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Aprile 2024
eventiesagre.it
Aprile 2024
Numero Evento: 21115601
Eventi Mostre
Personale Di Laura Zeni
Nel Segno Della Misericordia
Date:
Dal: 05/10/2016
Al: 31/10/2016
Dove:
Logo Comune
Via Verziere, 2
Lombardia - Italia
Contatti
Cell.: 335 326406
Fonte
Irma Bianchi Comunicazione
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento
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Personale Di Laura Zeni

Nel Segno Della Misericordia

Da Mercoledì 05 a Lunedì 31 Ottobre 2016 - dalle ore 10:00 alle ore 18:00
Chiesa Di San Bernardino Alle Ossa - Via Verziere, 2 - Milano (MI)

Personale Di Laura Zeni - Milano

A margine del fitto calendario di appuntamenti e celebrazioni dedicati all’Anno Giubilare Straordinario, voluto da papa Francesco e dedicato alla Misericordia, questa mostra vuole essere un momento di riflessione e partecipazione da parte di un’artista contemporanea - Laura Zeni - a tale tema.

La mostra “Laura Zeni. Nel segno della Misericordia” ospitata presso la Chiesa di San Bernardino alle Ossa di Milano presenta, dal 5 al 31 ottobre, cinque opere site specific dell’artista milanese incentrate sulla solidarietà e sull’uomo, in continua ricerca e movimento.  

Le grandi tele ambientate in una nicchia a destra dell’altare e nelle due cappelle laterali della Chiesa esprimono “un destino individuale e collettivo, reale e metaforico, storico e metastorico, in una prospettiva eterna di incontro e accoglienza universale e atemporale. Lavori che - nella scrittura artistica di Laura Zeni - rinviano a un messaggio di Carità e Misericordia non solo religioso, ma anche laico e contemporaneo, rivolto a tutte le Fedi”, come sottolinea Stefano Valera, curatore della mostra.

La Chiesa di San Bernardino alle Ossa a Milano ha una storia antica di misericordia e carità e attualmente è anche un luogo di incontro domenicale e serale per le diverse comunità cristiana srilankese, filippina e latino-americana per la celebrazione eucaristica nella loro lingua d’origine.

Anticamente presso la Chiesa si riunivano i membri laici della Confraternita dei Disciplini,  uomini caritatevoli che si occupavano di assistere i malati e i moribondi di un vicino ospedale, seppellendo i corpi di chi non aveva più nessuno che ne faceva richiesta.

Con quei resti umani - a imperitura memoria di tanta sofferenza - nella cappella dell’Ossario, contigua alla Chiesa di San Bernardino, è stata realizzata verso la fine del ‘600 un’opera d'arte unica: una serie di mosaici che utilizzano autentiche ossa di defunti.

Nel segno di questa tradizione la mostra d’arte contemporanea di Laura Zeni si pone quale momento di riflessione e testimonianza di continuità storica, recuperando una plurisecolare tradizione di solidarietà e amore verso chi soffre ed è in difficoltà.

Un’occasione preziosa per ribadire il valore di un atteggiamento di apertura, ascolto e accoglienza dell’altro, nel rispetto delle diversità spirituale e culturale di ciascuno.

Cenni biografici Laura Zeni

Laura Zeni, artista poliedrica, ama sperimentare i linguaggi dell’arte e del design. Dopo l’Accademia di Brera espone con successo in diverse sedi in Italia e all’estero. Negli ultimi anni è presente con mostre personali presso Superstudio Più (Milano), Spazio Tadini (Milano), Palazzo Comunale di Cremona, Triennale di Milano, Eataly Smeraldo (Milano), DAI Studio (Roma), ArtMoorHouse (Londra), Fiat Chrysler Motor Village (Londra), Chiostri dell’Umanitaria (Milano) e Jannelli&Volpi (Milano). Partecipa inoltre a numerose collettive e manifestazioni artistiche, tra le più recenti si ricordano la Biennale Italia-Cina (Torino) e quelle presso la Fortezza del Priamàr (Savona), l’Archivio Centrale dello Stato (Roma) e Onishi Project (New York). Vive e lavora a Milano. www.laurazeni.it

Coordinate mostra

Titolo Laura Zeni. Nel segno della Misericordia
A cura di Stefano Valera

Sede Chiesa di San Bernardino alle Ossa - Via Verziere 2, Milano
Date 5 – 31 ottobre 2016
Inaugurazione martedì 4 ottobre, ore 18
Orario dalle 10 alle 18 nei giorni feriali

Ingresso libero

Info pubblico
Stefano Valera: cell. 335 326406
stefano.valera@libero.it
www.stefanovalera.it

Biografia Laura Zeni

Laura Zeni frequenta l’Accademia di Brera sotto la guida di Raffaele De Grada. Dagli anni ‘80 partecipa a diverse mostre personali e collettive in Italia. Nel 2008 è al Fuori Salone del Mobile con Jannelli&Volpi. Nel 2012 in occasione della fiera White a Superstudio Più a Milano inaugura la personale “Laura Zeni. Illuminazioni” a cura di Fortunato D’Amico, con catalogo Skira e successivamente tiene una personale alla BIM-Banca Intermobiliare nel centro storico di Milano.

Nel 2013 espone allo Spazio Tadini di Milano con la mostra “Laura Zeni. Indian Pattern” a cura di Fortunato D’Amico; partecipa a una collettiva presso il Macs – Mazda Con-Temporary Space di Milano; è presente al Fuori Salone presso Superstudio 13 e a AAM – Arte Accessibile Milano, nello spazio Eventiquattro del Sole 24Ore. In seguito tiene una personale a Alba nello spazio espositivo della Chiesa di San Giuseppe e partecipa allo Spoleto International Art Fair 2013. È presente alla IX Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze nella rassegna “Passeggiata d’Arte e di Valori tra gli Olivi”, inoltre nel corso del 2013 partecipa a una serie di eventi organizzati dall’associazione Arte da Mangiare.

Nel 2014 in occasione degli eventi collaterali della Fiera ArteCremona 2014 espone presso la prestigiosa Sala degli Alabardieri del Palazzo Comunale di Cremona ed è presente in Fiera con la Galleria Scoglio di Quarto. Durante la Milano Design Week 2014 negli spazi di Superstudio Più partecipa all’evento Double Room del Gruppo Porcelanosa con diverse opere create ad hoc, e al Temporary Museum for New Design con un progetto speciale. Nello stesso anno alla Triennale di Milano tiene la personale “Laura Zeni. Coltivare la mente” a cura di Fortunato D'Amico; partecipa alla collettiva “Le celle - L’anima” presso la Fortezza del Priamàr di Savona; in seguito all’International Festival Art Expo Spoleto 2014, e a “MPG 2014 - Mostra per Gioco” allo Spazio Tadini di Milano. Nel dicembre-gennaio 2014-2015 è la prima artista a esporre una personale a Eataly Smeraldo a Milano.

Nel 2015 è presente con la personale “Aromatherapy. Laura Zeni” presso DAI Studio a Roma, allo Spazio Tadini di Milano con la mostra "Laura Zeni. Mangia con la testa", e prende parte alla mostra collettiva itinerante a Malmö e a Berlino. A Londra partecipa alla collettiva presso La Galleria Pall Mall e espone mostre personali presso ArtMoorHouse e Le Dame Art Gallery. È presente alla Biennale Italia-Cina al Mastio della Cittadella di Torino e i Chiostri dell'Umanitaria a Milano accolgono la sua personale "Emotional Food". Nell'autunno 2015 è nuovamente presente a Londra invitata da Fiat Chrysler Motor Village a esporre come unica artista per il lancio della nuova FIAT 500. A Roma partecipa all’importante collettiva “BAR, Bellezza, Arte e Ristoro. Architettura, cibo e design nell’Italia del ‘900” all’Archivio Centrale dello Stato.

Nel 2016 a Londra è presente alla collettiva presso Camden Image Gallery e durante la Milano Design Week 2016 a due mostre collettive presso la Fabbrica del Vapore e l’ex Oratorio della Passione della Basilica di S. Ambrogio, inoltre Jannelli&Volpi l’accoglie con la personale “Laura Zeni. Geometrie ri-viste”. Successivamente espone a New York nella collettiva ospitata da Onishi Project. Vive e lavora a Milano.
www.laurazeni.it

La Chiesa di San Bernardino alle Ossa

Vicinissima al Duomo, la Chiesa di San Bernardino alle Ossa sorge in un luogo dove anticamente esisteva un’ampia area boschiva, popolata da fauna selvatica. Qui abitavano popolazioni barbariche, il cui nucleo abitativo originario collinare (“nemeton”) aveva forma ellittica e coincideva con l'attuale area occupata del Duomo, considerata già allora dai Celti un’area sacra.

Nel 1127, nell'odierna via Brolo, venne edificato un ospedale davanti alla basilica di Santo Stefano Maggiore, destinato alla cura dei lebbrosi, accanto al quale esisteva un cimitero per seppellire chi non avesse né parenti né amici che ne richiedessero i corpi, compresi molti condannati a morte.

Nel 1210 venne quindi costruita una camera destinata ad accogliere ossa provenienti dal cimitero, al fianco del quale, nel 1269, sorse la primitiva chiesa.

Nel corso del 1400 l'edificio fu utilizzato per proprie riunioni dalla confraternita dei Disciplini, volontari laici che si dedicavano alla cura degli ultimi: loro patrono era San Bernardino da Siena, appartenente allo stesso ordine, canonizzato nel 1450.

Dopo il crollo del campanile della vicina Basilica di Santo Stefano nel 1642, la chiesa di San Bernardino venne ristrutturata, una prima volta, nel 1679 da Carlo Buzzi (architetto della Fabbrica del Duomo di Milano), il quale realizzò anche la Cappella dell’ossario, decorata con teschi e tibie umane, a imperituro ricordo di pestilenze e carestie.

Dopo l'incendio, che nel 1712 distrusse la chiesetta originaria, Carlo Giuseppe Merlo (pure architetto della Fabbrica del Duomo), ideò l’attuale chiesa a pianta centrale, che accompagnasse il culto dell'Ossario: la nuova chiesa fu collegata alla chiesetta originale, trasformata in ambulacro, attraverso un arco di trionfo. Completata nel 1776, la nuova facciata fu benedetta dal cardinale Pozzobonelli.

L'interno presenta pianta ottagonale semplice, con altari marmorei barocchi e due cappelle laterali. In corrispondenza dei quattro costoloni che sostengono la cupola della chiesa ci sono quattro balconcini barocchi, due dei quali riservati a nobili o autorità per assistere alla messa.

Ai piedi dell'altare maggiore, nel pavimento, una grata protegge l’accesso a dieci scalini, che scendono all’antico sepolcreto dei Disciplini: una cripta a forma di pentagono irregolare, con volte a botte. Ai lati ventun nicchie, dalla forma di stalli di un coro, in muratura, su cui venivano adagiati i confratelli defunti, avvolti nel loro saio (simile a quello dei francescani), col volto coperto dal cappuccio, senza alcun ornamento, col solo nome scritto su tavolette collocate sul loro capo.

La Cappella dell'Ossario

Lungo uno stretto corridoio, dalla chiesa si accede all'Ossario. Le pareti interne della Cappella, a pianta quadrata, sono quasi interamente ricoperte di teschi ed ossa provenienti dall'antico ossario, insieme a quelle riesumate nei cimiteri soppressi dopo la chiusura dell'ospedale locale, avvenuta nel 1652, su disposizione dell'amministrazione dell'Ospedale Maggiore, al quale era stato aggregato quasi due secoli prima.

Le ossa apparterrebbero a pazienti morti nel vicino ospedale del Brolo, a priori e confratelli che lo dirigevano, a condannati alla decapitazione e carcerati morti nelle prigioni dopo il 1622 (cioè quando il loro cimitero risultò insufficiente), e anche a membri di famiglie aristocratiche, sepolti in tombe vicine, insieme a canonici della Basilica di Santo Stefano: sono disposte nelle nicchie, sul cornicione e adornano i pilastri e le porte.

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    Data ultimo aggiornamento pagina 2016-10-04 14:04:04
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