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Aprile 2024
eventiesagre.it
Aprile 2024
Numero Evento: 21161304
Eventi Festival
Doit Festival
Drammaturgie Oltre Il Teatro
Date:
Dal: 14/03/2017
Al: 09/04/2017
Dove:
Logo Comune
Via Ruggero Di Lauria, 22
Lazio - Italia
Contatti
Tel.: 06 3974 4093
Fonte
Rocchina Ceglia
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento

Doit Festival

Drammaturgie Oltre Il Teatro

Da Martedì 14 Marzo a Domenica 09 Aprile 2017 - dalle ore 20:45
Ar.mateatro - Via Ruggero Di Lauria, 22 - Roma (RM)

Doit Festival - Roma

14 MARZO | 9 APRILE 2017
AR.MATEATRO
Via Ruggero di Lauria, 22 - Roma

La nuova avventura del DOIT FestivalDrammaturgie Oltre Il Teatro è pronta a coinvolgerci e ad appassionarci.

Otto spettacoli in concorso, compagnie provenienti da tutta Italia, anteprime nazionali, eventi editoriali e musicali, dibattiti con la critica, il pubblico e gli artisti.

Martedì 14 marzo, sul palco dell’Ar.MaTeatro di Daria Veronese e Massimo Sugoni, si darà il via alla terza edizione del DOIT Festival curato da Angela Telesca e Cecilia Bernabei e prodotto da ChiPiùNeArt Associazione culturale.

Una proposta, non solo teatrale, ma più ampiamente culturale, letteraria ed artistica, di promozione e stimolo alla creatività delle giovani generazioni e delle realtà “periferiche” che trovano sempre meno luoghi di accoglienza.

Il festival presenta un’istantanea del panorama teatrale italiano, alzando il sipario su spettacoli di narrazione, di impegno civile, performance, riadattamenti dei classici, drammaturgie che guardano alla nostra Storia, nonché al quotidiano, con l’intento di individuare le proposte sceniche innovative, alimentate dalla commistione tra i linguaggi artistici e attente al valore letterario del testo teatrale.

L’unicità del DOIT è, infatti, l’interesse verso la simbiosi tra messinscena e scrittura per il teatro, promossa grazie alla collaborazione con il concorso di drammaturgia contemporanea L’Artigogolo e con la ChiPiùNeArt Edizioni Srls.

Il festival si propone, inoltre, di alimentare le relazioni tra i diversi soggetti coinvolti, favorendo scambi artistici e progettuali attraverso la creazione di una rete di teatri e l’incontro con la critica, ogni sera con un dibattito aperto dopo lo spettacolo, con gli operatori culturali e il pubblico.

Il successo di una pièce dipende dall’apprezzamento della critica e del pubblico: per questo gli spettatori saranno coinvolti quale parte attiva e chiamati, ogni sera, a votare insieme alla giuria di esperti.

Particolare riguardo è riservato ai giovani spettatori ai quali sono riservati abbonamenti low cost e la possibilità di entrare a far parte della Giuria Giovane, che decreterà un premio speciale assegnato ad uno degli spettacoli in concorso.

Di seguito il programma completo:

Martedì 14 e mercoledì 15 marzo ore 20:45

ANTIGONE – METAMORFOSI DI UN MITO
Storie per una voce sola
di Serena Gaudino
con Tiziana Irti
regia Giancarlo Gentilucci
Residenza Teatro Nobelperlapace
Produzione Arti e Spettacolo – ABRUZZO
Testo vincitore del premio internazionale di drammaturgia L’Artigogolo 2016

Il testo è tratto dal libro Antigone a Scampia che la stessa Gaudino ha scritto per documentare il lavoro condotto con un nutrito gruppo di donne del quartiere napoletano. L’autrice le ha incontrate per un anno, raccontando e leggendo loro la tragedia di Antigone, intrecciandola con il ciclo di Edipo e I Sette contro Tebe. Alla fine del percorso le donne hanno iniziato a raccontarsi.

La riflessione che propone la messa in scena è anche quella di comprendere la propria condizione per potersi liberare da un destino che non deve essere ineluttabile (Giancarlo Gentilucci).

Giovedì 16 e venerdì 17 marzo ore 20:45
SIC TRANSIT GLORIA MUNDI
scritto e diretto da Alberto Rizzi
con Chiara Mascalzoni
Produzioni Ippogrifo – VENETO

Secondo premio della giuria alla 15° edizione del Premio Museo Cervi

Un monologo fanta-storiografico che non si concentra solo sull’esclusione delle donne dal sacerdozio, ma analizza le ragioni storiche, teologiche e religiose della sudditanza della donna all'uomo, nella chiesa e nel cattolicesimo laico. Tre sono i pilastri dello spettacolo: il ruolo della donna nel passato della Chiesa, la biografia inventata della prima donna Papa e, infine, una storia alternativa e possibile della Chiesa attraverso le donne. Puro, irriverente e disarmante lo stile registico. Una prova attoriale importante per Chiara Mascalzoni chiamata, attraverso roboanti costruzioni sceniche, a dare corpo e voce ad un racconto pieno di invenzioni e di emozioni (Alberto Rizzi).

Sabato 18 marzo ore 18.30
TEATRO DA LEGGERE | APERITIVO CON L’EDITORE
LE NEBULOSE
collana teatrale ChiPiùNeArt Edizioni

Una serata in compagnia degli autori che hanno pubblicato i loro testi nella collana teatrale “Le Nebulose” edita da ChiPiùNeArt. Letture, mise en éspace e musica per un teatro da leggere e da sfogliare nell’intento di stimolare la riconquista della dimensione letteraria della drammaturgia e avvicinare nuovi lettori ai testi teatrali.

Interverranno anche il direttore editoriale Adele Costanzo e la curatrice della collana Cecilia Bernabei.

Domenica 19 marzo ore 18:30
EVENTO OFF | DOIT FESTIVAL PER LA MUSICA
CONCERTO + APERITIVO

SOUL INDIGO Sara Bernardi – Voce, Alessandro Bernabei – Tastiere, Antonio Marinelli – Sax

Il giovane trio Soul Indigo offre un repertorio di alta qualità musicale, originale negli arrangiamenti, frutto dell’incontro e della contaminazione di generi musicali come il neo soul e l'hip hop, il jazz tradizionale e moderno e la musica black dei giorni nostri. Un pomeriggio domenicale in cui va in scena la musica accompagnata da un buon calice di vino.

Martedì 21 e mercoledì 22 marzo 2017 ore 20:45
IL CANTO DELLA ROSA BIANCA
Studenti contro Hitler
di Maurizio Donadoni
con Gianluca Ariemma, Antonio Bandiera, Nicasio Catanese, Federica Cavallaro, Eleonora de Luca, Gianni Giuga, Laura Ingiulla, Vincenzo Paterna, Maddalena Serratore, Claudia Zàppia
Musiche Nicola Alesini
Supervisione Carmelo Alù
Quasi Anonima Produzioni - Indole Teatro – SICILIA

Con il sostegno della Fondazione INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico)

Nella Germania degli anni Trenta si snodano le vicende che vedono protagonista Adolf Hitler, la sua vita di uomo e di Fuhrer del Terzo Reich, intrecciate alle storie degli studenti del movimento universitario Weisse Rose, la Rosa Bianca, che con coraggio e consapevolezza intellettuale e civile portarono avanti una clandestina opposizione politica fino alla condanna a morte. Un esempio di teatro civile corale, basato sulla ricerca storiografica.

La sinergia del gruppo attoriale, come fosse un unico corpo o, all'occorrenza, una simultaneità di voci, riporta l'euforia della modernità e le paure del singolo individuo nel caos dell'anonima società di massa. (Maurizio Donandoni).

Giovedì 23 e venerdì 24 marzo ore 20:45
NOI CHE VI SCAVIAMO LA FOSSA
regia e drammaturgia Vania Castelfranchi
con  Luca Lollobrigida, Mirco Orciatici, Matteo Paino
Produzione Compagnia La Crisalyde – LAZIO

Premio miglior regia “Roma Fringe Festival 2016”

Il lavoro è ispirato al “Marat/Sade” di Peter Weiss (1964). È la storia metaforica dell’ipotetica messa in scena, da parte del Marchese De Sade, di una rappresentazione teatrale sull’assassinio di Jean-Paul Marat, all’interno del manicomio di Charenton. Arte e teatro sono il mezzo per dar voce alla pazzia senza rinunciare alla sua sana, ironica, smascherante e distruttiva energia.

La maschera è la società e il volto che cela si mostra attraverso la pazzia (Vania Castelfranchi).

EVENTO OFF | ANTEPRIME NAZIONALI AL DOIT Festival

Sabato 25 ore 20:45 e domenica 26 marzo ore 18:00
LISBON SISTERS
regia Emiliano Russo
drammaturgia Elisa Cappelli
con Giulia Gallone, Flavia Mancinelli, Diletta Masetti, Ottavia Orticello, Cristina Pelliccia

Tenero, avvolgente, bizzarro, Lisbon Sisters è la storia di un’ossessione amorosa in cui si fondono memoria e immaginazione, sesso e nostalgia. A raccontarla è una voce “collettiva” formata da un gruppo di adolescenti. La loro ossessione? La bellezza. A vent’anni di distanza si cerca ancora di penetrarne il mistero in frammenti di ricordi, indizi sopravvissuti al tempo, diari, vestiti, elementi di un feticismo mai placato.

Cinque micro spettacoli del tutto indipendenti l’uno dall’altro, ma che insieme costituiscono i pezzi di un puzzle emotivo che restituisce l’inquietudine della società borghese americana degli anni ’70. (Emiliano Russo – Menzione speciale “Migliore Regia” From Pinocchio | DOIT FESTIVAL 2016).

Martedì 28 e mercoledì 29 marzo ore 20:45
CANNED MACBETH
Dialogo per due attori
di Letizia Amoreo
regia Roberto Galano
con Maggie Salice e Roberto Galano
Produzione Teatro dei Limoni – PUGLIA

Un re e una regina vivono in una stanza. È tutto quello che rimane del loro regno, lontani dalla patria e dalla storia che, se prima li aveva visti protagonisti del potere, ora si fa beffe di loro.

Ma hanno tutto quello che serve per sopravvivere: un passato, un rancore e dei viveri. Odiati dal popolo e innominabili, marito e moglie, uomo e donna, vagano nel buio in cerca d'amore, di quiete.

E se Macbeth e lady Macbeth non fossero morti? Se fossero stati presi e tenuti come prigionieri dai rivoluzionari, dal popolo e ora stagnassero in una cella/camera in semi detenzione? (Roberto Galano)

Giovedì 30 e venerdì 31 marzo ore 20.45
ALFREDINO – L’ITALIA IN FONDO A UN POZZO
regia Serena Piazza
drammaturgia Fabio Banfo
con Fabio Banfo
Produzione Effetto Morgana – LOMBARDIA

Lo spettacolo è il racconto della tragica vicenda del piccolo Alfredo Rampi, precipitato a trentasei metri di profondità nel pozzo di Vermicino, e dei tentativi di salvarlo nelle trentasei ore successive. Una storia che ha sconvolto il paese nel 1981, con la prima diretta no-stop a coprire un caso di cronaca, un evento mediatico che doveva documentare una storia a lieto fine e che alla fine si è trasformato in uno shock collettivo nazionale.

Il personaggio centrale è Alfredino, quel bambino perduto, come fosse l'anima dell'Italia, inghiottita dal buio. (Serena Piazza).

EVENTO OFF | ANTEPRIME NAZIOALI AL DOIT Festival

Sabato 1° aprile ore 20.45 e domenica 2 aprile ore 18:00
ANAMONI
Ideazione Scenografia Coreografia Lisa Rosamilia
Musica originale composta e diretta da Michele Sganga
Al pianoforte Michele Sganga
Al violino Lia Tiso

Riprese audio e sonorizzazioni Matteo de Rossi
Postproduzione Studio Sonicview Roma
Produzione Compagnia Maatros

Primo studio ispirato alla vicenda Penelope.

Lo sguardo di Anamoni si dilata nell’acqua. Vive connessa a una muraglia galleggiante di porte e finestre, che è casa e scialuppa. E da quel veliero fatiscente osserva il mare, attende e lavora. Tessere e disfare si trasformano in una danza ritmica, temporale, alternata a momenti di stasi fra trame e spazi di tessuto.

L’elaborazione dello spettacolo ha inizio nel recupero di vecchi infissi, reti da pesca e materiali in disuso. Dagli effetti di reazione al movimento del corpo in essi, nasce la musica che, originale e composta per lo spettacolo, risuona dalla tela come se si trasformasse in un’arpa, un organo, un tamburo, un violino…(Lisa Rosamilia)

Martedì 4 e mercoledì 5 aprile ore 20:45
GIULIETTA DELLI FIORI
Alone in the Dark Night
di e con Maria Luisa Usai
musiche Rocky Roberts
Produzione Zanfretta & Teatri – LAZIO

Finalista al concorso Inventaria 2015 (Roma) e al concorso Anteprima 2015 di Lari (Pisa)

Giulietta è una buffa clochard che vive in un'aiuola nei pressi della stazione. È sola, nella notte nera. È sola, come un papavero dentro un vaso cinese in un salotto color panna. Vuole gettarsi nel vuoto, vuole dimenticare l'amore. Ma il salto non avviene mai. Si compone così il racconto di un cuore zoppicante che ride a squarciagola nel suo mondo incontaminato.

Attraverso tre capitoli differenti per stile e narrazione emerge la figura unitaria del personaggio che narra. Il registro stilistico utilizzato oscilla tra la tragedia e la commedia, la clownerie e il dramma. (Maria Luisa Usai).

Giovedì 6 e venerdì 7 aprile ore 20: 45
I DON’T CARE
Ideazione e regia Pierluigi Bevilacqua
con Umberto Junior Contini, Michele Correra, Michela Delli Carri, Emanuele Fuiano, Chiara Gioiosa,
Luciano Maria Riccardo Veccia
Produzione Piccola Compagnia Impertinente – PUGLIA

Un progetto di performing art nato dalla necessità di comprendere l’evoluzione dei rapporti umani nell’era dei social network, raccontare la frammentarietà della “narrazione” del quotidiano. Sui social si scatena, a distanza di pochi secondi, un’entropia ormai quasi del tutto fuori controllo.

Dopo la perdita totale di controllo delle proprie emozioni relazionali, i protagonisti cercheranno, con tutte le loro forze, di ripartire. La mancanza di connessione li costringerà a cercare, oltre il velo, di rimettere insiemi i pezzi. Di ricostruire i frammenti delle proprie storie per ricominciare, davvero, a raccontarsi. (Pierluigi Bevilacqua)

Sabato 8 aprile ore 18.30
APERITIVO CON L’EDITORE
I LIBRI PERVINCA
Collana di poesia ChiPiùNeArt Edizioni

In anteprima Acqua dalla meridiana di Sandro Bernabei

Secondo appuntamento con l’editoria. Questa volta lo sguardo si sposta sulla collana poetica. Saranno ospiti della serata alcuni degli autori che hanno pubblicato le loro sillogi con la ChiPiùNeArt Edizioni S.r.l.s. e il Direttore Editoriale Adele Costanzo.

In anteprima, sarà presentata la raccolta Acqua dalla meridiana di Sandro Bernabei.

Le letture saranno allietate da intermezzi musicali e conversazione con gli autori.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE
DOIT Festival e L’Artigogolo III edizione

Domenica 9 aprile ore 17
Premiazione dei vincitori e dei menzionati | DOIT Festival - Drammaturgie Oltre Il Teatro, III edizione 2017. Presenzierà la giuria.
Premiazione dei vincitori e dei menzionati | L’Artigogolo, concorso di scrittura drammaturgica, III edizione 2017. Presenzierà Massimo Gazzè Riccardi.
Al termine della cerimonia, la direzione artistica ha il piacere di festeggiare e salutare gli intervenuti, il pubblico, la critica e le giurie con un brindisi e un piccolo aperitivo.

La Giuria del DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro

Si ringraziano i membri della giuria del DOIT Festival:

Chiara Girardi – operatrice teatrale, collabora con il Progetto Goldstein, Teatro dell’Orologio, CK Teatro, Synergie Teatrali e Compagnia teatrale Vuccirìa

Gertrude Cestiè – critico teatrale e ufficio stampa, diploma  Master in Critica Giornalistica presso Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, collabora con le riviste Recensito, Scene contemporanee e Brainstorming culturale

Antonio Mazzucaeditore e caporedattore Teatro Roma della rivista Gufetto Mag
Massimo Mirani
– attore teatrale e cinematografico e autore
Daniele Rizzo - fondatore e direttore della rivista culturale Persinsala
Emiliano Russo
regista, diplomato presso Accademia D’arte Drammatica “Silvio D’Amico”, vincitore del Premio Migliore Regia DOIT Festival 2016
Adriano Sgobba
– critico teatrale e responsabile Comunicazione e Social della rivista di cultura e spettacolo Recensito, tutor del Master in Critica Giornalistica presso Accademia D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”

Docenti di scuole romane e organizzatori di progetti teatrali e culturali: Elena D’Elia, Maria Pia Iannotta, Simona Lacapruccia e Rossella Rossi

Si ringraziano i teatri che hanno aderito alla rete: Il Moscerino di Pinerolo (TO), Teatro Studio Uno di Roma, Ar.MaTeatro di Roma, Teatro Dei Limoni di Foggia, TRAM di Napoli e Teatro Trastevere di Roma.

Per proporre l’inserimento del proprio teatro all’interno della rete DOIT, è necessario compilare il modulo scaricabile dal sito www.doitfestival.eu

DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro
www.doitfestival.eu

14 marzo | 9 aprile 2017
Ar.MaTeatro

Via Ruggero di Lauria, 22 – Roma (Metro A Cipro)

Per info e prenotazioni: 06 3974 4093
Email: info@capsaservice.it

Biglietti: 10 euro intero; 8 euro ridotto; 5 euro studenti
Abbonamenti a partire da 28 euro

Direzione artistica DOIT Festival
Angela Telesca -
angela.telesca@chipiuneart.it
Cecilia Bernabei - cecilia.bernabei@chipiuneart.it


Doit Festival - Roma

PROGRAMMA DELLA TERZA SETTIMANA DAL 28 MARZO AL 2 APRILE

Otto spettacoli in concorso, compagnie provenienti da tutta Italia, anteprime nazionali, eventi editoriali e musicali, dibattiti con la critica, il pubblico e gli artisti.

L’ avventura del DOIT FestivalDrammaturgie Oltre Il Teatro continua a coinvolgerci e ad appassionarci con i nuovi appuntamenti della seconda settimana.

Il festival presenta un’istantanea del panorama teatrale italiano, alzando il sipario su spettacoli di narrazione, di impegno civile, performance, riadattamenti dei classici, drammaturgie che guardano alla nostra Storia, nonché al quotidiano, con l’intento di individuare le proposte sceniche innovative, alimentate dalla commistione tra i linguaggi artistici e attente al valore letterario del testo teatrale.

Martedì 28 e mercoledì 29 marzo ore 20:45
CANNED MACBETH
Dialogo per due attori
di Letizia Amoreo
regia Roberto Galano
con Maggie Salice e Roberto Galano
editing audio Giorgio Castriota Skanderbergh
assistente regia Giorgia Ricucci
Scene Nicola Delli Carri
Costumi Vize Ruffo
Produzione Teatro dei Limoni – PUGLIA

Un re e una regina vivono in una stanza. È tutto quello che rimane del loro regno, lontani dalla patria e dalla storia che, se prima li aveva visti protagonisti del potere, ora si fa beffe di loro.
Ma hanno tutto quello che serve per sopravvivere: un passato, un rancore e dei viveri. Odiati dal popolo e innominabili, marito e moglie, uomo e donna, vagano nel buio in cerca d'amore, di quiete. Ogni tanto si scontrano, a volte si cercano senza trovarsi. Ma un lieve bagliore, piano piano, promette speranza: è la luce della guerra.
" E se Macbeth e lady Macbeth non fossero morti? Se fossero stati presi e tenuti come prigionieri dai rivoluzionari, dal popolo e ora stagnassero in una cella/camera in semi detenzione come ostaggi di un potere che ha paura di loro, che non osa ucciderli, che non sa bene come utilizzarli, cosa farne di loro. Abbiamo provato a scendere in una follia costretta, in un allucinato rapporto a due claustrofobico e pieno di "non detti" (Roberto Galano)

Giovedì 30 e venerdì 31 marzo ore 20:45
ALFREDINO. L’ITALIA IN FONDO A UN POZZO
regia Serena Piazza
drammaturgia Fabio Banfo
sound design Fabio Cagnetti
Produzione Effetto Morgana – LOMBARDIA

Lo spettacolo è il racconto della tragica vicenda del piccolo Alfredo Rampi, precipitato a trentasei metri di profondità nel pozzo di Vermicino, e dei tentativi di salvarlo nelle trentasei ore successive. Una storia che ha sconvolto il paese nel 1981, con la prima diretta no-stop a coprire un caso di cronaca, un evento mediatico che doveva documentare una storia a lieto fine e che alla fine si è trasformato in uno shock collettivo nazionale. Una storia che assomiglia a mille altre storie italiane, fatta di improvvisazione, approssimazione, coraggio, cialtroneria, conflitti tra poteri, politica, vanità, avente come protagonisti macchiette, nani, acrobati, eroi, mezzibusti, politici... come se quel pozzo avesse avuto il potere di risucchiare in un gorgo tutto il paese per poi risputarlo fuori sempre uguale a se stesso, eppure per sempre mutato. Per molti dei commentatori dell'epoca quell'evento segnò un punto di non ritorno, una sorta di svolta. In quegli anni nasceva la Tv privata. Si realizzava quel mutamento antropologico che Pasolini (morto lo stesso anno in cui nasceva Alfredino) aveva profetizzato.
Il personaggio centrale è Alfredino, quel bambino perduto, come fosse l'anima dell'Italia, inghiottita dal buio, perduta per sempre, per sempre incastonata in un diamante, come il blocco di ghiaccio azotato in cui fu conservato il suo corpo, prima di recuperarlo dalla tenebra in cui è venuto a mancare a noi tutti (Serena Piazza).

Sabato 1 aprile ore 20:45 e domenica 2 aprile ore 18
EVENTO OSPITE | ANTEPRIMA NAZIONALE
ANAMONI
ideazione scenografia coreografia Lisa Rosamilia
musica originale composta e diretta da Michele Sganga
al pianoforte Michele Sganga
al violino Lia Tiso
riprese audio e sonorizzazioni Matteo de Rossi
postproduzione Studio Sonicview Roma
Produzione Compagnia Matroos - LAZIO

Lo spettacolo di Teatro Danza prende spunto dalla figura di Penelope omerica rielaborando il personaggio classico nella rappresentazione di un’attesa instabile e mobile, spesso fine a se stessa. Anamoni è una Penelope contemporanea, non c’è realmente nessun uomo da aspettare, né Proci da ingannare, ma solo uno spazio da riempire sempre in bilico con il vuoto e una tessitura che non è inganno del tempo, ma inseguimento e fuga, costruzione e creazione. Lo sguardo di Anamoni si dilata nell’acqua. Vive connessa a una muraglia galleggiante di porte e finestre, che è casa e scialuppa. E da quel veliero fatiscente osserva il mare e attende. Compone il suo quadro di corde, reti e stoffe che legano telai di vecchie finestre, la sua fragile imbarcazione, un suggestivo mosaico dove risiede, lavora… Unico rifugio nel mare della sospensione a cui la costringe l’attesa. Attesa di un ritorno e di qualcosa che nasca da quelle acque, o attesa di una partenza, di un vento che la spinga lontano da quel luogo sospeso. Tessere e disfare si trasformano in una danza ritmica, temporale, alternata a momenti di stasi fra trame e spazi di tessuto.
La dimensione di Anamoni è una memoria sonora, visionaria e materica. La memoria contenuta nell’oggetto di una vecchia finestra che ha visto e atteso. L’elaborazione dello spettacolo ha inizio nella ricerca e recupero di vecchi infissi, reti da pesca e materiali in disuso che vengono ricontestualizzati attraverso il lavoro di costruzione della scenografia. La composizione della coreografia nasce ed è strettamente collegata al momento dell’assemblaggio scenografico (…) Dall’osservazione delle tensioni delle corde e dei tessuti sulla tela, e dagli effetti di reazione al movimento del corpo in essi, nasce la musica che, originale e composta per lo spettacolo, risuona dalla tela come se si trasformasse in un’arpa, un organo, un tamburo, un violino... (Lisa Rosamilia)



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    Data ultimo aggiornamento pagina 2017-03-27 16:33:25
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