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Marzo 2024
eventiesagre.it
Marzo 2024
Numero Evento: 21154032
Eventi Musicali
Jazz In Quartet A Milano
10 Concerti Estivi Nelle Sedi Della Ventunesima Esposizione Internazionale
Date:
Dal: 09/06/2016
Al: 22/09/2016
Dove:
Logo Comune
Lombardia - Italia
Contatti
Tel.: 02 72434247
Fonte
Giulia Bertolini
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento
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Jazz In Quartet A Milano

10 Concerti Estivi Nelle Sedi Della Ventunesima Esposizione Internazionale

Da Giovedì 09 Giugno a Giovedì 22 Settembre 2016 - dalle ore 18:30
Milano (MI)

Jazz In Quartet A Milano - Milano

Dal 9 giugno al 22 settembre JAZZ IN QUARTET: 10 Concerti Estivi nelle sedi della Ventunesima Esposizione Internazionale.
2 concerti alla Triennale di Milano, 4 a BASE Milano 2 alla Permanente e 2 a EXPERIENCE (ex Area expo)

In collaborazione con Conservatorio di Milano

TRIENNALE DI MILANO

9 GIUGNO, ORE 18.30 INSIDE JAZZ QUARTET

21 LUGLIO, ORE 18.30
INTERAZIONE LIVE
ORCHESTRA DI FLAUTI, LAPTOP ORCHESTRA, SISTEMA DI SPAZIALIZZAZIONE E LIVE PROCESSING CON VIDEO MAPPING

BASE MILANO

12 GIUGNO ORE 11 KLEZMER MUSIC

26 GIUGNO ORE 11
AROUND LENNIE AND CHARLIE

10 LUGLIO, ORE 11 PIANO DUKE ELLINGTON

24 LUGLIO, ORE 11
SEGNI ZODIACALI E SUONI COSMICI

PALAZZO DELLA PERMANENTE

17 LUGLIO, ORE 11 ARPA D’ORO

31 LUGLIO, 2016, ORE 11
ROMANTICO CHOPIN, TRA GIOVINEZZA E MATURITÀ

EXPERIENCE (EX-AREA EXPO)

24 GIUGNO ORE 21 SAX QUARTET

21 O 22 SETTEMBRE, ORE 21 (Data In Via Di Definizione) MILES DAVIS NIGHT

La musica è entrata più volte nel dna della Triennale.
Almeno da quando, nel lontano 1933 la prima edizione della mostra dedicata alle «arti decorative e industriali moderne» aveva approntato un fitto ciclo di concerti domenicali al pomeriggio, in occasione di grandi e fastosi eventi pubblici. In quelle occasioni tra l’altro vennero ad esibirsi nomi eminenti del panorama lirico-sinfonico – da Edoardo Guarnieri ad Armando La Rosa Parodi, sino all’allora maestro del coro della Scala Vittore Veneziani - per non parlare di stelle di prima grandezza come il compositore Pietro Mascagni e il soprano Toti Dal Monte. È il caso di dire che oggi, l’occasione si ripete. Memore di una preziosa circostanza, legata negli anni 2005 e 2006 ad una collaborazione con il Conservatorio Verdi di Milano – furono fatti concerti, brunch musicali e happening nella sede di viale Alemagna, per tutte le domeniche di due anni consecutivi – adesso il progetto prende nuovamente piede in occasione della XXI Triennale. L’iniziativa prevede alcuni concerti diffusi in alcune aree della città da BASE Milano al Palazzo della Pemanente, dal Giardino della Triennale all’ex-area Expo, mantenendo intatto lo spirito autentico delle passate iniziative. Reclutando brillanti studenti del Conservatorio (alcuni davvero giovanissimi), ma anche accreditati professionisti. Il tutto su un terreno che non vuol erigere barriere e steccati fra i generi accademici, ma anzi diffondere un messaggio virtuoso: qualsiasi espressione musicale (classica, jazz, elettronica) è legittima, se mantiene inalterato il marchio di qualità. Scorrono così eccellenti recital solistici basati su autori classici e di repertorio, ma anche insolite formule che accompagnano la musica all’illustrazione divulgativa, con brevi esplicazioni e letture dal filone klezmer alla leggenda di Duke Ellington. Non solo, in almeno due casi l’avanguardia fa capolino in maniera davvero esaltante: il 21 luglio con un singolare accostamento di strumenti live e suoni elettronici (prodotti da una miriade di laptop, sparsi nel giardino della Triennale) poi ancora il 24 luglio con uno spettacolare duo di percussioni. Questo per far vivere alla città un modo di fruizione musicale meno ingessato e accademico, che non ha bisogno di ripetere lo stanco rito del concerto tradizionale. Una liturgia bisognosa di rinnovamento, se si vuole attirare pubbblico nuovo e fresco alla fonte battesimale della grande musica.

Luigi Di Fronzo

Triennale di Milano Viale Alemagna, 6

9 giugno 2016, ore 18.30 Inside Jazz Quartet
Tino Tracanna sax
Massimo Colombo pianoforte Attilio Zanchi contrabbasso Tommaso Bradascio batteria

Quattro musicisti di fama internazionale con un curriculum d’eccezione si cimentano in un ensemble nuovo, creativo e a tratti imprevedibile. Il gruppo con Tino Tracanna e Attilio Zanchi, che fanno parte dello storico quintetto di Paolo Fresu abolisce il tradizionale concetto di leader e sideman, per favorire l’azione dei singoli membri in modo completamente equiparato, Affiora così un interplay naturale e fluido, tra scambi di frasi ritmico-armoniche che si ripetono come se i musicisti si cercassero l’un l’altro in un viaggio attraverso Thelonious Monk, Wayne Shorter, Horace Silver, Billy Strayhorn, Tadd Dameron.

Programma:

Thelonious Monk: In Walked Bud Evidence

Ask Me Now Dave Holland: Waltz for Kenny

Pass It On Yusef Lateef: Morning

Wayne Shorter: Aung San Suu Kyi Steve Swallow: Let’s Eat

 

21 luglio 2016, ore 18.30
INTERAZIONE LIVE
Orchestra di flauti, laptop orchestra, sistema di spazializzazione e live processing con video mapping

Laptop Orchestra "1h20Nein", Scuola di Musica elettronica del Conservatorio di Milano
ORCHESTRA DI FLAUTI del Conservatorio di Milano diretta da Diego Collino Design dell'interazione live a cura di Giovanni Cospito

La strutturazione compositiva di musica elettronica live prodotta da più musicisti che comunicano e interagiscono attraverso una rete di computer (Computer Network Music) non può più riguardare forme più o meno fisse di organizzazione del suono nel tempo. Qui troviamo così un’orchestra interattiva di laptop in diversi punti del giardino della Triennale, che interagiscono con flauti e strumenti in tempo reale. E’ l’insolita formula adottata dalla Laptop Orchestra del Conservatorio di Milano, attivando una serie di partiture di suoni. Il risultato è una metamorfosi di suoni naturali e artificiali che si amalgama con varie tipologie, per un’esperienza d’ascolto di possente attrattiva.

Scheda del progetto:
Improvvisazione e composizione per reti di computer: strategie e performance live. La strutturazione compositiva di musica elettronica live prodotta da più musicisti che comunicano ed interagiscono attraverso una rete di computer (Computer Network Music) non può più riguardare forme più o meno fisse di organizzazione del suono nel tempo, ma più propriamente riguarda la creazione di una sorta di rete di potenzialità soniche, di comportamenti e di procedure che ne definiscono i campi di possibilità. L'organizzazione e regolazione di queste possibilità nel flusso performativo, è affidata ai soggetti in rete ed alla loro interazione. Alcune strutture proposte sono composte da: un modello musicale condiviso, una struttura della rete, le opzioni e le operazioni interlocutive della comunicazione e quindi dell'interazione fra i musicisti. La struttura così composta, tende a definire la natura o stile dei possibili processi compositivi, le strategie e l'interazione performativa live definiscono il risultato musicale estemporaneo, inteso come una delle infinite possibili varianti dello stile.

BASE Milano
Via Bergognone, 34

12 giugno, ore 11 Klezmer Music
Milano Klezmer Orchestra
Alberto Serrapiglio, clarinetto/direttore Stefania Mormone, pianoforte Caterina Piva, voce recitante

Come nelle tele di Chagall e nei sublimi romanzi dei fratelli Singer, il filone della musica klezmer ha sempre rappresentato un richiamo irresistibile per tastare la feconda tradizione dei villaggi balcanici. Cadenzata da matrimoni e feste familiari, la vita degli shtetl ebraici tra Polonia, Ucraina, Romania e Russia era attraversata da un filone ricorrente di canzoni yiddish che rispecchiavano la vitalità, l’esuberanza e una sorta di realismo magico tipico di molte comunità ashkenazite e sefardite. Un mondo in auge fino alla tragedia della shoah che qui viene puntigliosamente ricostruito dal patrimonio di musiche, danze, frammenti e piccole, surreali storie di vita quotidiana. In questo caso la formazione nasce dall’attività di una decina di giovanissimi strumentisti del Conservatorio di Milano, ai quali si affiancano Caterina Piva (studentessa nella classe di Arte scenica di Sonia Grandis) e due esperti docenti, il clarinettista Alberto Serrapiglio e la pianista Stefania Mormone.

Programma:
Kolomeik
Sher
Odessa Bulgar
Oy tate
Shlof' meyn kind
Mazel Tov
Any Ole Jerushalaim Flatbusch Waltz
The Happy Nigun
Sholem Alekhem, rov Feidman Yiddish Blues
Dance of Fire

 

26 giugno, ore 11
Around Lennie and Charlie

Triottico Jazz Trio

Federico Calcagno clarinetto Davide Sartori chitarra Victoria Kirilova contrabbasso

Programma:

It want happen to you I should scare Jitterbug Fourths
A Foggy Trip

How Shallow is a Notion Treacherous Blues
Celia
From Mingus to Mingus

Gran parte del programma è costituito dai cosiddetti brani "contraffatti", idea nata nella scuola di Lennie Tristano e presa da un amico di questo trio (Jimmy Giuffre, clarinettista e viertuoso di sax) dal quale il trio ruba anche l'idea suonare in una formazione che fa a meno della batteria. In coda risuona Charlie Mingus, forse il miglior bassista del secondo Novecento cresciuto con il gospel spirituale, i suoni delle comunità di colore, ma anche l’intellettualismo divorante di Ravel e Debussy.

10 luglio, ore 11 Piano Duke Ellington
Luigi Palombi, pianoforte
Osannato un mese fa fa dalla rivista Gramophone per l’uscita del suo ultimo cd dedicato al pianismo di Duke Ellington, il pianista milanese Luigi Palombi riporta in concerto una miscela di musiche e trascrizioni alla tastiera del grande jazzista americano. Ne emerge un recital in cui l’interprete suona e racconta il leggendario «Duca» di Washington e il suo rapporto con blues, gospel e musica colta attraverso spartiti come Soda Fountain Rag, Black beauty e Dancers in love.

Programma:
Soda fountain rag
Black beauty
Swampy river
The single petal of a rose
Fleurette africaine
Dancers in love
Reflections in D/Melancholia
Black and tan fantasy
Sacred concerts suite (The lord's prayer – Meditation - New world a-comin')

24 luglio 2016, ore 11
Segni zodiacali e suoni cosmici
Matteo Savio e Lara Cristino, percussioni
19 anni, la maturità conseguìta in luglio al Liceo Musicale del Conservatorio di Milano (dove attualmente frequenta il sesto anno, dopo un’esperienza in un corso di vibrafono jazz) Matteo Savio è cresciuto tra la «Cantelli» e il Divertimento Ensemble, ritagliandosi una preziosa collaborazione nel tour In a Time Lapse di Ludovico Einaudi. Qui lo ritroviamo insieme alla 15enne Lara Cristino, in un programma appassionante e quasi scenografico che scorre fra gli enigmi del Tierkreis di Stockhausen (improntato ai segni zodiacali), le stele funerarie ipotizzate da Grisey e i suoni onirici su marimba del giapponese Hosokawa, approdando a Hosokawa, Henze e Takemitsu.

Programma:
Kerlheinz Stockhausen: Tierkreis
Gérard Grisey: Stéle
Toshio Hosokawa: Reminiscence
Hans Werner Henze: Five scenes from the snow country (n.3. Wispering) Toru Takemitsu: Cross Hatch per marimba e vibrafono

Palazzo della Permanente Via Filippo Turati, 34

17 luglio 2016, ore 11 Arpa d’or
Francesca Marini, arpa
Programma:
Nino Rota: Sarabanda e Toccata
Johann Sebastian Bach: Allemanda, Sarabanda e due Minuetti dalla Partita n.6
Albert Roussel: Impromptu pour Harpe

Fantasie sur un thème de l' opéra

Eugène Onegin
Aram Khatchaturian: Oriental Dance Bach-Grandjany: Studio n.1
Erik Satie: Cinquième Gnossiènne

Francesca Marini ha 15 anni, ma ne aveva sei quando si è avvicinata alla musica, cantando nel coro dell’Accademia di Capriolo. Un anno più tardi (incuriosita da un’affissione sulla bacheca della scuola) ha chiesto ai genitori cosa fosse un’arpa e dopo il primo approccio è scoccato un amore a prima vista nelle aule del Conservatorio di Milano. Proprio dove oggi frequenta il secondo anno del terzo livello preaccademico sotto l’ala di Annamaria Palombini, accumulando con nonchalance premi, medaglie d’oro e riconoscimenti. L’elenco per una quindicenne ha del miracoloso. Si va dal Concorso internazionale di Cagliari a quello di Provoletto, da Padova a Salò, Treviso, Piove di Sacco e Legnago per non parlare di San Pietroburgo, di Limoges e del «Lily Laskine» di Parigi, volendo citare tre città fuori dai confini nazionali.

31 luglio 2016, ore 11
Romantico Chopin, tra giovinezza e maturità
Danilo Mascetti pianoforte

Programma: Frederic Chopin: Sonata op. 58 n. 3
12 Studi op. 10
Si può essere poco più che ventenni e aver debuttato con straripante successo nei templi mondiali della musica: Londra nel 2015 con un recital sul «diabolismo in musica», ma anche la Cina, il Giappone al Kyoto International Music Students Festival, Praga con la West Bohemian Symphony Orchestra e New York al recente battesimo di marzo, tra le fila della NYCA Symphony Orchestra. Nato a Lenno, sulle rive del Lago di Como, fresco vincitore a maggio del terzo Premio del Conservatorio di Milano, Mascetti ha alimentato il suo talento studiando con Balzani, Dvorkin e Troll. Quando non suona Chopin come oggi, nei suoi recital ama abbinare alcuni dei suoi compositori preferiti da Bach a Schubert, Debussy e Ciaikovskij.

Experience (ex-Area Expo)

24 giugno, ore 21 Sax Quartet

Quartetto 3⁄4
Francesco Ronzio sax soprano Salvatore Castellano sax contralto Mattia Quirico sax tenore
Mauro Donadini sax baritono

Programma:
G. Gershwin: Un americano a Parigi
Tre preludi A. Piazzolla: Libertango
Close your eyes and listen
La muerte del angel A. Borodin: Polovtsian dances
G. Fauré/A. Schmidt: Pavane P. Itturalde: Suite hellénique

Il Quartetto 3⁄4 nasce nel 2012 all'interno del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Sulla scena ritroviamo quattro eccellenze nelle classi dei Corsi Superiori, praparati da pregevoli professionisti come Mario Marzi e Marco Bontempo, che hanno già tenuto uun nutrito pacchetto di applaudite esecuzioni e concerti in Italia. Fra i loro trofei recenti il "Concorso Nazionale di Musica da Camera di Piadena" (secondo posto e "Premio Rotary”) più il “Premio Ferrero” indetto dallo stesso Conservatorio milanese.

21 o 22 settembre, ore 21 Miles Davis Night

VJO - Verdi Jazz Orchestra

Davide Moretto I e Marco Brunini trombe, Daniele Comegio sax alto, Davide Albricci trombone basso, Humberto Amésquita trombone
Direttore Pino Jodice

Con una ventina di elementi sul palco, docenti di fama nel jazz oltre ai migliori allievi del Conservatorio e un quintetto di professionisti, la VJO propone un omaggio al genio di Miles Davis. Al centro del programma una scintillante rilettura di Kind of Blue.

Informazioni:
Tutti i concerti sono a ingresso libero
La Triennale di Milano Comunicazione istituzionale e Relazioni Media
tel. 02 72434247 press@triennale.org

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    Data ultimo aggiornamento pagina 2016-06-10 15:38:57
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