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Aprile 2024
eventiesagre.it
Aprile 2024
Numero Evento: 21177300
Eventi Festival
Salinadocfest - Festival Del Documentario Narrativo
13^ Edizione
Date:
Dal: 22/06/2019
Al: 14/09/2019
Dove:
Logo Comune
Sicilia - Italia
Contatti
Fonte
Adriana Falsone
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento

Salinadocfest - Festival Del Documentario Narrativo

13^ Edizione

Da Sabato 22 Giugno a Sabato 14 Settembre 2019 -
Dal 22/06/2019 al 27/06/2019 Palermo (PA)
Dal 11/09/2019 al 14/09/2019 Isole Eolie - Santa Marina Salina (ME)

Salinadocfest - Festival Del Documentario Narrativo - Santa Marina Salina

SALINADOCFEST:
ANTEPRIMA A PALERMO IL 23 GIUGNO
PER MIMMO LUCANO CON LEOLUCA ORLANDO E IL PATROCINIO DEL COMUNE DI PALERMO.

CON LORO GIOVANNI MARIA BELLU TIZIANA BARILLÀ E ROMANO LUPERINI
CONTRO LA CULTURA DELL’ODIO PER LA SCUOLA CHE RESISTE

Il SalinaDocFest - Festival del Documentario Narrativo fondato e diretto da Giovanna Taviani inaugura la XIII edizione del festival con una grande anteprima domenica 23 giugno a Palermo dalle ore 18.00 a Le Cattive, vineria letteraria di Tasca d’Almerita a Palazzo Butera per un’edizione che nasce nel segno delle «(R)ESISTENZE». Comunità che resistono alla cultura dell’odio da Riace alla scuola che vuole difendere la memoria attraverso l’insegnamento della storia. Due i protagonisti che si confronteranno sul tema in un incontro molto atteso e aperto al pubblico: Mimmo Lucano e il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando con i giornalisti Tiziana Barillà, autrice del libro “Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace” e Giovanni Maria Bellu autore de “I fantasmi di Portopalo”. Con loro il professore Romano Luperini membro del Comitato d’onore del festival.

Insieme discuteranno di come resistere all’odio, dopo la sconfitta elettorale a Riace, e dopo l’appello per la difesa della storia nelle scuole a cui il SalinaDocFest ha aderito in sostegno degli insegnanti, ultimi intellettuali “resistenti”.

In quell’occasione, a Palazzo Butera, Giovanna Taviani presenterà con Tasca D’Almerita, partner del festival, la nuova edizione del SalinaDocFest che si svolgerà a Salina dall’11 al 14 settembre.
Una serata patrocinata dal Comune di Palermo e dal C.I.D.I. - Centro Iniziativa Democratica Insegnanti di Palermo.

In difesa dell’inclusione, della memoria storica e dei diritti civili il SalinaDocFest, che da sempre registra le trasformazioni sociali attraverso la lente di ingrandimento del documentario, ricerca quei lavori che parlano del destino del nostro paese e del Mediterraneo.

A seguire l’incontro palermitano del 23 giugno tra Mimmo Lucano e Leoluca Orlando, alle 19.30 l’intervento di Romano Luperini sul tema “La Scuola che resiste”. Chiuderà la serata la proiezione del documentario Scuola in mezzo al mare di Gaia Russo Frattasi, la storia di una piccola comunità delle Eolie che si auto-organizza per far studiare i bambini che ne fanno parte con lezioni non convenzionali vincendo un bando per la didattica a distanza. Al centro la lotta di una comunità per la resistenza della scuola e per il valore dell’educazione da dare ai figli che vivono nelle isole o nelle periferie del nostro paese.

Il SalinaDocFest – diretto da Giovanna Taviani, che vede la co-direzione artistica di Mario Incudine per la sezione Musica e Spettacoli è annoverato nel Calendario dei Grandi Eventi della Regione Sicilia e vanta un prestigioso Comitato Scientifico composto dalla giornalista Lidia Tilotta, dallo scrittore Roberto Alajmo, dal giornalista Francesco D’Ayala, dai critici Fabio Ferzetti, Enrico Magrelli e Emiliano Morreale, con loro lo sceneggiatore Andrea Purgatori, il regista Agostino Ferrente e Giovanna Taviani.

Il Comitato d’Onore del festival è invece composto dallo scrittore Romano Luperini, da Giorgio e Mario Palumbo (G.B. Palumbo Editore), da Paolo Taviani e da Bruno Torri (SNCCI - Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani).

Responsabile del comitato di selezione del SalinaDocFest 2019 è Antonio Pezzuto con Ludovica Fales per i documentari stranieri e la collaborazione per la programmazione di Francesca Cantarutti e Veronica Flora insieme alla direttrice Giovanna Taviani.

Tasca d’Almerita supporta il SalinaDocFest sin dalla prima edizione (premio Tasca d’Oro al miglior documentario in gara). Tutte le informazioni sul nuovo sito del SalinaDocFest www.salinadocfest.it dove è possibile visionare news e novità e accedere ai contenuti delle passate edizioni.

ufficio stampa SalinaDocFest:

Storyfinders - Lionella Bianca Fiorillo 06.36006880 - 340.7364203 press.agency@storyfinders.it

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Sabato 22 giugno ore 19
musica e immagini per raccontare “Toccare Terra”

Sabato 22 giugno alle 19 Studio 4 e Le Cattive vineria letteraria presentano “Toccare Terra”, la musica di ricerca, selezionata da Stefania Pia, accompagnerà la proiezione delle immagini realizzate da Olimpia Cavriani. L’artista allestirà una mostra visitabile per tutta l’estate alle Cattive, uno spazio polifunzionale, progetto della famiglia Tasca d’Almerita con l’intenzione di accompagnare la visione di Massimo e Francesca Valsecchi, custodi del complesso settecentesco situato all’interno del quartiere storico della Kalsa.

<Il lavoro presentato a “Le Cattive” fa parte di una ricerca fotografica iniziata nel 2010 tra Africa (Tanzania, Kenya, Botswana, Sudafrica, Marocco e Isole Canarie), Sud-America (Perù e Bolivia) fino alla serie sviluppata in Sicilia: nella proiezione vengono presentate alcune delle elaborazioni fotografiche di Partiture Siciliane, dove sono stati  letteralmente raccolti frammenti del territorio, rielaborati in un nuovo paesaggio, in cui vengono restituiti, come in una nuova partitura, elementi d’identità, dove  bellezza e suggestione dell’isola vengono qui offerti attraverso una visione nuova e originale – racconta la Cavriani - Il progetto Toccare terra parla, attraverso la fotografia, di un confronto con la Natura in quello che oggi è diventato il tempo dell’emergenza ambientale. Una riflessione all’interno di un mondo incontaminato e messo a rischio, in alcuni dei paesi dove la coabitazione tra esseri viventi, in particolare animali e vegetali, ha radici millenarie>.

La questione ambientale, dovuta ai cambiamenti climatici, alle emissioni fuori controllo, alle deforestazioni, alle crescenti urbanizzazioni e il conseguente stravolgimento delle biodiversità, è diventato più che mai reale anche in quelle zone remote dove la vita naturale sembrava essere garantita da un equilibrio che oggi è diventato precario. <Se fino ad ora abbiamo sentito parlare di alcune categorie di animali come specie in via di estinzione,  oggi è l’uomo stesso che si trova a essere improvvisamente avvolto da una sensazione di fragilità, con la lenta presa di coscienza delle conseguenze delle sue azioni – aggiunge l’artista -  Da qui il richiamo all’approfondimento dei complessi e fragili equilibri del sistema naturale e delle sue leggi quale strumento di comprensione del sistema vivente, allo scopo di ricostruire una relazione di equilibrio attraverso la conoscenza>.

<Tutte le fotografie sono accomunate da un sapore romantico, come immagini ritrovate, scattate all'inizio del Novecento, epoca delle prime importanti esplorazioni a carattere antropologico – spiega il critico Ludovica Palmieri -  La figura umana è scarsamente presente, ne sussistono labili tracce e, quando compare, appare totalmente immersa nel paesaggio>.

LE ARTISTE

Olimpia Cavriani vive e lavora a Palermo. Quello che maggiormente influenza la ricerca fotografica è la naturale predilezione per il viaggio che la porta in giro per il mondo. In India realizza i primi reportage, esposti tra gli eventi collaterali del Festival di Fotografia di Roma (2006) e al Museo del Tessuto di Prato (2008). Nel 2009 lavora come fotoreporter in Niger. Dal 2010 viaggia tra Kenya, Tanzania, Botswana e Sud Africa, India e Nepal, Perù e Cuba, pubblicando su Africa Geographic, Traveller e The Trip Magazine. Nel 2011 realizza lavori per Istanbul Capitale Europea della Cultura. Lavora negli stessi anni per diversi studi fotografici e agenzie di comunicazione per campagne pubblicitarie, moda ed eventi. Dal 2015 vive a Palermo con suo marito il curatore Paolo Falcone, con il quale crea un connubio lavorativo. Collabora come fotografa e come coordinatrice di produzione nell’ambito delle organizzazioni delle mostre, in particolare: Letizia Battaglia, Anthologia ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo (2016); Letizia Battaglia, Per Pura Passione al MAXXI-Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma (2016/2017); Letizia Battaglia, Palermo all’IMS/Instituto Moreira Salles a Rio de Janeiro e San Paolo in Brasile (2018/19). Nel 2017 collabora alla nascita del nuovo Centro Internazionale di Fotografia diretto da Letizia Battaglia ai Cantieri Culturali alla Zisa e lavora nella produzione della mostra The Leopard di Isaac Julien. Nel 2017 lavora nella produzione della mostra Mediterranean Memories a Villa Chiaramonte Bordonaro nell’ambito della conferenza OSCE sul Mediterraneo e alla realizzazione delle fotografie del catalogo. Nel 2018 lavora nella produzione della mostra Foresta Urbana a Riso Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia e Piazza Bologni e alla realizzazione delle fotografie del catalogo.

Nel 2016 espone nella mostra personale Partiture Siciliane al Caffè Internazionale di Stefania Galegati e Darrel Shines. Nel 2017 espone ad Atene nella mostra Nowhereland alla Galleria Utopia con artisti tra i quali Marcel Broodthaers, Tjorg Douglas Beer, Yoko Ono, Thomas Schütte e Andreas Slominki; a Kassel nella mostra Fragments from Nowhereland con artisti tra i quali Angela Bullock, Jimmie Durham e Luca Vitone e nella mostra collettiva Segreto al Centro Internazionale di Fotografia di Palermo. Nel 2019 è co-fondatrice con il marito della Fondazione Falcone per le Arti e le Culture del XXI secolo e sostengono la 58° Mostra Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia e la partecipazione di Tomás Saraceno alla Mostra Internazionale. Olimpia è madre di una bambina di undici mesi.

Stefania Pia è un'artista multimediale e creativa, fondatrice nel 2007 a New York di  4EYESlab  laboratorio creativo che collabora con artigiani, designers e artisti internazionali. Collaboratrice di Vogue Italia, dall'estate del 2018 ha scelto Palermo per lavorare ad AMERIKA 1491, una retrospettiva di tutti i suoi lavori degli anni americani che include collane e sculture basati sul recycle e found objects, FLUOminiatures, grandi dimensioni collage paintings e arazzi.

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Giovedì 27 giugno alle 18.30
Elena Dallorso e e Francesco Nicchiarelli  presentano “Signoramia”

Giovedì 27 giugno alle 18.30 Le Cattive vineria letteraria ospita la presentazione del libro “Signramia” di Elena Dallorso e Francesco Nicchiarelli  in collaborazione con “Cogito, un aperitivo per la mente” e con Feltrinelli. Il romanzo epistolare, in uscita il 13 giugno, fotografa con ironia, sensibilità e intelligenza i chiaroscuri delle relazioni moderne mediate attraverso la tecnologia: un blog di cucina per sole donne, diventa il pretesto per la creazione di una rete sociale che riserva, al giorno d’oggi, tante sorprese.

Elena Dallorso, ligure di nascita, romana d’adozione e milanese per amore, ha lavorato in Rai e attualmente lavora per “AD”. Francesco Nicchiarelli, ingegnere, nel 2000 ha fondato la Nicchia Film, piccola casa di produzione cinematografica indipendente.

Le Cattive vineria letteraria di Palazzo Butera, è una locanda dove sostare dalla colazione alla cena, uno spazio polifunzionale, una biblioteca, un progetto della famiglia Tasca d’Almerita con l’intenzione di accompagnare la visione di Massimo e Francesca Valsecchi, custodi del complesso settecentesco situato all’interno del quartiere storico della Kalsa.

SINOSSI

Inizia tutto con uno scambio di ricette. È così che Francesca, bibliotecaria milanese, e Fabio, ingegnere romano, si conoscono. Solo che il blog è quasi tutto al femminile, per cui

Fabio non ci ha pensato nemmeno un secondo e, semplicemente, si è finto una donna facendo entrare in scena Maria.

Doveva essere solo un gioco, il desiderio innocente di avere accesso a un circolo di persone che condividono la stessa passione per i fornelli, ma tra i due pian piano si sviluppa un'intesa.

Di mail in mail, dai consigli di cucina passano alle confidenze: Francesca è sposata, con una famiglia caotica da gestire e una vita molto pianificata; Fabio/ Maria è più sregolato, single, reduce dall’ennesimo fallimento sentimentale.

Apparentemente diversissimi, hanno invece un’istintiva affinità nell’approccio ai fornelli e alla

vita. All’impiattamento preferiscono la sostanza e, come parola chiave, “semplicità”: ingredienti genuini e tanta cura, in cucina così come nei rapporti affettivi.

Protetti dalle loro tastiere e dai 572 km che separano Roma da Milano, costruiscono un’amicizia complice e giocosa, sempre più stretta. Finché l’inganno non raggiunge il punto di ebollizione… Il trucco di Fabio reggerà a un incontro? E cosa succederà se le distanze si accorciano?



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    Data ultimo aggiornamento pagina 2019-06-19 11:25:47
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