua della Madonna addolorata sotto il baldacchino nero, mentre la banda musicale esegue marce funebri, creando uno struggente clima di lutto. Dopo circa un'ora la processione raggiunge la Chiesa dell'Assunta, dove ha luogo la tradizionale predica della Passione, intervallata dal canto suggestivo del Per tua colpa, accompagnato dal suono delle trombe.
Successivamente la processione riprende il suo cammino, accompagnata da canti tradizzionali, per ritornare nella Chiesa di san Giuseppe.

Informazioni:
3207004511
prolocoverbicaro@tiscali.it
www.facebook.com/proloco.verbicaro



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    Data ultimo aggiornamento pagina 2018-03-22 15:15:14
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